Clean energy

Fotovoltaico “as-a-Service”, nasce il modello di business basato sul sistema prodotto-servizio

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Entro il 2030 potremmo accumulare fino a 8 milioni di tonnellate di rifiuti derivati dai pannelli fotovoltaici, che saranno 78 milioni entro il 2050. Il progetto europeo “Circusol” lavora per integrare i pannelli solari nell’economia circolare, attraverso un modello di business denominato “Product-service system”.

La transizione energetica verso la decarbonizzazione della nostra economia non può essere portata avanti senza le fonti energetiche rinnovabili. Una di esse è il fotovoltaico. Secondo il Global Market Outlook 2018-2022 di SolarPower Europe, le nuove centrali fotovoltaiche installate in Europa sono cresciute del 31% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 9,2 GW nel 2017. Se l’Europa aderisse pienamente al modello solare a basso costo, nel 2022 il mercato potrebbe raggiungere i 39,1 GW.

Questo però significa che più impianti e centrali per i sistemi fotovoltaici si realizzeranno, maggiore sarà il volume di rifiuti derivanti dall’impiego di questa tecnologia. L’Agenzia internazionale per le energie rinnovabili stima infatti che i rifiuti dei pannelli fotovoltaici saranno compresi complessivamente tra 1,7 e 8 milioni di tonnellate entro il 2030 e tra 60 e 78 milioni di tonnellate entro il 2050.

Product-service system

Per ovviare a questo problema, o per ridurre comunque l’impatto ambientale dei pannelli fotovoltaici dismessi o di loro parti, il progetto europeo “Circusol”, finanziato con fondi Horizon 2020, sta lavorando allo sviluppo di modelli di business basati sul sistema prodotto-servizio (“Product-service system”, o PSS) per il settore dell’energia solare.

Oggi, è spiegato sul sito del progetto, portato avanti da un team di ricercatori di Francia, Germania, Olanda, Spagna, Svizzera, Svezia e Lituania, un fornitore vende generalmente all’utente pannelli fotovoltaici e batterie nuovi di zecca. L’utente si occupa poi della produzione e dello stoccaggio dell’energia solare. Una volta raggiunto il fine vita, i pannelli fotovoltaici e le batterie entrano nel flusso dei rifiuti e vengono riciclati o smaltiti.

Fotovoltaico “As-a-Service

Circusol (acronimo inglese che sta per “Circular business models for the solar power industry”) cambia il modello di business legato agli impianti fotovoltaici, orientandolo all’economia circolare e promuovendo la vendita di servizi e prestazioni al posto del prodotto (una specie di Photovoltaics-as-a-Service): “il fornitore offre all’utente la produzione e lo stoccaggio di energia solare come servizio. Il pannello e le batterie sono installati presso l’utente, ma il fornitore ne rimane proprietario ed è responsabile del loro funzionamento ottimale. Una volta raggiunto il fine vita, il fornitore li riprende e decide se possono avere una seconda vita ed essere installati altrove, oppure se devono essere riciclati”, è specificato in una nota.

Il progetto Circusol, attualmente in corso, convaliderà a breve modelli circolari di servizio fotovoltaico in Belgio, Francia e Svizzera con cinque grandi dimostratori nei segmenti del mercato residenziale, commerciale e delle utility.