mobilità aerea

EVTOL. È il momento di Lilium, il jet tedesco silenzioso e sostenibile

di Veronica Sgro |

Il Lilium è un jet super innovativo, progettato per ridurre tanto l’inquinamento ambientale, quanto l’inquinamento acustico. Dotato comfort innovativi e tecnologie avanzate, è un unicum nel mercato degli aerei a decollo e atterraggio verticale e sta rendendo possibile la rivoluzione eVTOL.

Di recente, il colosso dell’aviazione privata, NetJets, ha firmato un accordo per acquistare 150 jet Lilium, una compagnia tedesca specializzata nella produzione di eVTOL (gli aerei elettrici a decollo ed atterraggio verticale), che ha da poco lanciato il suo modello di quinta generazione. 

Dotato di comfort innovativi e tecnologie avanzate, questo prototipo suscita già l’interesse di molti consumatori, da quelli che desiderano accorciare le distanze (senza però rinunciare a una scelta sostenibile) a quelli a cui il rumore non piace. Il Lilium è infatti un jet super innovativo, progettato per ridurre tanto l’inquinamento ambientale, quanto l’inquinamento acustico. 

Decolla, vola e atterra grazie a un sistema di 36 motori elettrici, distribuiti in numero proporzionale sulle ali e lungo tutta la fusoliera. Il jet funziona, inoltre, con 72 moduli di batteria, che garantiscono un’autonomia di molte ore di volo. Infine, il Lilium contiene dei rivestimenti acustici che fanno sì che si raggiungano al massimo i 60 decibel di rumore (più o meno il suono di una conversazione umana) durante il volo. Quanto ad estetica, beh, Lilium non è come i soliti aerei che vediamo planare tra le nuvole. E’ infatti sprovvisto di una coda, in quanto viene stabilizzato da un sistema di vettori e assomiglia, piuttosto, a un drone fatto su misura per l’uomo

Lilium è innovativo e rivoluzionario, ma di certo non è l’unico sul mercato. A competere con la compagnia tedesca vi sono numerosi altri marchi, tra cui Joby e Archer: due sono società californiane produttrici, anch’esse, di aerei a decollo e atterraggio verticale. Ma entrambe hanno avviato nuovi progetti. La prima ha da poco stabilito un accordo con All Nippon Airways (ANA), una compagnia aerea del giappone, per promuovere un servizio di prenotazione di jet (una sorta di aereo-taxi). La seconda invece lavora da qualche mese con l’aeronautica militare statunitense (US Air Force) per testare gli eVTOL come mezzi difensivi. 

Al contrario di questi due marchi, la Lilium è focalizzata sull’efficienza e il comfort da offrire ai propri clienti, come è confermato dall’accordo stipulato con NetJets, nel quale, quest’ultima, si impegna già ad estendere il servizio oltre la Florida, in altri stati USA e anche in Europa, per consentire ai propri clienti di poter raggiungere le località limitrofe alle loro destinazioni preferite.

Il team di Lilium ci tiene a sottolineare le caratteristiche vincenti del proprio modello rispetto agli altri eVTOL. “20 anni fa, non sarebbe mai stato possibile costruire un aereo di questo tipo”, ha detto Daniel Viegand, CEO della Lilium, “ma, grazie al continuo miglioramento degli aspetti dell’energia e della densità della batteria, siamo ad un punto di flesso nella tecnologia, che ci consente di vivere appieno la rivoluzione degli aerei a decollo e atterraggio verticale”.

Densità energetica e ottimizzazione del rumore rendono possibile la rivoluzione degli aerei a decollo e atterraggio verticale, in un contesto di trasporti sostenibile destinato ad accompagnare le generazioni future. Insieme alle tecnologie, cambieranno inevitabilmente anche le abitudini. Tra qualche anno, forse, prenotare una corsa in aereo invece che con Uber, non sarà più così strano (e così inquinante), ma potrebbe diventare la regola ordinaria di ogni spostamento, o quasi.