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FCA-Enel: 700 stazioni di ricarica in due anni e l’eMobility as a service

La mobilità elettrica in Italia va crescendo mese dopo mese, solo ad aprile il clamoroso salto in avanti con le vendite delle 100% a batteria schizzate in alto del +355% e poi a maggio con un +92%, senza contare l’avanzata delle auto ibride, rispettivamente +30% e +35%.
Come sempre si è detto, a frenare un’ulteriore crescita del mercato nazionale auto elettriche sono i costi troppo elevati e la mancanza di infrastrutture di ricarica veloci e diffuse, nonché di servizi per gli automobilisti.

Se l’ecobonus sta risolvendo il primo dei problemi (ma stanno scendendo i prezzi anche delle batterie, sempre più efficienti e con maggiore autonomia), anche sul fronte infrastrutture qualcosa si sta muovendo e oggi Enel X e Fiat Chrysler Automobiles (FCA) hanno annunciato la firma di un accordo proprio per promuovere la mobilità elettrica e aumentare il numero di stazioni di ricarica sul territorio nazionale.

L’infrastruttura
I punti di ricarica saranno di nuova concezione e la business line del Gruppo Enel dedicata a prodotti innovativi e soluzioni digitali provvederà a fornire a FCA stazioni e software per la gestione della ricarica, con colonnine ENEL X in tutte le filiali della multinazionale italo-americana in Italia, Spagna e Portogallo.
FCA si impegnerà ad installare 700 punti di ricarica in due anni.

La mobilità elettrica è un fattore chiave nella transizione energetica e secondo Francesco Venturini, responsabile di Enel X, l’accordo va verso un maggiore impegno nello sviluppo di nuove soluzioni e modelli di business che promuovano l’innovazione nella mobilità elettrica: ”Questa partnership rientra perfettamente nella strategia di Enel X che comprende piani per la realizzazione di una rete di ricarica pubblica in Italia, Spagna e Romania e diversi accordi con pubbliche amministrazioni e operatori privati per accelerare la rivoluzione della mobilità elettrica”.

L’emobility as a service
La notizia di rilievo, oltre l’infrastruttura, è l’idea di utilizzare le stazioni di ricarica modello “JuiceBox” per fornire servizi di gestione e manutenzione per tutta la vita del veicolo e della colonnina, con l’offerta di un’app user-friendly per la gestione della ricarica.
Le due società lanceranno inoltre un innovativo programma di ricerca, istituendo un comitato per l’innovazione volto a progettare, sperimentare e collaudare nuovi servizi e prodotti per i diversi mercati di riferimento, sfruttando gli impianti di ricarica oggetto dell’accordo.
A partire dal 2020, infine, si legge nella nota che accompagna la notizia, i clienti di FCA in Italia, Spagna e Portogallo avranno la possibilità di installare la stazione “JuiceBox” in base alle proprie esigenze specifiche, inclusa una gamma di servizi di ricarica e, in alternativa, soluzioni per la ricarica sulla rete pubblica.

Il futuro del mercato automotive e dell’elettrico
Continua il confronto a distanza tra FCA, Gruppo Renault e Nissan. Ieri in giornata, secondo quanto riportato dal Corriere.it, l’amministratore delegato del gruppo italo americano Mike Manley è atterrato a Parigi.
Nell’articolo è scritto “per una missione non ufficiale”, perché al momento la decisione finale è quella presa nei giorni scorsi dal Presidente John Elkann di interrompere ogni trattativa con il Gruppo francese.

C’è però qualche novità sul tavolo dell’accordo tra i tre giganti, perché da Parigi c’è una nuova apertura al confronto e anche la casa automobilistica giapponese sembra propensa a rilanciare il progetto di fusione italo-francese, con un nuovo ruolo all’interno dell’alleanza strategica Renault-Nissan-Mitsubishi.
L’affare FCA-Renault vale 33 miliardi di capitalizzazione.

C’è ora da capire il Governo francese cosa vuole fare e soprattutto come riuscirà a convincere definitivamente il partner giapponese, rassicurandolo sulle proprietà tecnologiche, le partecipazioni e le quote di mercato.
I vantaggi dell’operazione con Fiat Chrysler sono evidenti, ma al momento la priorità e rafforzare l’asse con Nissan-Mitsubishi”, ha sostenuto il presidente del cda del Gruppo Renault, Jean-Dominique Senard, parlando ad inizio settimana all’assemblea degli azionisti.
Non so cosa ci riserverà l’avvenire, quello che posso dire è questo progetto resta nella mia mente come un tema assolutamente notevole ed eccezionale”, ha affermato Senard secondo quanto riportato da un articolo del Sole 24 ore.

Intanto, sempre sul Corriere, si legge che proprio questa settimana, l’amministratore delegato di Nissan, Hiroto Saikawa, ha incontrato a Tokio Toby Mierson, uno dei consulenti finanziari più vicini a Elkann.
Si intensificano gli incontri, la trattativa in realtà sta andando avanti su altri tavoli.
Il 25 giugno si riunirà l’assemblea degli azionisti Nissan e forse si capirà qualcosa di più di quel che sta accadendo tra Italia, USA, Francia e Giappone.

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