Articolo a cura di Giancarlo De Leo, Consigliere e referente del gruppo di lavoro Sanità del CDTI di Roma
Il progetto nasce dalla volontà dell’ASL di Brindisi di realizzare una sperimentazione Gestionale di Assistenza Domiciliare Integrata con la costituzione di un Partenariato Pubblico Privato PPP) tra l’ASL ed un soggetto privato. A tal fine è stato individuato il modello organizzativo e gestionale dell’associazione in partecipazione, di cui l’art. 2549 e ss. del Codice Civile ed in ottemperanza alle Linee Guida Regionali per le cure Domiciliari Integrate del G.R. n.630 del 30-03-2015. Il RTI aggiudicatario della gara di appalto è composto da 3 cooperative, con il ruolo di operatori sanitari, e, per perseguire gli obiettivi di digitalizzazione del servizio, dalla società THCS, partner tecnologico e fornitore del modello innovativo di e-Health.
Il progetto prevede un Comitato Tecnico Scientifico Gestionale (CTSG) in cui sono presenti le direzioni dell’Associante e dell’Associato. Al CTSG è delegata la funzione di monitorare lo stato di avanzamento e proporre innovazione continua ed incrementale tramite la stesura dello stato dell’arte (As-Is) ed il modello To- Be in cui viene definito il cronoprogramma di attuazione delle innovazioni di processo e tecnologiche, anche tramite il continuo confronto e coinvolgimento degli stakeholder, atto a definire le priorità d’azione e le esigenze di innovazione.
Il progetto di sperimentazione si propone di condurre a risultati misurabili sia dal punto di vista dell’efficienza sia da quello dell’efficacia dell’azione a seguito dell’implementazione del nuovo modello organizzativo e gestionale fortemente informatizzato. L’attivazione di una collaborazione in Partecipazione Pubblico- Privata vuole migliorare il servizio a parità di costi e beneficiare di tutti i vantaggi derivanti da una concreta riorganizzazione del servizio ADI in maniera efficiente, e quindi attraverso una riallocazione razionale di costi ed oneri, ed in modo efficace, mirando ad un’elevata offerta e ottenendo un elevato standard di qualità percepita del servizio nella popolazione residente nell’intera provincia di Brindisi.
E’ infatti all’efficienza ed all’efficacia dell’azione, in sintesi quindi alla piena economicità della stessa, che risulta finalizzata la sperimentazione gestionale: lontana da logiche di mera attività di impresa, ma idonea alla riorganizzazione ed al potenziamento dell’offerta di servizi sanitari sul territorio, anche grazie alla digitalizzazione del servizio.
Tutto l’operato è guidato da una piattaforma informatica adattata su misura per il servizio: ADIGest, realizzato dalla società THCS srl. Il software ADIGest è realizzato per essere utilizzato da operatori delle PUA (Porta Unica d’Accesso); Coordinatori addetti a definire protocolli di cura, assegnare i professionisti e calendarizzare gli accessi a domicilio; Operatori domiciliari; Operatori designati alla gestione del magazzino farmaci e materiali di consumo; Amministrativi per la gestione contabile e finanziaria delle attività; -Referenti incaricati per il monitoraggio del servizio e comunicazione di flussi ministeriali; MMG/PLS, pazienti/caregiver e personale sanitario per la consultazione, l’inserimento e la refertazione di dati e tracciati; Direzione ASL per visualizzare dati, informazioni, indicatori e statistiche.
L’innovazione apportata è stata innanzitutto organizzativa e di processo, quindi tecnologica per il perseguimento degli obiettivi di Digitalizzazione in Sanità e seguendo un modello User Driven.
Nello sviluppo delle soluzioni si adotta costantemente un modello di open innovation per la raccolta di idee, che vengono condivise sui tavoli decisionali prima della loro implementazione. In fase di sviluppo sono costantemente coinvolti stakeholder ed utilizzatori pilota per l’adeguamento della tecnologia alle esigenze. Quindi tutti gli operatori sono coinvolti nella formazione continua mensile (anche accreditata ECM per i sanitari) su tematiche di digitalizzazione, privacy e gestione del cambiamento oltre che sanitarie.
In fase di avvio, la principale criticità riscontrata è stata la mancanza di cultura all’innovazione da parte degli erogatori del servizio sanitario che hanno mostrato una notevole iniziale inerzia al cambiamento di paradigmi e revisione dei processi. Tuttavia oggi il personale ADI della provincia Brindisi (circa 200 dipendenti di cui 190 sanitari), gli operatori dei distretti sanitari della provincia di Brindisi, la direzione ASL e diversi medici utilizzano quotidianamente il software che permette l’acquisizione di migliaia di PAI e la trasmissione di circa 900 accessi giornalieri al sistema regionale Edotto.
A oggi i risultati ottenuti hanno permesso di fare notevoli passi avanti nell’ottimizzazione dei processi: In termini di governo, monitoraggio e controllo: PAI, terapia in atto, accessi domiciliari, Cartella Domiciliare Integrata, KPI, presenza dell’operatore a domicilio dell’assistito, relativa geolocalizzazione, prestazioni svolte ed avanzamento rispetto al Piano di Assistenza Individuale e fatture consultabili in tempo reale dagli Operatori domiciliari, dalla Centrale Operativa, dal CRES (Coordinatore Responsabile del Servizio), dai distretti e dalla Direzione ASL per il monitoraggio delle attività sanitarie svolte, della spesa e dei risultati perseguibili e raggiunti.
L’adozione del nuovo sistema informatizzato in continua evoluzione per la gestione del servizio ha permesso di ottenere:
- L’ottimizzazione dei processi di erogazione a garanzia dell’efficienza ed efficacia del servizio garantito, grazie all’integrazione tra uffici ed aree che comunicano in maniera più efficiente e rapida rispetto a prima e con un processo standardizzato e monitorato grazie all’informatizzazione delle attività e del flusso di erogazione;
- Il monitoraggio oggettivo e qualitativo del servizio garantito dalla localizzazione degli operatori durante l’erogazione del servizio e l’adozione di test e scale informatizzate atte a verificare l’effettivo raggiungimento degli obiettivi di salute e di servizio prefissati;
- L’introduzione di un unico strumento di comunicazione, real time, tra le diverse aree con la definizione chiara e precisa di compiti, funzioni e valutazione dei risultati.
In definitiva l’ottimizzazione del processo consente il continuo aumento degli assistiti in carico. A titolo esemplificativo si riporta l’aumento di alcuni indici calcolati tramite ADIGest dal confronto tra dicembre 2016, mese di avvio, e dicembre 2018:
- + 832 i casi seguiti mensili (da 1024 a 1856);
- +6.609 gli accessi eseguiti mensili (da 20.426 a 27.035)
- +4.976 ore e 39 minuti di assistenza a domicilio: (da 17.571 h 8 m a 22.547 h 47 m).
Attualmente, in linea con il Progetto di Sperimentazione che prevede la revisione Sistematica dei Processi, precisando che la collaborazione con un privato è stata scelta dall’ASL per effettuare i necessari investimenti per il personale che per eventuali mezzi strumentali e per applicare forme organizzative e gestionali innovative, sono attualmente pianificate le seguenti evoluzioni e migliorie:
- Ottimizzazione del Protocollo Operativo per le utenze più gravi (III livello LEA e palliativo) nel rispetto dei PDTA e relativa informatizzazione del protocollo adottato;
- Ulteriori sistemi di Telerefertazione e Telemonitoraggio e relativa integrazione con la Cartella Clinica Domiciliare;
- Percorsi formativi e di empowerment dei cittadini e dei caregiver;
- Teleconsulto in holopresenza tra il caregiver e l’operatore sanitario remoto;
- Implementazione di un Assistente Virtuale (Avatar) con cui conversare in linguaggio naturale (NLP).
La qualità del sistema è sovente riportata in articoli di giornale, inoltre il Sistema ADIGest, presentato al contest lanciato da FPA e Allea con il supporto incondizionato di Teva Italia durante il Forum dell’innovazione per la Salute del 2017 ha ricevuto due premi: il Premio InnovaS@lute2017 “Innovatore 2017” e il Riconoscimento speciale TEVA nell’ambito “Infrastruttura di comunicazione e collaborazione tra strutture, professionisti e amministrazioni”.
Tra i principali punti di forza della case history presentata vi è l’applicazione di tecnologie su un ampio numero di utenti. ADIGest rappresenta un unico strumento che permette di assolvere a tutti i compiti ricoperti dai vari stakeholder. Inoltre la piattaforma di comunicazione con dispositivi di telemedicina e telemonitoraggio di ADIGest è progettata utilizzando protocolli di comunicazione standard che la rendono svincolata da fornitori e partner specifici. Un’altra caratteristica importante è la completezza modulabile del sistema, realizzato in moduli che possono essere utilizzati anche singolarmente poiché ogni modulo software permette l’interfacciamento e l’integrazione con sistemi terzi.
L’esperienza è replicabile in qualsiasi realtà che eroghi servizi di Assistenza Domiciliare che può replicare il modello organizzativo, gestionale e tecnologico adottato nel servizio reso nella provincia di Brindisi.
Giancarlo De Leo, Consigliere e referente del gruppo di lavoro Sanità del CDTI di Roma, è un consulente d’azienda che si occupa di sviluppo del business nell’editoria medico-scientifica, nella sanità digitale e nella formazione ICT dei professionisti della Sanità