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eSim: arriva nello smartwatch Gear S2 di Samsung la prima Sim integrata

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A differenza di quelle inserite da Apple in alcuni iPad, la eSim Samsung è conforme all’architettura RSP della GSMA, uno standard comune e globale che garantisce interoperabilità tra dispositivi diversi.

Debutterà nel Samsung Gear S2 3G classic, l’orologio da polso intelligente della casa coreana, la prima sim integrata in un dispositivo consumer conforme all’architettura GSMA Consumer Remote SIM Provisioning (RSP).

Un risultato a cui Samsung è arrivata grazie alla collaborazione con operatori (da Orange a telefonica, da TeliaSonera a Vodafone) e produttori di Sim (Gemalto, Giesecke & Devrient (G&D) e Oberthur Technologies), arrivando a creare le specifiche tecniche necessarie per consentire agli utenti di utilizzare le Sim di nuova generazione.

Spiega Samsung che l’introduzione del Gear S2 con eSim integrata rappresenta “non solo un punto di partenza per incrementare il numero di dispositivi connessi a livello globale, ma anche un passo avanti nel nostro impegno a supporto dello sviluppo del mercato ioT”.

Le cosiddette eSim sono infatti più adatte di quelle tradizionali – le schede col chip dorato che abbiamo sempre inserito nel nostro cellulare – a supportare le esigenze di connettività dei dispositivi indossabili, degli elettrodomestici intelligenti e della miriade di sensori che andranno a comporre l’ecosistema dell’Internet of Things (IoT).

Ad aprire la strada alle eSim è stato un brevetto Apple nel 2011, anche se la prima Apple Sim è arrivata solo tre anni più tardi, installata nell’iPad Air 2 in vendita negli Usa e nel Regno Unito, ma la chiave di volta per superare l’iniziale malumore degli operatori è stata stato l’intervento della Gsma (l’associazione degli operatori mobili) in favore di uno standard comune e globale.

Sul versante consumer, la tecnologia offre il non trascurabile  vantaggio di poter confrontare le reti e scegliere quella più performante direttamente dal dispositivo: si potranno quindi scegliere i piani tariffari più convenienti in base alle esigenze del momento comodamente seduti sul divano di casa.

“L’approccio comune e l’uniformità d’uso garantiti da questa soluzione SIM potranno far crescere il mercato IoT, permettendo ai produttori di realizzare dispositivi in grado di supportare una distribuzione a livello globale. A sua volta, sarà anche una garanzia di sicurezza per i consumatori e fornirà più scelta per quanto riguarda dispositivi e operatori”, continua la nota di Samsung.

L’adozione di uno standard comune è tra l’altro un vantaggio non trascurabile per le aziende di molti settori, dai produttori di auto connesse a quelli di dispositivi indossabili che potranno costruire prodotti equipaggiati di Sim ‘vergini’ attivabili direttamente nel paese di destinazione. Questa funzionalità faciliterà la connettività e permetterà ai produttori di lanciare nuovi dispositivi in nuovi segmenti di mercato.

Secondo un recente studio McKinsey, grazie all’allineamento delle aziende dell’ecosistema su una architettura di riferimento standardizzata, come già avvenuto per le applicazioni machine-to-machine (M2M), e alla crescente diffusione dei dispositivi IoT, la diffusione ( e i relativi ricavi) delle eSim dovrebbero superare quelli delle Sim tradizionali nel giro dei prossimi 7 anni.