Crisi di Governo

Draghi: “Primi di agosto provvedimento per contenere l’impatto sociale dei costi energetici”

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Il Presidente del Consiglio ricorda il lavoro fin qui fatto dal suo Governo in un contesto internazionale difficile. È evidente però che tanto rimane da fare ancora per la sicurezza energetica, per accelerare su fonti rinnovabili ed efficienza energetica, fino alla realizzazione di un piano credibile per tutelare le risorse idriche.

Le comunicazioni di Draghi al Senato

Abbiamo ridotto le nostre importazioni di gas russo dal 40% a meno del 25% del totale e intendiamo azzerarle entro un anno e mezzo”. Il Presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, ribadisce la bontà dell’operato suo e del suo esecutivo nelle comunicazioni al Senato della Repubblica di stamattina.

Dopo le dimissioni del Premier della scorsa settimana, respinte dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, oggi è possibile sottolineare due aspetti predominanti nel suo discorso: la volontà di andare avanti con l’esperienza di Governo e il buon lavoro fin qui svolto per il bene del Paese.

Draghi ha rivendicato il lavoro svolto fin qui dal suo Governo, elencando gli interventi sul digitale e la banda larga, ad esempio, ma anche per affrontare la grave emergenza energetica: “Abbiamo accelerato, con semplificazioni profonde e massicci investimenti, sul fronte delle energie rinnovabili, per difendere l’ambiente, aumentare la nostra indipendenza energetica.

E siamo intervenuti con determinazione per proteggere cittadini e imprese dalle conseguenze della crisi energetica, con particolare attenzione ai più deboli. Abbiamo stanziato 33 miliardi in poco più di un anno, quasi due punti percentuali di PIL”.

Centralità del PNRR

Poi ha parlato del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, “un’occasione unica per migliorare la nostra crescita di lungo periodo, creare opportunità per i giovani e le donne, sanare le diseguaglianze a partire da quelle tra Nord e Sud”, ricordando che “entro la fine di quest’anno, dobbiamo raggiungere 55 obiettivi, che ci permetteranno di ricevere una nuova rata da 19 miliardi di euro. Gli obiettivi riguardano temi fondamentali come le infrastrutture digitali, il sostegno al turismo, la creazione di alloggi universitari e borse di ricerca, la lotta al lavoro sommerso”.

Fondi necessari anche per affrontare l’aumento dei costi dell’energia e il ritorno dell’inflazione, “che hanno causato nuove disuguaglianze, che aggravano quelle prodotte dalla pandemia”.

Bisogna adottare entro i primi giorni di agosto un provvedimento corposo per attenuare l’impatto su cittadini e imprese dell’aumento dei costi dell’energia, e poi rafforzare il potere d’acquisto, soprattutto delle fasce più deboli della popolazione”, ha poi affermato il Premier.

Infrastrutture e rigassificatori, per Draghi questione di sicurezza nazionale

Sempre sul fronte energetico, Draghi ha dichiarato che l’Italia deve continuare a ridisegnare la sua politica energetica, “come fatto in questi mesi”.


Partendo dal vertice ad Algeri, dove il Presidente del Consiglio si è recato con mezzo Governo, si conferma la determinazione dell’esecutivo a diversificare i fornitori e a spingere in modo convinto sull’energia da fonti rinnovabili.

 
Per farlo, c’è bisogno delle necessarie infrastrutture. Dobbiamo accelerare l’istallazione dei rigassificatori – a Piombino e a Ravenna. Non è possibile affermare di volere la sicurezza energetica degli italiani e poi, allo stesso tempo, protestare contro queste infrastrutture. 
Si tratta di impianti sicuri, essenziali per il nostro fabbisogno energetico, per la tenuta del nostro tessuto produttivo
”, ha proseguito Draghi.

In particolare, ha voluto sottolineare nel suo intervento, “dobbiamo ultimare l’istallazione del rigassificatore di Piombino entro la prossima primavera. È una questione di sicurezza nazionale”.

Dalle rinnovabili all’acqua, due punti chiave della transizione ecologica

Entro il 2030 dobbiamo installare circa 70 GW di impianti di energia rinnovabile”, ha precisato il Presidente del Consiglio, perché “la siccità e le ondate di calore anomalo che hanno investito l’Europa nelle ultime settimane ci ricordano l’urgenza di affrontare con serietà la crisi climatica nel suo complesso”.

Penso anche agli interventi per migliorare la gestione delle risorse idriche, la cui manutenzione è stata spesso gravemente deficitaria. Il PNRR stanzia più di 4 miliardi per questi investimenti, a cui va affiancato un “piano acqua” più urgente”, ha infine sostenuto Draghi.