Sim Card: Apple ci riprova? La società a lavoro su Sim virtuale per il prossimo iPhone

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Dopo il progetto del 2010, archiviato per la contrarietà degli operatori mobili, Apple ci riprova con una sim collegata a un router NFC. Il prossimo iPhone potrebbe dunque essere più sottile e abilitare i pagamenti mobili.

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Apple iPhone

Apple a lavoro su una Sim card virtuale? Pare proprio di si, stando alla richiesta di brevetto appena pubblicata dallo US Patent & Trademark Office.

Il brevetto descrive l’utilizzo di questa Sim in collegamento con un router NFC che farebbe presumere che il prossimo iPhone potrebbe essere dotato di funzioni di pagamento sia per gli acquisti ‘fisici’ (quindi di beni nei negozi dotati degli appositi lettori), che per quelli virtuali, come le telefonate sulle reti degli operatori che offrono questo servizio.

Da diverso tempo Apple afferma di voler offrire agli utenti la possibilità di acquistare e utilizzare i servizi mobili senza bisogno di una sim card, sia per migliorare la sicurezza, sia per realizzare un dispositivo ancora più sottile, e magari economico, degli attuali iPhone.

La carta Sim è attivata dall’operatore quando un cliente si abbona ai suoi servizi, e permette di identificare la persona che la utilizza, di autentificare la comunicazione e, quindi, di fatturarla. Da qui l’acronimo SIM – Subscriber Identity Module (Modulo di identificazione dell’abbonato).

Ora, con il passaggio dalla telefonia di seconda generazione (GSM) e il decollo dirompente di internet mobile, che ha portato alla moltiplicazione dei punti di connessione alternativi alle reti mobili (tramite il Wi-Fi, ad esempio) le ‘vecchie’ Sim appaiono però non solo meno indispensabili, ma anche fattori in grado di rallentare lo sviluppo di nuovi servizi come i pagamenti mobili, dal momento che gli operatori non vogliono ‘dividere’ la carte con le banche.

Predisporre il loro inserimento nei dispositivi mobili, ovviamente, è un costo in più per i produttori e rende i dispositivi più ingombranti.

L’uso delle sim card richiede anche la gestione degli inventari e della distribuzione da parte del produttore o del fornitore di servizi.

La richiesta di brevetto era stata depositata al quarto trimestre 2010, mentre già si diffondevano i rumors di un progetto che vedeva Apple impegnata a realizzare una sim card che avrebbe consentito agli utenti di scegliere l’operatore direttamente all’acquisto o in una fase successiva attraverso un’applicazione scaricabile dall’App Store, senza la necessità di andare presso il punto vendita per l’attivazione.

La mossa è stata subito bocciata dalle telco, che sarebbero state ridotte ancora di più al solo rango di fornitori di rete. E infatti il progetto pare sia stato archiviato proprio per le minacce degli operatori di abbandonare l’iPhone.