Regolamentazione

DSA, Agcom nominata coordinatore dei servizi digitali

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Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la nomina dell’Agcom quale coordinatore dei nuovi regolamenti europei sul digitale. Potere sanzionatorio fino al 6% del fatturato globale e 23 nuove assunzioni.

Agcom è stata nominata coordinatore dei servizi digitali. L’Italia si è così messa in regola con una richiesta avanzata da Bruxelles, che prevede la presenza in tutto gli stati membri di un’autorità responsabile dell’enforcement dei nuovi regolamenti digitali, a partire dal Digital Services Act. Il decreto di designazione dell’Autorità è stato pubblicata oggi in Gazzetta Ufficiale. Una decina di giorni fa su Key4biz l’appello in questo senso da parte di Marco Scialdone, Head Litigation and Academic Outreach di Euroconsumers.

La nomina di Agcom in Gazzetta

“Al fine di garantire l’effettività dei diritti e l’efficacia degli obblighi stabiliti dal Regolamento (UE) 2022/2065 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 ottobre 2022 relativo a un mercato unico dei servizi digitali, nonché la relativa vigilanza e il conseguimento degli obiettivi previsti, anche con riguardo alla protezione dei minori in relazione ai contenuti pornografici disponibili on line, nonché agli altri contenuti illegali o comunque vietati, veicolati da piattaforme on line o altri gestori di servizi intermediari, e contribuire alla definizione di un ambiente digitale sicuro, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni è designata quale Coordinatore dei Servizi Digitali, ai sensi dell’articolo 49, comma 2, del Regolamento (UE) 2022/2065”, si legge nel provvedimento pubblicato in Gazzetta.

Collaborano Agcm e Garante Privacy

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato, il Garante per la protezione dei dati personali e ogni altra Autorità nazionale competente, nell’ambito delle rispettive competenze, “assicurano ogni necessaria collaborazione ai fini dell’esercizio da parte dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni delle funzioni di Coordinatore dei Servizi Digitali. Le Autorità possono disciplinare con protocolli di intesa gli aspetti applicativi e procedimentali della reciproca collaborazione”.

In caso di violazione degli obblighi previsti l’Autorità applica, in base a principi di proporzionalità, adeguatezza e rispetto del contraddittorio, secondo le procedure stabilite con proprio regolamento, ”sanzioni amministrative pecuniarie fino ad un massimo del 6% del fatturato annuo mondiale nell’esercizio finanziario precedente alla comunicazione di avvio del procedimento al prestatore di un servizio intermediario rientrante nella propria sfera di competenza, anche nella sua qualità di Coordinatore dei Servizi Digitali, ai sensi del diritto nazionale ed europeo applicabile alla fattispecie di illecito”. Previste infine 23 assunzioni per potenziare l’enforcement delle norme europee.