Internet dei dati

Economia digitale, il Piemonte punta ad integrare l’internet delle cose con i big data

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Ideare nuovi servizi per l’economia digitale del territorio e offrire alla Pubblica Amministrazione l’opportunità di crescere e sviluppare applicazioni destinate a cittadini e imprese grazie all’internet of data, integrazione avanzata di soluzioni internet of things, open data e big data.

Sostenere centri di ricerca e imprese sul territorio per lo sviluppo di soluzioni innovative dedicate all’efficienza energetica, la mobilità intelligente, la formazione, l’innovazione culturale e sociale, è l’obiettivo della Regione Piemonte che punta al mercato dei servizi di nuova generazione per ammodernare la Pubblica Amministrazione locale e sostenere la nascita dell’economia digitale regionale.

Sulla scia del bando dedicato all’Interne of Data (IoD), lanciato lo scorso anno dalla Regione, sono 23 i progetti oggi in fase di realizzazione e dedicati a energia, trasporti, salute, ambiente, sicurezza, scuole, smart communities. Nei giorni scorsi si è tenuto il workshop dedicato alla “Smart Data Platform”, organizzato da Regione e CSI Piemonte, rivolto proprio ai Capofila dei progetti ammessi a finanziamento del bando IoD, per un totale di oltre 12 milioni di euro, col fine di illustrare funzionalità, road map e potenzialità della nuova versione 1.0 della piattaforma, nonché approfondire le modalità di utilizzo e ascoltare bisogni e necessità delle aziende coinvolte.

Tale piattaforma permette a imprese e enti pubblici di portare avanti progetti di ricerca e sviluppo a partire dall’integrazione dei dati (big data) prodotti dai sistemi connessi ad internet (cose fisiche, persone e applicazioni in rete, secondo il modello di Internet of Things) con quelli basati su logica open data (“Internet of Data”) per la realizzazione di servizi innovativi secondo la metodologia internazionale dei Living Labs.

Questi ultimi, definiti come “ambienti di innovazione aperta, in situazioni di vita reale, con il coinvolgimento attivo degli utenti finali”, permettono di realizzare percorsi di co-creazione di nuovi servizi, prodotti e infrastrutture sociali.

Per la realizzazione dei progetti secondo tale modello collaborativo, i beneficiari potranno avvalersi delle funzionalità rese disponibili dalla piattaforma Smart Data in grado di abilitare modelli di cooperazione aperti, non discriminatori e anticipatori di dinamiche di libero mercato.

In tutto, al momento, sono 9 i progetti IoD dedicati all’ambiente, 5 alla salute, 4 all’energia, 3 alle smart community/smart city e il restante a sicurezza e trasporti. La gran parte dei finanziamenti è andato alle microimprese, le PMI e società pubbliche.

Una piattaforma condivisa per la Pubblica Amministrazione, i cittadini e le imprese, tramite cui disporre di dati sempre aggiornati (internet of everything) per creare nuove applicazioni intelligenti e sostenibili da destinarsi allo sviluppo di un’economia digitale diffusa e aperta.