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Editoria, crescono del 66,6% i titoli eBook nel 2015

eBook

In Italia si continua a leggere poco, ma fortunatamente a salvare il mercato sono i libri per bambini e ragazzi che rappresentano il 22% sul venduto. Bene anche gli eBook.

Questi primi mesi del 2015 confermano la crisi con circa 1 milione di copie vendute in meno e una contrazione del fatturato pari a 8,4 milioni di euro.

Sono i dati che mergono dall’Indagine Nielsen per l’Associazione Italiana Editori (AIE) presentata oggi al Salone internazionale del libro di Torino nell’ambito del convegno ‘Il paesaggio dopo la tempesta. Sette parole per raccontare il 2015’.

Il dato più confortante è che sono ancora una volta i libri per bambini a trainare il mercato di settore.

Da gennaio al 18 aprile, il mercato, relativamente ai soli canali trade (librerie, librerie online, grande distribuzione, escluso Amazon) ha fatto segnare un -2,6% a valore (fatturato) e un -4% a volume (copie), dimezzando i valori negativi dello stesso periodo del 2014. Questo significa in valori assoluti che si sono vendute in questa prima parte dell’anno 1.039.000 di copie in meno per un minor fatturato di 8,4 milioni di euro.

Per quanto riguarda i generi, in questa prima parte del 2015: cresce ulteriormente il peso dell’editoria per ragazzi, che vede un incremento importante, pari al 6,4% a volume. Oggi oltre 2 copie delle 10 vendute complessivamente nei canali trade (il 22% del totale, per la precisione) sono di libri per bambini e ragazzi; si riduce del -4,1% il peso della non fiction generale (la saggistica), del -5,6% per la non fiction pratica (lifestyle) e di un –5,4% la non fiction specialistica (manualistica pratica). Sostanzialmente stabile la fiction (-1,1%) grazie al ruolo delle librerie indipendenti, che ne attenuano il segno meno.

L’online è in calo invece per la non fiction pratica (guide, libri di cucina, lifestyle).

E’ segno più per le librerie indipendenti in questi primi mesi del 2015, che registrano una crescita del +2,3% a volume e dell’1,9% a valore. Cresce ulteriormente l’online, diminuiscono le librerie di catena (-3,9% a copie e – 3,7% a valore) e crolla la Grande distribuzione (-14,8% a volume e -12,2% a valore). L’online registra un segno + (al netto di Amazon).

 

Crescono del 66,6% i titoli digitali

Nel primo trimestre 2015 sono diminuiti i titoli dei libri di carta (-3,4% rispetto allo stesso periodo del 2014), aumentano invece del 66,6% quelli digitali (Tabella).

Per Marco Polillo, presidente di AIE, “i segnali cominciano ad essere incoraggianti per il settore del libro. E’ vero, facciamo i conti ancora con un segno meno. Il paesaggio dopo la tempesta però non è più lo stesso: sono cambiati i comportamenti dei clienti e dei nostri lettori ed è su questi elementi di innovazione che gli editori dovranno confrontarsi nei prossimi mesi ed anni”.

Il presidente di AIE ha aggiunto: “Se poi consideriamo oltre al mercato dei libri di carta anche il segmento eBook e le performance di Amazon – perché, tocca ribadirlo, Amazon non fornisce i suoi dati – non escludiamo che quel segno meno sui libri di carta si traduca per tutto il mercato del libro in un segno più”.

“Se così fosse – ha concluso Polillo – sarebbe una vittoria di tutti, così come è una vittoria per tutti il fatto che uno dei nostri pilastri più importanti, quello delle librerie indipendenti, sia oggi in crescita, tanto da contribuire a invertire la tendenza”.

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