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Fintech, Bankitalia cerca progetti ‘sandbox’

La Banca d’Italia spinge sul Fintech per sostenere l’evoluzione digitale del mercato finanziario, anche per dare un valido aiuto alle banche: chi di queste non è e sarà in grado di cogliere l’opportunità dell’applicazione di tecnologie innovative nel settore dei servizi finanziari potrà contare su meno clienti. Vi sarete accorti che vengono chiuse sempre più filiali e che è più difficile trovare ATM per prelevare il denaro? 

Questo è dovuto ai consumatori “prevalentemente digitali”, ossia i clienti che hanno familiarità con i servizi e i canali digitali, nonché i clienti consumatori che, in ogni caso, fanno un utilizzo nullo o limitato della filiale. Tantissimi non vanno più in banca perché usano app di Fintech: su scala globale sono più di 5mila applicazioni, secondo il recente “Global Payments Report 2023” di Boston Consulting Group. Per esempio, è un unicorno, ossia vale oltre un miliardo di dollari, Scalapay, azienda italiana di fintech che consente i pagamenti fino a 3-4 rate. Nexi, altra società italiana fintech più grandi d’Europa, che offre soluzioni di pagamento digitali e servizi di elaborazione delle transazioni. Infine, c’è Satispay. È l’app italiana di pagamento mobile, usata da oltre 4 milioni di persone, che consente agli utenti di inviare e ricevere denaro, effettuare pagamenti online e in negozio, e gestire il proprio conto bancario virtuale.

Anche con la speranza di fare da scouting, la Banca d’Italia, dal primo novembre scorso guidata da Fabio Panetta, nel Fintech assiste gli operatori, collabora allo sviluppo di progetti e favorisce la qualità e la sicurezza di specifiche innovazioni.

Per quanto riguarda l’attività di sperimentazione, assistita dalle Autorità di vigilanza, la Banca d’Italia ha dato il via alla presentazione dei progetti legati alla “Sandbox regolamentare”: uno spazio protetto per testare progetti in ambito bancario, finanziario e assicurativo.

Fintech, dal 3 novembre al 5 dicembre al via la seconda fase di sperimentazione

È iniziata dal 3 novembre la seconda fase di sperimentazione in Italia delle attività di tecno-finanza (FinTech), e durerà fino al 5 dicembre 2023, nel corso della quale gli operatori del settore potranno presentare alla Banca d’Italia richiesta di ammissione alla sandbox regolamentare, uno spazio protetto per testare progetti in ambito bancario, finanziario e assicurativo.

La partecipazione alla sandbox – prevista dal decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze 30 aprile 2021 n. 100 – consente a intermediari vigilati e operatori del settore FinTech di sperimentare prodotti e servizi innovativi, potendo beneficiare di un regime normativo semplificato transitorio.

Possono essere ammessi progetti in ambito FinTech, senza limitazioni in termini di numero: gli operatori interessati sono invitati ad avviare quanto prima le interlocuzioni informali con le Autorità di vigilanza.

Gli operatori interessati potranno avviare con congruo anticipo le interlocuzioni informali con la Banca d’Italia compilando e inviando il presente modulo attraverso il canale di comunicazione dedicato info.sandbox@bancaditalia.it.

Per sperimentazioni che riguardano il settore finanziario o assicurativo, è possibile consultare i siti web delle autorità competenti, CONSOB e IVASS.

Per maggiori informazioni sulle modalità per accedere alla sperimentazione si rinvia alla pagina dedicata “Ammissione alla sperimentazione“.

Sul sito del Dipartimento del Tesoro – presso il quale è incardinata la Segreteria tecnica del Comitato FinTech – è possibile consultare anche il registro ufficiale degli operatori FinTech già ammessi alla sandbox in occasione della prima fase di sperimentazione.

Le sperimentazioni in corso dei primi 12 progetti Fintech monitorati da Bankitalia

Ora sono in corso le attività di sperimentazione sotto il monitoraggio della Banca d’Italia dei progetti ammessi durante la prima fase sperimentazione. Ecco i 12 progetti.

Vanno dall’Implementazione di un nuovo strumento di pagamento digitale (“PayBe”) con l’obiettivo di semplificare l’esecuzione di operazioni di pagamento all’introduzione di un sistema di identità digitale decentralizzato, denominato “Amlet”, avente l’obiettivo di una semplificazione dei processi di on-boarding della clientela fino all’Implementazione di un servizio evoluto di fraud detectiondenominato Hands-Free SCA, con l’obiettivo di identificare in tempo reale casi di frodi su pagamenti digitali, facendo leva sulle esenzioni alla Strong Customer Authentication (SCA) previste dalla PSD2.

Che cos’è Milano Hub, il centro di innovazione della Banca d’Italia

Milano Hub è il nuovo centro di innovazione realizzato dalla Banca d’Italia per sostenere l’evoluzione digitale del mercato finanziario italiano e favorire l’attrazione di talenti e investimenti. L’Hub si rivolge al mondo dell’iniziativa privata e rappresenta il luogo, fisico e virtuale, nel quale la Banca d’Italia – nel rispetto dei ruoli istituzionali ad essa assegnati – assiste gli operatori, collabora allo sviluppo di progetti e favorisce la verifica della qualità e sicurezza di specifiche innovazioni.

Per saperne di più:
Milano Hub della Banca d’Italia
Fintech a 169,3 miliardi, ecco cos’è e perché fa paura

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