Social Hackathon Umbria 2018

Foligno, maratona digitale su lavoro e imprenditorialità con esperti provenienti da 8 Paesi europei

di Fulvio Ananasso e Altheo Valentini Presidente e Tesoriere di Stati Generali dell’Innovazione |

Oltre 250 partecipanti e 70 hackers internazionali alla maratona digitale del Centro Studi Città di Foligno. Tre giorni di innovazione, programmazione, progettazione, ideazione e collaborazione, con eventi collaterali, incontri e workshop, con lo sguardo sempre rivolto al futuro.

Foligno, nel cuore dell’Umbria, è stata “invasa” di nuovo dagli hacker dal 5 all’8 luglio scorsi per la terza edizione della maratona digitale Social Hackathon Umbria 2018 (#SHU2018). Mondo del lavoro, competenze digitali, spirito di iniziativa e imprenditorialità sono stati i temi della sfida #SHU2018, che insieme ad una serie di eventi collaterali hanno portato in città esperti e appassionati di tecnologia e innovazione provenienti da tutta Europa. La manifestazione, che mira tra l’altro allo sviluppo della cooperazione e del lavoro in team, è stata organizzata dall’Associazione Centro Studi Città di Foligno, in collaborazione con 7 progetti europei gestiti da agenzie e scuole della Regione.

Oltre 250 persone hanno partecipato a #SHU2018, tra cui 30 stranieri provenienti da 8 Paesi Europei (Belgio, Francia, Grecia, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna e Svizzera), in un positivo processo di ibridazione culturale che ha ricevuto il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. All’evento erano presenti anche 20 giovani provenienti da tutta l’Umbria che avevano preso parte a percorsi formativi gratuiti su competenze digitali avanzate, 10 rappresentanti della cooperazione giovanile provenienti da diverse realtà italiane e 30 rifugiati che sono stati formati come volontari di facilitazione digitale in collaborazione con Caritas e ARCI.

Oltre 70 hacker, provenienti da varie parti d’Italia e d’Europa, a lavoro su sei progetti digitali, suddivisi in tre sfide: B-Kids, B-Youths e B-Work. 48 le ore a loro disposizione per ideare, sviluppare e presentare soluzioni digitali innovative, due notti e due giorni di lavoro ininterrotto che li hanno portati a consegnare il prodotto definitivo. Per le sei squadre una vera full immersion di programmazione, codice informatico, grafica, design e organizzazione dei contenuti.

Le squadre si sono focalizzate su una web-app a supporto della gestione partecipativa dei compiti nelle comunità ‘eco-village’, un servizio online di orientamento e prima assistenza ai migranti che devono interagire con le Istituzioni pubbliche, un sistema di creazione e gestione di attività di ‘edu-tainment’ nelle scuole di ogni ordine e grado, un marketplace per l’incontro tra la domanda di assistenza per l’entrata nel mondo del lavoro e l’offerta di supporto volontaria, una app per la creazione partecipativa di una guida ai punti di interesse culturali con particolare attenzione a quelli significativi per le etnie ospiti in un paese, un ambiente di gioco in 3D per lo sviluppo della consapevolezza su temi ambientali.

Negli stessi giorni, proprio in Umbria a Bevagna (PG), si è svolto l’evento nazionale annuale degli Stati Generali dell’Innovazione, i cui partecipanti hanno attivamente contribuito a #SHU2018, in particolare nel momento “open doors” di sabato 7 luglio, con attività di approfondimento e mentoring dei team in gara e valutazione in itinere dei progetti di co-creazione digitale, le cui schede di valutazione sono state prese in carico dalla giuria che ha fatto la valutazione conclusiva.

Nelle 48 ore di lavoro degli hacker, si sono svolti vari eventi collaterali, tra cui tour muse-atrali” alla scoperta dei fantasmi digitali della Quintana 4D, visite guidata delle Sale del Museo 4D della Quintana. Una vera e propria avventura trasportati all’interno del mondo virtuale della Giostra, provando in prima persona l’emozione di attivare un contenuto digitale in realtà aumentata o vivendo un’esperienza virtuale immersi in un video a 360°.

E’ stato anche organizzato l’incontro “StartUp Grind Foligno”, coordinato dalla software house locale Lucky Seven, e la presentazione delle iniziative EPALE Italia organizzata da INDIRE.

La manifestazione si è conclusa domenica 8 luglio con la presentazione dei progetti e la proclamazione dei vincitori sulla base delle valutazioni della giuria, composta da:

  • Emma Pietrafesa (Presidente), del comitato di coordinamento degli Stati Generali dell’Innovazione;
  • Alessandra Ceccherelli, Responsabile del team Epale Italia a Indire;
  • Rosy d’Elia, innovazione della scuola per Fondazione Mondo Digitale;
  • Joseph Flagiello, segreteria della Presidente e supporto all’ufficio di Gabinetto della Regione Umbria;
  • Anna Lodeserto, project manager esperta di politiche europee e advocacy su cittadinanza, digitale, inclusione sociale e migrazioni
  • Giovanni Patriarchi, Assessore allo sviluppo economico e innovazione del Comune di Foligno.

Inoltre Davide Ceccarelli è stato premiato con “Best 3D Storytelling”, Marcello Perrone come “Best Coding Project”, mentre Andrea Emili e Nicola Pioli si sono aggiudicati il premio “Best Graphic Design Project”.

Durante la premiazione Mario Margasini, presidente dell’Associazione Centro Studi Città di Foligno, ha ringraziato tutti i partecipanti, in particolare per “il valore reale e concreto dei prodotti realizzati in questi giorni”. “Un evento di livello nazionale ed europeo che vuole mantenere accesa l’attenzione sui temi legati ai giovani e al loro l’attenzione sui temi legati ai giovani e al loro inserimento nel mondo del lavoro, accrescendo le loro competenze nel campo digitale”. “La maratona digitale, i laboratori e gli incontri organizzati in quei giorni vogliono inoltre contribuire, attraverso esperienze diverse, alla creazione di una «smart community Umbria»”.

A sottolineare il successo della manifestazione Altheo Valentini, ideatore e realizzatore dell’Evento con i suoi giovani ed entusiasti collaboratori di Egina Srl: “Un’esperienza straordinaria partecipata non solo dai ragazzi di Foligno, ma che ha suscitato l’interesse da molte parti d’Europa e che ha prodotto sei progetti di grandissimo livello che dobbiamo assolutamente valorizzare”.