la crisi

Elon Musk sta smantellando Twitter

di |

In meno di due mesi Elon Musk sta smantellando a poco a poco il social network. Ieri è stata la volta del comitato per la sicurezza di Twitter, creato nel 2016 per affrontare lo sfruttamento minorile, i discorsi di odio, il suicidio e altri problemi sulla piattaforma.

Meno di un’ora prima dell’attesa riunione del Trust and Safety Council che via Zoom avrebbe dovuto discutere degli ultimi sviluppi, Elon Musk ha sciolto il Comitato per la sicurezza su Twitter, creato nel 2016 per affrontare lo sfruttamento minorile, i discorsi di odio, il suicidio e altri problemi sulla piattaforma.

Ad annunciarlo è stato il Washington Post, aggiungendo che si tratta “dell’ultimo segnale che Elon Musk sta distruggendo anni di lavoro e istituzioni create per rendere il social network più sicuro e civile”.

I membri del comitato, precisa il quotidiano americano, hanno ricevuto una e-mail, il cui oggetto era “Grazie”, che li informava che il comitato non era più “la struttura migliore” per portare “approfondimenti esterni nel nostro lavoro di sviluppo di prodotti e politiche”. L’e-mail è arrivata meno di un’ora prima di un incontro su Zoom dei membri del comitato con i dirigenti di Twitter per discutere i recenti sviluppi.

“Per anni decine di difensori dei diritti civili, accademici e sostenitori di tutto il mondo si sono offerti volontari per aiutare a migliorare la sicurezza sulla piattaforma”, sottolinea ancora l’articolo. Nella mail, firmata Twitter, si legge: “Siamo grati per il vostro impegno, per la vostra consulenza e la collaborazione negli ultimi anni e vi auguriamo ogni successo per il futuro”.

“In meno di due mesi – osserva infine il quotidiano Usa – Musk ha cancellato anni di investimenti in fiducia e sicurezza su Twitter, licenziando elementi chiave della forza lavoro e ripristinando account che in precedenza erano stati sospesi”.

Il ruolo del Comitato all’interno di Twitter

Twitter ha formato per la prima volta il Trust and Safety Council nel 2016, poiché i social network venivano sottoposti a un maggiore controllo per il loro ruolo nell’amplificare l’odio, il terrorismo, lo sfruttamento dei minori e altri contenuti problematici online. Il consiglio ha convocato un’ampia gamma di gruppi della società civile, gruppi di riflessione e persino alcuni dei più grandi critici della Silicon Valley. I dirigenti di Twitter informavano regolarmente il consiglio sui nuovi prodotti in fase di sviluppo e sulle politiche.

Il Comitato per la protezione dei giornalisti, un’organizzazione senza scopo di lucro che promuove la libertà di stampa in tutto il mondo, ha denunciato lo scioglimento del consiglio. “La sicurezza online può significare sopravvivenza offline”, ha dichiarato in una nota il presidente del gruppo, Jodie Ginsburg. Musk sui giornalisti e i media.

“Non capisco la logica di farlo quando molte di queste relazioni sono state duramente sviluppate”, ha detto un altro membro, che ha parlato a condizione di anonimato per discutere lo scioglimento del consiglio.

Da ieri le spunte blu a pagamento

Da ieri inoltre si è aperto un nuovo capitolo per il social media: 8 dollari al mese per gli utenti che vogliono la spunta blu ed utilizzano Android, 11 dollari per chi utilizza iOS, il sistema operativo dei dispositivi Apple come iPhone e iPad.

Gli abbonati, spiega Twitter, potranno cambiare nome utente, nome visualizzato o foto del profilo, ma in tal caso perderanno temporaneamente il segno di spunta blu fino a quando il loro account non verrà verificato di nuovo.

Secondo le indiscrezioni dei giorni scorsi, le spunte degli account premium verificati diventeranno poi di diversi colori: dorate per le società commerciali e grigie per istituzioni e organizzazioni governative. Il nuovo servizio permetterà inoltre agli abbonati di caricare video più pesanti, vedere valorizzati i propri post.

Nessuna spiegazione sul motivo per cui gli utenti di Apple dovranno sborsare 11 dollari mentre gli altri continueranno a pagarne otto. Secondo i media americani si tratterebbe di una mossa per contenere i costi addebitati a Twitter dall’App Store di Apple.

La polemica sulle camere da letto negli uffici di San Francisco

Da quando ha acquisito la piattaforma per 44 miliardi di dollari Musk, che da qualche giorno ha perso “la corona” di uomo più ricco al mondo, Musk sta cercando tutti i modi possibili di rastrellare soldi da tutte le parti attraverso una politica di pesanti tagli al personale.

A chi è rimasto a spiegato chiaro e tondo che bisogna lavorare di più ottemperando all’ordine del nuovo proprietario lavorare a cottimo, è costretto a lavorare interminabili giornate con turni di 12 ore, sette giorni su sette.

Per questo il miliardario ha trasformato gli uffici in camere da letto, cosa che non è passata inosservata alle autorità di San Francisco.

Twitter è sotto inchiesta da parte delle autorità municipali dopo aver ricevuto lamentele su questa riconversione urbana delle sue “caserme“, che ha provocato le ire di Musk, per il quale regolamenti e regolamenti sono carta senza valore, o fingono di esserlo.

Musk ha anche notificato ai suoi dipendenti via e-mail che il suo nuovo Twitter 2.0 non sarebbe stato possibile senza un lavoro “estremamente duro” con orari lunghi e ad alta intensità. Nella stessa comunicazione, infatti, ha avvertito che chi non fosse disposto a fare questo sforzo in più sarebbe stato immediatamente licenziato.