Rapporto GSE

Energia elettrica “green”, in Italia il 20% arriva dal fotovoltaico e cresce l’autoconsumo

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Rispetto al 2017, il numero d'impianti entrati in esercizio nel 2018 è aumentato del 9,8% (oltre 4.000 impianti in più rispetto ai circa 44.000 entrati in esercizio nel 2017) e, parallelamente, la potenza installata è cresciuta del 6,2%.

Le fonti energetiche rinnovabili sono una delle principali strade sui cui investire per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità del nostro Paese, come previsto dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e come ribadito più volte anche dall’Unione europea.
Il sole è una delle risorse energetiche pulite più importanti che abbiamo gratuitamente a disposizione ed in grande quantità ovviamente. Certo, la generazione di energia elettrica dai raggi solari tramite pannelli fotovoltaici non ha ancora raggiunto la sua massima efficienza e ancora molti sono i passi in avanti da fare per rendere questa tecnologia più vantaggiosa, sotto diversi punti di vista (in termini di impatto ambientale, capacità, potenza, rendimento, costo e vantaggi economici).

In tal senso, la buona notizia per l’Italia arriva dai dati del nuovo “Rapporto Statistico Solare Fotovoltaico 2018”, pubblicato dal Gestore dei servizi energetici (Gse), scaricabile dal sito stesso del Gestore, dai quali emerge che, a fine 2018, “risultano complessivamente installati 822.301 impianti fotovoltaici per una potenza totale di 20.108 MW e una produzione di 22.654 GWh, che rappresenta circa il 7% del Consumo Interno Lordo di energia elettrica”.
Su un totale di quasi 115.000 GWh prodotti dalle fonti rinnovabili in Italia – è precisato nel documento – il fotovoltaico copre circa il 20%. Il 58% degli impianti installati ha potenza tra 3 e 20 kW, il 34% tra 1 e 3 kW e il 7% tra 20 e 200 kW. Gli impianti fino a 200 kW rappresentano il 99% del parco installato e il 42% della potenza totale”.

Nel corso del 2018, in Italia, sono entrati in esercizio oltre 48.000 impianti fotovoltaici per una potenza complessiva di circa 440 MW.
Rispetto a quanto accaduto nel 2017, il numero d’impianti entrati in esercizio nel 2018 è aumentato del 9,8% (oltre 4.000 impianti in più rispetto ai circa 44.000 entrati in esercizio nel 2017) e, parallelamente, la potenza installata è cresciuta del 6,2%.

Buone notizie, anche in chiave di promozione e diffusione della mobilità elettrica, soprattutto delle infrastrutture e dei servizi di ricarica.
A livello geografico, è la Lombardia, con 125.250 impianti, ad avere il maggior numero di installazioni a livello regionale nazionale, seguita dal Veneto con 114.264 e l’Emilia Romagna con 85.156.
In termini di potenza e di produzione, è evidenziato dal Gestore, è la Puglia a detenere il primato nazionale con 2.652 MW di potenza installata e 3.438 GWh di energia elettrica prodotta, mentre la maggiore concentrazione di impianti si rileva al Nord (55% circa del totale italiano).
Nel Sud è installato il 28%, nel Centro il restante 17%.
Bene anche l’autoconsumo: nel 2018 è stata rilevata una produzione di 5.137 GWh, pari al 22,7% della produzione complessiva degli impianti fotovoltaici.

Come anticipato sopra, in termini di produzione ed efficienza, un impianto fotovoltaico è fortemente dipendente dalle condizioni climatiche e anche orografiche. “La collocazione geografica e le caratteristiche degli impianti incidono profondamente sulla loro producibilità, è spiegato nel testo, con situazioni che variano dalle circa 1.300 ore medie degli impianti a terra in Sud Italia alle 1.050 ore medie degli impianti su edificio del Nord Italia.
In termini di produzione, ad esempio, il Rapporto rivela che “i 22,7 TWh generati nel 2018 fanno registrare un calo di oltre 1,7 TWh rispetto al 2017, che si era peraltro contraddistinto per un notevole incremento (+2,4 TWh) rispetto al 2016”.
Tali oscillazioni sono principalmente imputabili alla variazione dell’irraggiamento solare. Nel 2018 il parco impianti nazionale ha lavorato in media 1.141 ore, in diminuzione dell’8,8% rispetto alle ore del 2017.