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Facebook fa sul serio, Libra sottopone la nuova versione all’esame dell’Autorità di controllo svizzera

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L'Autorità svizzera per il controllo dei mercati finanziari (FINMA) conferma di aver ricevuto una richiesta dalla Libra Association per un sistema di pagamento sulla base di un nuovo libro bianco.

Alcune considerazioni ricavate dalla lettura “a caldo” del comunicato stampa e del nuovo libro bianco della Libra Association.

  • Libra Association ha scelto un momento quanto mai favorevole per richiamare l’attenzione.
  • Sono state colmate molte delle lacune presenti nelle precedenti versioni del libro bianco.
  • Rimangono alcuni punti da chiarire sulle modalità di gestione della riserva di garanzia, delle tariffe e dei profitti.

Il comunicato stampa di Libra

FINMA (FINancial MArket Supervisory Authority, Autorità svizzera per il controllo dei mercati finanziari) conferma di aver ricevuto una richiesta dalla Libra Association per un sistema di pagamento sulla base di un nuovo libro bianco. Come d’abitudine per questo tipo di richieste, la richiesta non è completa in ogni suo aspetto, ma consente l’inizio del processo formale di valutazione in accordo con la legislazione vigente (Financial Market Infrastructure Act, FMIA).

In base alla regolamentazione corrente, FINMA potrà imporre ulteriori obblighi per servizi che comportino rischi addizionali, con particolare riferimento al rischio bancario. Inoltre, FINMA studierà con particolare attenzione la conformità con gli standard esistenti per i sistemi di pagamento e per combattere il riciclaggio.

FINMA ha da sempre sottolineato che l’analisi di un progetto di levatura internazionale richiede un coordinamento internazionale. Per questo motivo, FINMA rimane a stretto contatto con la Banca Nazionale Svizzera e con più di 20 Banche Centrali ed autorità di controllo, come accaduto dall’inizio del progetto Libra.

L’annuncio a mercati chiusi, ma cosa succederà oggi?

In questo momento le quotazioni di Facebook sono il 20% al di sotto del loro massimo annuale. Questo è da mettere in relazione con il fatto che le tariffe per la pubblicità via internet sono scese del 25% dall’inizio dell’epidemia COVID-19. Tecnicamente, l’annuncio è stato eseguito a mercato chiuso: ma, visto che riguarda solo l’avvio di un processo formale, c’è da chiedersi cosa sarebbe cambiato se tutto fosse stato rinviato a domani (sabato 18 Aprile). Resta da vedere come si comporteranno i mercati all’apertura di oggi, ma coincidenze di questo tipo rendono difficile sostenere che i rapporti tra Facebook e la Libra Association siano limitati ad una semplice partecipazione azionaria.

Opportunità o opportunismo?

È chiaro che il mondo della finanza non può fermarsi, soprattutto in questo momento. D’altronde, ciascuno di noi si attenderebbe dalle Banche Centrali e dai governi la massima disponibilità a mitigare la recessione in atto. Con pochissime eccezioni, il mondo bancario si è dichiarato contrario all’approccio seguito dalla Libra Association ma, così facendo, si è esposto ad un dilemma. Rinviare la valutazione della richiesta sarebbe poco accorto, come pure cercare di ostacolarla, dedicando ad essa un’attenzione eccessiva. I Banchieri Centrali si esporrebbero nel primo caso all’accusa di rifiutare uno strumento in grado di aiutare l’economia, e nel secondo a quella di non valutare correttamente le loro priorità. Comunque sia, la Libra Association non poteva scegliere momento migliore per richiamare l’attenzione sulla nuova versione del suo progetto.

Una nuova organizzazione

La nuova struttura delineata dal libro bianco è il risultato di quasi un anno di evoluzione tecnologica, ed è senza dubbio un miglioramento delle precedenti. Ad un primo livello si trovano delle stable coin, ognuna di esse legata ad una specifica valuta tradizionale (fiat currency): prodotti del genere sono già disponibili sul mercato da circa un anno. Ciascuna stable coin verrebbe interamente coperta da una riserva di capitale ad elevata liquidità (depositi presso banche o titoli di stato). Inoltre, nel caso che si rendano disponibili valute digitali a corso legale (le cosiddette CBDC- Central Bank Digital Currency) la Libra Association si è detta disponibile ad utilizzarle al posto delle stablecoin corrispondenti.

Un nuovo ruolo per la valuta Libra

La valuta Libra è ancorata ad un paniere delle stablecoin definite al primo livello. Il suo valore è quindi definito come composizione dei valori delle stablecoin, in base a delle percentuali da definire. Qui le cose si fanno un pò confuse, in quanto non è chiaro se esista un’effettiva emissione di valuta Libra o se essa sia semplicemente una unità di conto. Nel primo caso, il libro bianco non specifica come siano articolate le riserve destinate a coprire questa nuova emissione. Inoltre la procedura per la determinazione della composizione del paniere è delegata ad un organizzazione da costituirsi. È opportuno ricordare che la composizione di questi panieri monetari è da sempre argomento di discussioni accese in tutte le organizzazioni internazionali.

Il Fondo Monetario Internazionale e le valute sintetiche

Il Fondo monetario Internazionale raggruppa 189 nazioni con l’obiettivo comune di rafforzare le economie dei paesi in via di sviluppo, utilizzando le risorse messe a disposizione dalla Banca Mondiale.

A differenza di altre organizzazioni, il Fondo ha sempre incoraggiato lo studio e la sperimentazione di nuovi strumenti monetari, affermando che la disponibilità di un qualche tipo di servizio bancario è un diritto della popolazione mondiale. Da almeno due anni, gli economisti del Fondo Monetario Internazionale sostengono l’opportunità di una synthetic CBDC (emessa da un privato, e legata ad un paniere di valute convenzionali). Con la nuova struttura, la Libra Association ha trovato un allineamento con una delle maggiori organizzazioni finanziarie Internazionali.

Le valute nel mirino di Libra

Poche nazioni sono oggi in grado di annunciare a viso aperto di avere una valuta nazionale non convertibile. La necessità di attrarre investimenti dall’estero impone a tutti i governi di dichiararsi favorevoli alla mobilità dei capitali. In realtà i controlli continuano ad esistere, ma in forme più sottili e più flessibili. Alla tradizionale limitazione sull’ammontare annuo di valuta estera esportabile, si sono aggiunte limitazioni sugli investimenti in entrata, allo scopo di incoraggiare lo sviluppo di compagnie a capitale misto.

Senza pretesa di completezza, regolamentazioni del genere sono in vigore in India, nella Repubblica Popolare Cinese, in Nigeria ed in Sud Africa. La nuova struttura di Libra definisce uno strumento estremamente flessibile per spostare capitali senza incorrere in questo tipo di limitazioni.

I problemi dell’antiriciclaggio, della lotta al terrorismo e delle sanzioni

La nuova struttura prevede vari livelli di interazione. A livello Utente, la maggiore novità è che per gli utenti retail (unhosted wallets) esisteranno limitazioni sull’ammontare della valuta posseduta e delle transazioni effettuate. Le operazioni effettuate da questi utenti saranno esaminate da una Financial Intelligence Unit (FIU-function) allo scopo di evidenziare utilizzazioni anomale della piattaforma. A livello sistemico, verrà creata la figura di un Chief Compliance Officer e saranno sviluppate linee-guida specifiche sull’argomento.