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EntARTainment, il caso Montalbano e il rilancio del cineturismo

di Bruno Zambardino, Armando Maria Trotta |

Salvo Montalbano, sbirro-eroe per eccellenza dell’immaginario collettivo, oltre a restituire un’eco di rettitudine ad una regione splendida come la Sicilia, ha innescato quello che si potrebbe definire un piccolo e miracoloso boom economico e che gli addetti ai lavori chiamano cineturismo.

XVII secolo, quasi due millenni dopo averle create, le opere architettoniche, scultoree e più raramente pittoriche (per la scarsità di esemplari) dell’antica Roma, di Pompei e di Ercolano, portarono in Italia mezzo mondo. I nostri “beni artistici” crearono così un indotto economico e culturale che raggiungeva cifre da capogiro; questa prassi consolidata, ovvero quella di percorrere lo stivale per apprezzarne le bellezze e compiere un rito di passaggio dall’adolescenza all’età adulta, veniva chiamato “Grand Tour”.

Nel nuovo millennio, nel millennio in cui i beni artistici sono passati dal marmo alla celluloide, dalla pellicola al DVD, le cose non sono molto cambiate ed il Grand Tour esiste ancora sebbene praticato in forme differenti, sicuramente meno elitarie del passato. Prendiamo un caso emblematico quello di Montalbano.

La rubrica EntARTainment, ovvero libere riflessioni sull’economia dei media e della creatività tra nuovi linguaggi, mercati globali e moderne fruizioni. A cura di Bruno Zambardino Docente di Economia del Cinema e dello Spettacolo alla Sapienza e Direttore Osservatorio Media I-Com, in collaborazione con Armando Maria Trotta, autore cinematografico. Per consultare gli articoli precedenti clicca qui.
Salvo Montalbano, sbirro-eroe per eccellenza dell’immaginario collettivo e nazionalpopolare, oltre a restituire un’eco di rettitudine ad una regione splendida come la Sicilia che troppo spesso viene associata e confusa soltanto con il malaffare, con gli omicidi di mafia e con famiglie opulente e sanguinose capitanate da anacronistici padrini, ha innescato negli ultimi quindici anni di produzione televisiva quello che si potrebbe definire un piccolo e miracoloso boom economico e che gli addetti ai lavori chiamano cineturismo.

La Sicilia, come se non bastassero le sue bellezze, da tre lustri a questa parte può contare anche sul supporto del Commissario che, entrando nelle case di mezzo mondo (letteralmente di mezzo mondo, visto che la fiction made in Italy targata Palomar è stata venduta e viene vista in ben 65 paesi, Cina inclusa!).

E dunque inglesi, giapponesi, americani, adesso hanno un motivo in più per comprare un biglietto aereo, trasvolare la manica o l’Oceano Pacifico, e godersi il sole della trinacria. Il loro motivo in più è quello di gustarsi i luoghi che, attraverso il teleschermo, gli sono diventati tanto familiari quanto magici e suggestivi, anche se in alcuni casi artificiosamente ricostruiti ovvero non esattamente corrispondenti ai luoghi reali.

Il Cineturismo! Proprio come le vecchie copie di statuaria da originali pergameni, proprio come i calidarium e i teatri romani, ancora oggi il genio artistico e visionario di qualcuno richiama nello stivale persone desiderose di bagnarsi nella stessa acqua del proprio divo, di mangiare le stesse pietanze, di godere dello stesso panorama. Insomma, un settore artistico che porta al traino tutti gli altri con sé e aiuta la nostra economia. Non è agevole quantificare le ricadute economiche ma gli oltre 200 mila arrivi tra italiani e (molti) stranieri in Provincia di Ragusa (tra 700 e 800 mila nell’ultimo decennio) valgono secondo l’Osservatorio turistico delle isole europee con sede a Palermo, circa 30 milioni di euro di spesa turistica, dagli alberghi ai ristoranti ai trasporti.

A tali risorse vanno aggiunte quelle generate dalla promozione di lungo termine. Dati che hanno aperto gli occhi anche ad altre Province come quella di Siracusa pronta a candidarsi come location alternativa o complementare, accendendo una competizione tra territori come già accaduto in Umbria per Don Matteo che ha scatenato in questi anni una disputa dai toni molto accasi tra Gubbio e Spoleto.

Secondo i dati dell’Ufficio statistica della Provincia di Ragusa in quindici anni gli arrivi sono cresciuti del 30% con un forte incremento di presenze straniere visto che nel 2013 hanno sfiorato quelle degli italiani: quasi 328 mila contro 365 mila.

Sta ora all’intelligenza della pubblica amministrazione locale cogliere le opportunità legate alla presenza sul territorio di questa produzione che – visti i dati record di share anche in replica sulla Rai – ha ancora tanto da raccontare agli Italiani grazie alla prolifica penna di Camilleri. Cinque Comuni in particolare (Ragusa, Scicli, Modica, Noto e Porto Empedocle) sembrano averlo capito ed hanno siglato con la Palomar un accordo per dar vita ad un vero e proprio “distretto Montalbano” di cui Noto dovrebbe essere capofila. Nel progetto c’è anche la nascita di un museo dedicato al personaggio interpretato da Luca Zingaretti.

Ma cosa fare per incentivare le produzioni cinematografiche in Italia (non solo italiane) ora che sappiamo che sfruttare le nostre location paga ben due volte?

La Direzione Generale per il Cinema del MiBACT, in collaborazione con Italian Film Commissions e con il supporto tecnico della Fondazione Ente dello Spettacolo, ha messo a punto un portale che serve a far orientare bene le società di produzione di tutto il mondo e permettergli di scegliere la location più opportuna per la loro prossima opera, partendo dalla certezza che in Italia, per nostra fortuna, non ci manca davvero nulla.

Questo portale, per chiarire maggiormente il suo scopo e la sua funzione, prende il nome di Bussola del Cinema ed è stato lanciato ufficialmente qualche giorno fa, attirando molto interesse da parte degli addetti ai lavori mettendo a sistema il variegato sistema di sostegno pubblico nazionale e regionale a sostegno del cinema e dell’audiovisivo”.

Con la bussola si possono scandagliare i panorami offerti dalle varie regioni, e per ognuno di essi, la film commission competente è pronta a rispondere alle necessità creative delle troupe, siano esse italiane o straniere.

Il sito, inoltre, indicizza anche i bandi ai quali è possibile concorrere per ottenere fondi, incentivi fiscali, detrazioni economiche e molte altre agevolazioni.

Tuttavia, a parlare di indotto economico, dei ricavi del turismo, del vil denaro, si corre il rischio di sminuire le due cose più importanti: la prima è l’arte, la settima e l’ottava, per la precisione, e poi il nostro paese. Per questo motivo, scegliamo di chiudere con le parole della pluripremiata scrittrice americana Elizabeth Spencer ed ancora, visto che il cinema e la televisione non sono altro che l’incarnazione dei nostri sogni, ameremmo ricordarvi che non si è mai troppo svegli per non riuscire più a sognare e che «Chiunque ha un sogno dovrebbe andare in Italia. Non importa se si pensa che il sogno è morto e sepolto, in Italia, si alzerà e camminerà di nuovo».

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