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Flussi dati Eu-Usa, Gay: “Bisogna accelerare la procedura di adeguatezza, in gioco la crescita europea”

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"Il processo avviato nei giorni scorsi dalla Commissione europea costituisce un importante passo in avanti per assicurare, in questo difficile contesto economico, alle aziende europee di poter sfruttare tutte le opportunità del digitale in un contesto di regole chiare, certe e a tutela dei cittadini europei", ha dichiarato Marco Gay, Presidente Anitec-Assinform.

Lo scorso 13 dicembre la Commissione europea ha avviato la procedura per adottare una decisione di adeguatezza in tema di privacy per rendere più sicuri i flussi di dati tra Unione europea e Stati Uniti. Tale iniziativa segue l’emanazione dell’Executive order del Presidente Biden che ha recepito “in principle” l’accordo dello scorso 25 marzo 2022 sottoscritto da UE e Usa per l’adozione di un nuovo Trans-Atlantic Data Privacy Framework, a tutela dei dati personali dei cittadini europei trasferiti negli Stati Uniti. 

Si tratta di un passaggio fondamentale tenuto conto che i trasferimenti di dati sono essenziali per la crescita dell’economia europea. Il flusso di dati transfrontalieri, infatti, permetterebbe all’Europa di conseguire 720 miliardi di euro di crescita in più entro il 2030, di generare 60 miliardi di euro di esportazioni all’anno, oltre la metà provenienti dal settore manifatturiero e creare di 700.000 posti di lavoro, molti dei quali altamente qualificati ove approvata.

“I flussi di dati transfrontalieri sono forieri di apertura di nuovi mercati e di opportunità per le aziende, vitali per la cooperazione transatlantica e rafforzano il partenariato economico USA-UE. Per questo motivo è essenziale che la decisione di adeguatezza venga adottata in tempi brevi”, ha commentato Marco Gay, Presidente Anitec-Assinform, l’Associazione di Confindustria che raggruppa le principali aziende ICT. “Il processo avviato nei giorni scorsi dalla Commissione europea costituisce un importante passo in avanti per assicurare, in questo difficile contesto economico, alle aziende europee di poter sfruttare tutte le opportunità del digitale in un contesto di regole chiare, certe e a tutela dei cittadini europei.”

A partire da oggi dunque, si prevedono ulteriori passaggi quali l’ottenimento del parere dal Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) e il voto favorevole di un comitato dei rappresentanti degli stati membri.

Una volta concluso l’iter, la decisione obbligherà le aziende USA a osservare regole sulla privacy stringenti, tra le quali l’eliminazione dei dati personali non più necessari al loro scopo e il mantenimento della protezione dei dati quando condivisi con terze parti.

Con il provvedimento verrà, tra l’altro, limitato l’accesso ai dati da parte delle agenzie di intelligence statunitensi nei casi di sicurezza nazionale secondo criteri di proporzionalità e necessità e verranno introdotti alcuni meccanismi che consentiranno di presentare un ricorso indipendente da parte dei cittadini europei in caso di violazioni.

Vista la portata dei cambiamenti, l’auspicio è che la decisione venga adottata velocemente al fine di garantire un quadro di regole chiaro e certo applicabile al flusso di dati tra UE e USA che consenta alle imprese di superare lo stato di incertezza attuale così da agevolare lo svolgimento dell’attività economica e i processi di trattamento dei dati.