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Doppiatori dei videogiochi in sciopero: fallite le trattative

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Accordo non raggiunto dopo due anni di dialogo.

I doppiatori del mondo videoludico, in particolare quelli iscritti a SAG-AFTRA (il 25% della categoria), sono entrati in sciopero dopo il naufragio di due anni di trattative.

Nonostante il prolungato dialogo, la categoria ha deciso di incrociare le braccia, provocando oggi una risposta congiunta da parte di numerosi publisher come Electronic Arts e Take-Two.

“Crediamo che i professionisti di SAG-AFTRA dovrebbero esaminare ciò che offriamo e confrontarlo alle ultime richieste dell’associazione, si renderebbero conto che le differenze sono minime e non meritevoli di un’azione come uno sciopero”, ha scritto nel comunicato Scott J. Witlin, membro del team legale di Barnes & Nobles che rappresenta le compagnie. “Lo sciopero danneggerà i membri di SAG-AFTRA, che queste compagnie hanno a cuore”.

Questa la risposta di SAG-AFTRA: “Nonostante le dichiarazioni delle compagnie di videogiochi, SAG-AFTRA non ha ricevuto un’offerta equa. L’associazione resta determinata nel voler raggiungere una soluzione equa, sono i datori di lavoro a rimanere su posizioni inamovibili”.
“Abbiamo semplicemente chiesto di includere delle opzioni per pagamenti secondari, che permetterebbero ad altri produttori di evitare i costi diretti accettando di condividere i dividendi dei loro giochi di successo”.

Alla base dello sciopero vi sono non solo la volontà di guadagnare cifre ritenute più consone all’importanza del lavoro svolto, ma anche il miglioramento delle condizioni lavorative, denunciate come molto pesanti, al punto da ledere la salute dei professionisti coinvolti.