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Finita la Salerno Reggio Calabria, dopo 55 anni è un’autostrada 4.0

Ci sono voluti 55 anni e una montagna di miliardi di vecchie lire e nuovi euro per completare un’infrastrutture da sempre simbolo di unione per il Paese e allo stesso tempo di malaffare e cattiva politica. Stamattina, in vista degli spostamenti di milioni di italiani per il Natale e le festività, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ha ufficialmente festeggiato il completamento dell’autostrada Salerno Reggio Calabria (nello specifico, è stato completato il tratto tra gli svincoli di Laino Borgo e Campotenese, a cavallo del massiccio del Pollino).

La Salerno Reggio Calabria ha finalmente gli standard di tutte le autostrade italiane, ma addirittura diventerà un simbolo della modernità. L’obiettivo – ha spiegato alla stampa Delrio – è quella di attrezzarla anche per le auto intelligenti e lavoreremo sui primi cento chilometri per questo”.

Il ministro, infatti, da stamattina presto sta percorrendo i 500 chilometri del tratto completato (in autobus, assieme al Presidente di Anas, Gianni Vittorio), che da Salerno porta a Reggio Calabria, dove poi li attenderà il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Un’infrastruttura definita all’avanguardia, addirittura 4.0, perché dotata di soluzioni tecnologiche digitali all’avanguardia per la smart mobility che consentiranno di offrire agli automobilisti servizi avanzati.

In base alla gara Anas da 20 milioni di euro, dedicata proprio alla Salerno Reggio Calabria, parte integrante del bando “Smart Road, sono appunto diversi i servizi ad alto contenuto tecnologico offerti, tra cui:

Il progetto prevede, tra l’altro, la posa di fibra ottica compatibile anche con le esigenze del `piano banda larga` del governo, un sistema di generazione dell`energia elettrica grazie alle cosiddette “Green Island” per l’energia pulita, che permetteranno l`alimentazione autonoma del sistema e quanto più `green` possibile nel rispetto dell`ambiente e allo stesso tempo minori costi di gestione.

Le Green Island funzioneranno anche come aree di ricarica veicoli elettrici, di droni e mezzi per la logistica.

Un apparato tecnologico di tutto rispetto che, come confermato anche dal Ministro, predispone l’infrastruttura all’arrivo delle future auto a guida automatica.

L’autostrada, infine, sarà dotata di moderni sensori per il monitoraggio continuo di tutti i parametri col fine di mitigare i fattori di rischio, elevare la sicurezza e il confort di guida, intervenire efficacemente in casi di emergenza. Sarà così possibile migliorare ed ottimizzare la gestione dei cicli di manutenzione e degli interventi di manutenzione straordinaria, permettendo ad Anas di lavorare tramite telecontrollo sui sistemi e sulla gestione delle emergenze in real time.

Funziona tutto?

Lo vedremo. I primi che hanno percorso l’autostrada (i primi 100 chilometri, da Salerno a Padula Buonabitacolo) riferiscono di un ottimo manto stradale, gallerie rifinite e ben illuminate, servizi digitali al passo con i tempi e standard da ‘smart road’.

Soprattutto, aspettiamo di vedere se l’autostrada 4.0 resisterà al passare del tempo e al presentarsi delle prime criticità.

Davvero lavori finiti? Non proprio

C’è da segnalare, come fa l’Anas sul suo sito, che sono già in cantiere altri 10 chilometri tra Campo Calabro e lo svincolo di Reggio Calabria/Santa Caterina, con gara in corso, più altri 58 chilometri per i quali è previsto “un nuovo piano di manutenzione”. Insomma, i lavori sull’A3 sembrano non finire mai.

(Foto dal Giornale di Sicilia)

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