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#elex. La marca da bollo diventa elettronica: ecco come funziona

di di Giorgio Romeo, Studio Legale E-Lex Belisario Scorza Riccio & Partners |

La nuova procedura di assolvimento dell’imposta sui documenti informatici si chiama @e.bollo e consentirà ai contribuenti di pagare in digitale l’imposta di bollo dovuta alle Amministrazioni.

Con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, d’intesa con il Capo Dipartimento della Funzione Pubblica, del 19 settembre 2014, emanato ai sensi dell’art. 1, comma 596, della Legge 27 dicembre 2013, n. 147, sono state fissate le modalità di pagamento in via telematica dell’imposta di bollo.

La nuova procedura di assolvimento dell’imposta sui documenti informatici è stata denominata “@e.bollo” e consentirà ai contribuenti il pagamento dell’imposta di bollo dovuta alle Amministrazioni per le istanze trasmesse telematicamente.

#elex è una rubrica a cura dello Studio Legale E-Lex – Belisario, Scorza, Riccio & Partners, si occupa di leggi, norme e aspetti legali che riguardano il mondo del digitale con particolare attenzione al tema della privacy e dei diritti degli utenti.
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Il procedimento prevede l’acquisizione della marca da bollo digitale che associa l’Identificativo Univoco Bollo Digitale (IUBD) all’impronta del documento da assoggettare ad imposta.

Il servizio è garantito per mezzo di Intermediari – senza oneri per contribuenti ed Amministrazioni – che si avvalgono della piattaforma del nodo dei pagamenti prevista dagli articoli 5 e 81 del Codice dell’Amministrazione Digitale.

Possono accreditarsi quali Intermediari esclusivamente i prestatori di servizi di pagamento cui all’art. 114-sexies del T.U. in materia bancaria e creditizia, previa convenzione con l’Agenzia delle Entrate. Dopo aver stipulato la convenzione, tali soggetti riceveranno dall’Agenzia delle Entrate gli Identificativi Univoci di Bollo Digitale (IUBD) da utilizzare per la formazione delle marche da bollo digitali.

La marca da bollo digitale è firmata con la firma elettronica avanzata degli Intermediari, che prevede l’utilizzo di un dispositivo sicuro per la generazione della firma sulla base di un certificato emesso da una Certification Authority appositamente dedicata per li servizio @e.bollo. Ciò al fine di garantire la massima sicurezza in ordine alla autenticità e provenienza della Marca da bollo digitale all’atto dei controlli effettuati dalla PA.

La marca da bollo diviene, dunque, un documento informatico sottoscritto con firma elettronica avanzata dell’Intermediario convenzionato, che contiene l’Identificativo Univoco di Bollo Digitale associato all’impronta del documento. La marca da bollo digitale è, pertanto, utilizzabile solo se unita al documento originale cui si riferisce.

 

Procedura di assolvimento dell’imposta

 

Le modalità di pagamento dell’imposta variano a seconde che i documenti siano inoltrati attraverso i servizi interattivi messi a disposizione sul sito internet dell’Amministrazione destinataria, ovvero con l’uso dei canali telematici (PEC, upload, ecc.).

Nel primo caso, il pagamento della marca da bollo digitale è effettuato secondo i seguenti passaggi:

  • il contribuente accede al portale dell’Amministrazione;
  • l’Amministrazione evidenzia all’interno della pagina la necessità del pagamento dell’imposta di bollo;
  • il contribuente viene indirizzato, attraverso la piattaforma del nodo dei pagamenti, al sito dell’Intermediario dove sono già disponibili l’impronta del documento ed il valore del relativo bollo da acquistare;
  • l’Intermediario consente il pagamento del bollo e rinvia il cittadino sul sito dell’Amministrazione per completare le operazioni relative alla presentazione dell’istanza;
  • l’Amministrazione verifica la validità della marca da bollo digitale e, in caso di esito positivo, fa concludere l’operazione.

Nel secondo caso, il servizio viene richiesto direttamente dal contribuente all’Intermediario, che mette a disposizione del contribuente un plug-in da installare sulla propria postazione di lavoro al fine di generare l’impronta del documento. I passaggi dell’operazione sono i seguenti:

  • il contribuente dispone già del documento da presentare bollato ad una Amministrazione via PEC;
  • il contribuente si collega al sito di uno degli Intermediari convenzionati e scarica e installa il plug-in di cui sopra;
  • per mezzo del plug-in il contribuente ottiene un’impronta del documento;
  • sempre attraverso il plug-in il contribuente attiva l’apertura sul web del sito internet dell’Intermediario al quale invia l’impronta del documento unitamente al valore del bollo da acquistare;
  • l’Intermediario avvisa l’utente circa l’importo dovuto e permette di concludere il pagamento;
  • l’Intermediario crea la marca da bollo digitale (associando uno IUBD) e la rende disponibile per il download al contribuente;
  • il contribuente scarica la marca da bollo digitale e la invia per via telematica (PEC, upload, ecc.) all’Amministrazione unitamente al documento utilizzato per ricavare l’impronta.

Nel caso in cui il contribuente debba pagare il bollo su un atto o provvedimento prodotto dalla P.A., sarà sufficiente replicare gli schemi logici appena descritti.

Controllo del pagamento dell’imposta

 

Le amministrazioni sono responsabili della verifica del corretto assolvimento  dell’imposta di bollo. A tale scopo, gli Enti sono tenuti a collegare al proprio sistema di protocollo informatico un software di verifica che sarà reso disponibile dall’Agenzia per l’Italia Digitale.

Attraverso tale software, le Amministrazioni – dopo aver ricevuto l’istanza – sono tenute a verificare la presenza e la correttezza del documento e della marca da bollo digitale, accertando in particolare:

  • che la marca da bollo digitale sia correttamente sottoscritta dall’Intermediario con la propria firma elettronica avanzata;
  • che l’impronta contenuta nella marca da bollo digitale sia riferita al documento ad esso correlato.

Nel caso in cui il controllo dia esito negativo, l’Amministrazione è tenuta a comunicarlo per via telematica al contribuente al fine di consentirgli la rimozione di eventuali errori materiali commessi in sede di trasmissione dei documenti.

È, infine, onere delle Amministrazioni trasmettere all’Agenzia per l’Italia Digitale l’elenco degli IUBD riportati nelle marche da bollo digitali ricevute.

Entrata in vigore

Il provvedimento 19 settembre 2014 prevede l’emanazione di disposizioni attuative al fine di dare piena efficacia al pagamento del bollo digitale. È, infatti, disposta la messa a disposizione da parte dell’Agenzia delle Entrate e di AgID di linee guida concernenti le modalità di convenzionamento e l’attuazione di tutte le misure del provvedimento.

L’Agenzia delle Entrate, inoltre, dovrà provvedere a pubblicare ed aggiornare sul proprio sito l’elenco degli intermediari convenzionati, unitamente ad una guida operativa per i contribuenti.

Infine, gli Intermediari, le Amministrazioni e l’Agenzia delle Entrate dovranno comunicare tempestivamente sul sito la possibilità e le modalità di utilizzo del servizio @e.bollo.