L'indagine

eCommerce dopato, Antitrust britannica indaga su Amazon e Google per false recensioni

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C’è da verificare se le due Big Tech abbiano o meno violato la legge a tutela dei diritti dei consumatori. “Non si tratta solo di proteggere i cittadini da possibili truffe, ma anche le imprese che rispettano le regole”, ha spiegato il CEO dell’Autorità britannica, l’italiano Andrea Coscelli.

Indagine su Amazon e Google nel Regno Unito

La nostra preoccupazione è che milioni di acquirenti online possano essere fuorviati, leggendo recensioni false e poi spendendo i loro soldi in base a tali raccomandazioni“, ha dichiarato in una nota ufficiale riportata dalla Reuters l’italiano alla guida dell’Antitrust britannica, Andrea Coscelli.

La Competition and Markets Authority (CMA), Autorità per la concorrenza e i mercati del Regno Unito, ha annunciato oggi l’avvio di un’indagine formale su Amazon e Google con l’accusa di non aver fatto abbastanza per eliminare dalle loro piattaforme online le false recensioni che accompagnano la vendita di prodotti e servizi.

Non solo non è giusto che alcune aziende falsifichino recensioni a 5 stelle per dare ai loro prodotti e servizi il massimo risalto in rete, ci sono molte altre aziende rispettose della legge che ci perdono in questo scenario”, ha aggiunto Coscelli.

L’Autorità ha assicurato che suo compito sarà raccogliere ulteriori informazioni per decidere se Amazon e Google abbiano o meno violato la legge a protezione dei consumatori, adottando misure insufficienti per tutelarne i diritti in rete.

Amazon ha successivamente diffuso una nota stampa per spiegare la sua posizione ufficiale riguardo alle decisioni della CMA: “Per continuare a guadagnare la fiducia dei clienti, investiamo in maniera significativa per impedire che nel nostro store appaiano recensioni false o incentivate. Lavoriamo duramente per garantire che le recensioni riflettano accuratamente l’esperienza dei clienti rispetto ai prodotti. Continueremo a collaborare con l’Autorità per la concorrenza e il mercato inglese per le sue indagini e prendiamo atto della sua conferma che non sono state tratte conclusioni contro la nostra azienda. Continueremo incessantemente a proteggere il nostro store e ad agire per fermare le recensioni false indipendentemente dalle dimensioni o dalla posizione di coloro che tentano questo abuso”.

Amazon già nel mirino della dell’Autorità per la concorrenza

Già da una prima indagine di maggio 2020 era emerso che Amazon, ad esempio, non provvedesse a proteggere in maniera efficace i consumatori dal tranello delle false recensioni pubblicate da ignoti per favorire la vendita online di un prodotto o servizio.

La Big Tech in questione ha sostanzialmente fallito nel tentativo di prevenire manipolazioni o alterazioni delle regole di compravendita in rete, a danno dei consumatori certamente, ma anche a scapito delle imprese che invece rispettano le regole.

Nel 2020 la CMA ha intrapreso diversi provvedimenti nei confronti di Facebook, eBay e Instagram per obbligare gli amministratori a rimuovere gruppi e pagine che sponsorizzavano prodotti e servizi tramite false recensioni a 5 stelle.

L’italiano alla guida dell’Antitrust britannica

La CMA, come anticipato, è dal 2017 guidata dall’italiano Andrea Coscelli, Laurea in Economia alla Bocconi di Milano e specializzazione a Stanford, che attualmente ricopre il ruolo di Chief executive officer dell’Autorità britannica.

Prima di questo prestigioso incarico, Coscelli ha lavorato per cinque anni presso il Regolatore inglese delle comunicazioni, l’Ofcom. Due i suoi obiettivi primari per il tempo che rimarrà alla guida della CMA: assicurare alle imprese i diritti procedurali soprattutto in ambito digitale e in tempi rapidi; assicurarsi che i mercati digitali rimangano aperti alle nuove start up, restino innovativi e offrano benefici chiari ai consumatori.