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Firenze e Pisa, i servizi smart che hanno ridotto del 50% gli utenti agli sportelli fisici 

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Un mini tour tra i 2 capoluoghi toscani per andare poi a Milano e Napoli e concludere il viaggio in alcuni Comuni della Sicilia per mettere in evidenza i vantaggi dei servizi digitali sviluppati da Engineering e da Municipia, company del Gruppo che affianca più di 1.000 città in Italia e nel mondo.

Firenze e Pisa hanno ridotto del 50% le file dei cittadini agli sportelli fisici. Hanno anche digitalizzato il ciclo sanzionatorio per le violazioni del codice della strada e dematerializzato la documentazione relativa al pagamento dei parcheggi ed abbonamento per i mezzi pubblici fino al rilascio dei pass per l’accesso alla ZTL. Questi sono alcuni dei vantaggi della tecnologia usata dalle due città toscane per offrire servizi digitali utili, efficienti e sostenibili, che si traducono in un maggiore tempo a disposizione per i cittadini e turisti.

Ecco nel dettaglio alcuni servizi smart disponibili a Firenze per la mobilità

  • È in digitale l’emissione e il controllo di permessi, titoli e abbonamenti di viaggio; la gestione dei canali di vendita, da sportello e da area riservata; l’ottimizzazione della circolazione e della sosta; le richieste di autorizzazioni, prenotazioni e pagamenti digitali 
  • ParkingHub, per la gestione unificata della rivendita della sosta tramite molteplici mobile app di diversi fornitori 
  • Tap&Park, un’applicazione per il pagamento del parcheggio e il rinnovo degli abbonamenti 
  • Sanzioni Smart, una mobile app per il controllo dei permessi, abbonamenti e titoli di sosta e per l’emissione degli accertamenti di infrazione. 

La tecnologia scelta dal Comune è quella sviluppata da Municipia, del Gruppo Engineering, che affianca più di 1.000 città in Italia e nel mondo “per abilitare la trasformazione dell’Augmented City in tutte le sue aree: sostenibilità, sicurezza, mobilità, interattività e welfare”. Questa la sua mission.

Nel dettaglio i servizi smart per Firenze sono erogati con la piattaforma INES Cloud, che supporta la gestione unificata dei processi di business (regole di accesso, transito e sosta, aree geografiche di applicazione, tariffe, transazioni, canali di vendita digitali, web e mobile) e dei processi operativi (attuazione e controllo di regole e servizi) della mobilità e sosta urbane.

Quante città utilizzano la soluzione tecnologica? 
In totale, comunica il gruppo guidato da Maximo Ibarra, sono 86 città, di cui 45 italiane e 41 straniere.

Oltre a Firenze c’è anche Pisa.

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Ecco nel dettaglio alcuni servizi smart disponibili a Pisa per la mobilità


Il Comune gestisce:

  • l’emissione dei permessi in digitale, gli utenti possono acquistare e rinnovare sosta e accessi ZTL on-line.
  • i titoli acquistati sono associati alla PisaPass personale, card RFID che abolisce i permessi cartacei.
  • il personale su strada, grazie a un’app per smartphone con lettore RFID, verifica immediatamente la validità del permesso e può emettere subito la sanzione. 
  • Gate RFID localizzati sul perimetro urbano identificano il pass a bordo del veicolo e misurano i flussi.

Milano, l’abbandono dei rifiuti smascherato in tempo reale

Continuando questo mini tour, troviamo il “Progetto Sicurezza Milano Metropolitana”, uno dei più grandi progetti integrati di Smart City d’Europa per la riduzione dell’incidentalità, a tutela di pedoni e ciclisti sviluppato dalla Città Metropolitana di Milano insieme a Municipia e Safety21.

L’obiettivo è dotare il territorio di strade più sicure e salvaguardare l’ambiente con l’impiego di tecnologia IoT, unita a un programma di sensibilizzazione rivolto ai cittadini, in particolare, ai giovani.

Sono stati installati innovativi sistemi di videosorveglianza delle piazzole di sosta, videocamere in funzione 24h/7 con un sistema di “analisi intelligente della scena” che si attiva in presenza di movimenti sospetti che avvengono nell’area di sosta e registra eventuali infrazioni (ad esempio l’abbandono di rifiuti) allertando direttamente la Polizia Locale e fornendo i video dell’abuso. Il Progetto porterà all’installazione di un centinaio di sistemi di videosorveglianza sulla rete stradale controllata da Città Metropolitana di Milano. Un esempio concreto di utilizzo di strumenti digitali per la tutela del territorio e la cura dell’ambiente.

Sempre in ottica di tutela dell’ambiente, il Progetto ha inoltre previsto l’installazione di dispositivi per il monitoraggio del traffico – fino a 60 sistemi – che forniranno dati e informazioni utili per elaborare analisi e pianificare interventi per migliorare la circolazione, decongestionare eventuali aree di traffico intenso e contribuire al miglioramento della qualità dell’aria.

Circumvesuviana di Napoli, tecnologie innovative e big data che hanno aumentato efficienza e qualità del servizio

Dal Nord al Sud. 

Saliamo a bordo della famosa Circumvesuviana di Napoli, realizzata nel 1890: si estende per circa 140 km, distribuiti su 6 linee e 97 stazioni. “Attraverso tecnologie innovative e Big Data abbiamo modernizzato la ferrovia, aumentandone efficienza e qualità del servizio”, ci racconta il team della Divisione Smart Transportation del Gruppo Engineering. I suoi esperti hanno impiegato le tecnologie più recenti per implementare un modello di gestione centralizzato, in grado di integrare informazioni e asset. In questo modo è stato massimalizzato il rendimento della struttura ferroviaria: notevole riduzione dei costi e servizio qualitativamente migliore per gli oltre 20 milioni di utenti della Circumvesuviana.

Sistemi di monitoraggio e controllo, basati sulle advanced technologies come IoT e Artificial Intelligence, che il Gruppo Engineering ha implementato anche fuori dall’Italia: a Copenhagen e a Salonicco, ottimizzando l’efficienza e la sicurezza delle linee driverless delle due città; a Lima, migliorando la mobilità di una delle città più trafficate del mondo.

Sicilia, l’illuminazione solo dove e quando necessario

Infine, il nostro viaggio si conclude in Sicilia.

Qui un gruppo di Comuni ha scelto il progetto guidato da Municipia che consente di utilizzare l’illuminazione solo dove e quando necessario, riducendo in questo modo le emissioni di CO2 e le spese per il consumo elettrico. In un momento storico in cui viviamo il carobollette dell’energia elettrica, la tecnologia può essere usata sia per risparmiare risorse economiche (le amministrazioni sono pertanto in grado usarle per offrire altri servizi ai cittadini) sia per l’efficientamento energetico.