FIEG presenta ‘Euxit’, il Manuale anti fakenews sull’Europa di Roberto Sommella

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Giovedì 6 aprile 2017, alle ore 16,00, in Via Piemonte 64 nella sede romana della Federazione Italiana Editori Giornali si parlerà nell’incontro/dialogo del futuro dell’Europa, in occasione della presentazione dell’ultimo libro di Roberto Sommella, “Euxit. Uscita di sicurezza per l’Europa”.

All’incontro – introdotto dal Presidente della Federazione editori, Maurizio Costa – parteciperanno: Antonio Tajani (videoconferenza), Presidente del Parlamento Europeo; Roberto Garofoli, Capo di gabinetto del Ministro dell’Economia; George Bologan, Ambasciatore di Romania; Lucia Annunziata, Direttrice Huffington Post; Roberto Sommella, Direttore Relazioni Esterne Antitrust.

Gli europei sono il 7% della popolazione mondiale, producono il 25% del Pil totale e consumano il 50% del welfare planetario. Vivono nel benessere, ma sono ancora troppo piccoli e divisi per la competizione globale. Eppure, aumentano le pulsioni a smontare l’Unione, quando sarebbe invece cruciale rafforzarla per frenare xenofobia, nazionalismi e terrorismo e rilanciare la crescita. Da questo assunto parte il libro di Sommella.

Per controbattere le tesi di chi vorrebbe tornare a confini e monete nazionali, in un momento delicato per l’Ue, dove tutte le prossime elezioni saranno un referendum sull’euro e sull’Unione, Sommella prova a smontare tre luoghi comuni a proposito dei migranti, dei paesi che guadagnano con le politiche della Bce e di quelli che vorrebbero ritirarsi dopo l’adesione comunitaria.

Sui migranti, il volume dimostra che non siamo di fronte ad un’invasione: i flussi migratori in Europa dal 2000 al 2010 sono stati di 1,2 milioni di persone per anno, lo 0,2% su 500 milioni di abitanti. Una cosa affrontabile. I benefici: in Italia, con 3 miliardi di costi per gestire l’emergenza profughi, i benefici derivanti dal flusso migratorio sono rilevanti. 8 miliardi nel 2014 i contributi INPS versati da lavoratori extracomunitari a fronte di prestazioni pensionistiche di circa 642 milioni e non pensionistiche di 2,420 miliardi, con un saldo positivo di circa 4,5 miliardi di euro. E a livello fiscale, i contribuenti stranieri hanno dichiarato nel 2014 redditi per 45,6 miliardi, versando 6,8 miliardi di Irpef.

“Euxit” fa anche il punto su chi spende di più e chi ha guadagnato di più dalla partecipazione all’Unione. Ogni tedesco ha ‘’speso’’ 1.034 euro per l’Europa, gli italiani 623 pro-capite, gli spagnoli hanno ricevuto a testa 335 euro, i polacchi 1.522, i portoghesi 2.100, la Grecia 2.960 euro netti a cittadino. Cresce la percentuale di denaro spettante all’Europa centro-orientale (177,57 a 180,93 miliardi, +2,6%) rispetto a quella dell’Europa occidentale (169 miliardi a 140 attuali, -16%). Dunque proprio nei paesi dell’Europa dell’Est, dove si erigono nuovi muri contro i migranti, i trasferimenti strutturali comunitari sono diventati sempre più rilevanti, pesando ormai tra il 2 e il 3% del Pil e superando spesso gli investimenti diretti esteri.

Per battere la voglia di Euxit che alberga ormai in ogni Paese europeo, Sommella auspica che i governi convochino una grande Conferenza con tre compiti all’ordine del giorno: la redazione di una Costituzione Europea, il rafforzamento dei poteri del Parlamento europeo, la riforma della legge elettorale con espressa scelta del Presidente della Commissione da parte dell’elettorato. Solo così si riuscirà a passare dall’attuale Confederazione ad una vera Federazione di Stati.