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Draghi: “Il nostro green pass in vigore da metà di maggio”. Ora consultare il Garante Privacy

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L’Italia non aspetta i tempi dell’Europa e il green pass nazionale sarà obbligatorio dalla seconda metà di maggio sia per gli italiani, per entrare ed uscire dalle Regioni di colore rosso ed arancione per motivi di turismo, sia per i cittadini dell’Unione Europea che verranno in vacanza nel nostro Paese. L’ha annunciato il premier Mario Draghi, che ha invitato i turismi a prenotare le vacanze in Italia.

Draghi: “Il pass verde nazionale in vigore dalla seconda metà di maggio”

“Noi dobbiamo offrire regole chiare, semplici per garantire che i turisti possano venire da noi e viaggiare in Italia in sicurezza. A partire dalla seconda metà di giugno il certificato verde sarà pienamente operativo all’interno dell’Unione europea. Nell’attesa, non aspettiamo la metà di giugno, il governo italiano ha introdotto un pass verde nazionale, che permetterà alle persone di muoversi tra le Regioni ed entrerà in vigore a partire dalla seconda metà di maggio”, ha detto Draghi introducendo le conclusioni del G20 del Turismo.

Green pass, i 3 requisiti per averlo

“Con il pass europeo, ha ricordato Draghi, “i turisti potranno spostarsi all’interno dell’Ue senza quarantena”, a patto che possano dimostrare di:

Green pass sia in digitale sia stampabile con QR-Code

Ricordiamo che sia il pass italiano sia quello europeo sarà disponibile in versione digitale o stampabile: tutti i documenti dovranno contenere una firma qualifica e un qr-code non falsificabile. 

L’invito ai turisti, Draghi: “Prenotate le vacanze in Italia”

Al termine della conferenza stampa, Draghi si è rivolto direttamente ai turisti stranieri invitandoli a venire a trascorrere le vacanze in Italia, perché in sicurezza, grazie prima al green pass nazionale e poi a quello europeo, che prenderà il posto di quello italiano. 

“È il momento di prenotare le vostre vacanze in Italia e naturalmente non vediamo l’ora di accogliervi di nuovo”, ha concluso con un bel sorriso accogliente il premier.

Green pass, il Governo consulti il Garante Privacy

Ora, prima dell’entrata in vigore del green pass nazionale, il Governo è obbligato a fare quello che ancora non ha fatto: consultare il Garante Privacy, il cui parere è obbligatorio, ma non vincolante, per introdurre un certificato verde davvero a prova di privacy, perché il decreto legge che lo introduce presenza innumerevoli falle dal punto di vista della protezione dei dati, come rilevato dal Garante nel formale provvedimento di “avvertimento” inviato al Governo.

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