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Edilizia sostenibile, makers italiani al lavoro per la case ‘all green’

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Case stampate in 3D, cementi green impastati con semi, ‘radici’ al posto delle armature interne alle strutture portanti, così l’edilizia sostenibile da vita a nuovi smart buildings nelle nostre città, a costi bassissimi e a impatto ambientale quasi zero.

Cresce la ricerca e l’innovazione nel settore dell’edilizia alternativa o smart buildings, grazie alle stampanti 3D e le nuove soluzioni green applicate ai cementi. Dopo le ultime novità tecnologiche relative alla prima stampante 3D per abitazioni, sviluppata e realizzata dal progetto italiano WASP, arriva la notizia di una nuova concezione di casa sostenibile che parta direttamente dai materiali di base: il cemento green.

La stampa 3D è una tecnologia che offre innumerevoli vantaggi. Utilizzarla con materiali vecchi e inquinanti come il cemento rischia però di condurre a una degenerazione esponenziale: decine di case in un giorno possono essere costruite e il potenziale della stampa potrebbe essere impiegato con fini speculativi. Occorre prestare molta attenzione al tipo di ricerca che si intende portare avanti”, ha spiegato chiaramente Massimo Moretti, fondatore del progetto WASP.

A partire dal progetto per la casa stampata in 3D utilizzando l’argilla (pensando all’Africa e più in generale a piani di edilizia popolare e di social housing per Paesi emergenti a costi bassissimi), la novità sorprendente, attualmente allo studio, per impedire che l’argilla si ritiri seccandosi, è l’inserimento dei semi di alcune graminacee all’interno dell’impasto da stampare.

In tal modo, i semi delle piante assorbono l’umidità dell’argilla fino a svilupparsi e crescere, così che le loro radici possano costituire una sorta di armatura interna di natura vegetale, forte e completamente naturale.

L’abitazione diverrà un vero e proprio giardino verticale, un habitat a misura d’uomo e sostenibile. Le radici contribuiscono a formare un’armatura che fissa il materiale in maniera permanente e gli consente di seccarsi senza variare eccessivamente le proprie dimensioni.  Il aboratorio WASP, le cui soluzioni sono da oggi in mostra al MADEexpo di Milano (18-21 marzo), si stanno sperimentando alcune  tipologie di piante come la gramigna rossa, una delle infestanti più conosciute al mondo. Ma è chiaro che la tipologia botanica varierà in base al tipo di territorio e di clima, perché la ricerca, nel vero senso della parola, “si fa sul campo”.

Il contributo che la tecnologia del 3D può offrire al settore delle costruzioni in edilizia è sicuramente notevole, a partire da piccoli complementi come fontane e capitelli fino ad arrivare a vere e proprie abitazioni, di cui ridurrebbe tempi di produzione e costi.