Rapporto ENEA

Efficienza energetica, in quattro anni creati 400 mila posti di lavoro grazie a riqualificazione del patrimonio edilizio

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La riqualificazione energetica e il recupero edilizio hanno riguardato il 55% delle famiglie italiane in dieci anni, per 14 milioni di interventi e una spesa complessiva di 237 miliardi. Tra 2013 e 2016 creati 270 mila posti di lavoro diretti ogni anno, arrivati a oltre 400mila considerando anche l’indotto.

In 10 anni (2007-2016), col meccanismo degli ecobonus, sono stati effettuati circa 3 milioni di interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti, per circa 32 miliardi di euro di investimenti totali.

Grazie agli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica (detrazione fiscale del 65%) e per il recupero edilizio (detrazione fiscale attualmente del 50%, ma con aliquote diverse dalla prima introduzione nel 1998), sono stati realizzati oltre 14,2 milioni di interventi, che hanno riguardato il 55% delle famiglie italiane in poco meno di 20 anni.

Gli investimenti corrispondenti ammontano a 237 miliardi di euro, di cui 205 miliardi hanno riguardato il recupero edilizio e circa 32 miliardi la riqualificazione energetica.

Sono questi i numeri del 6° Rapporto Annuale sull’Efficienza Energetica dell’ENEA, presentato oggi a Roma: “Questi numeri – ha evidenziato il Presidente Federico Testadicono che stiamo facendo bene e, soprattutto, che l’efficacia degli strumenti messi in campo ha permesso di attenuare gli effetti della crisi economica. Ciò fa ben sperare nel raggiungimento dei nuovi obiettivi particolarmente impegnativi e sfidanti prospettati al 2030 dal Clean Energy Package dell’Unione Europea”.

L’unica strada percorribile per raggiungere risultati importanti nell’efficienza energetica – ha precisato– è una collaborazione costante fra il mondo della ricerca, l’innovazione tecnologica e le politiche pubbliche che promuovano anche gli investimenti privati”.

Inoltre, si legge nel documento, sono già stati raggiunti gli obiettivi di efficienza previsti dal Piano nazionale PAEE 2011 per il periodo 2005-2016 e gli obiettivi 2011-2020, indicati nel PAEE 2014, sono stati raggiunti al 40%, con punte dell’84% nel settore residenziale, mentre trasporti e terziario (nel quale rientra la PA) sono più lontani.

Durante la presentazione del Rapporto ENEA sono stati anche illustrati i dati sulle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, fotografia aggiornata degli investimenti per settore stimolati dagli ecobonus: nel periodo 2014-2016, la quota principale pari a 4,36 miliardi di euro ha riguardato la sostituzione di 1,9 milioni di serramenti, mentre 1,7 miliardi di euro sono stati destinati ad oltre 52mila interventi sulle pareti orizzontali ed inclinate.

Riguardo la stima dell’impatto occupazionale, nell’ultimo quadriennio 2013-2016, gli investimenti incentivati (sia per la riqualificazione energetica che per il recupero edilizio) hanno generato complessivamente circa 270mila posti di lavoro diretti ogni anno, che arrivano a oltre 400mila considerando anche l’indotto.

I risparmi nel triennio sono stati di circa 3.300 GWh/anno, poco più di 0,28 Mtep/anno. Nel 2016 in particolare, i risparmi hanno superato i 1.100 GWh/anno, soprattutto per la sostituzione di serramenti (oltre il 41%) e la coibentazione di solai e pareti (oltre il 26%), tipologie di interventi che, insieme alla riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento dell’intero edificio, hanno il miglior rapporto costo/efficacia.