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Sciopero in vista per i doppiatori di videogiochi

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In caso di mancato accordo, la produzione di molti videogiochi di rilievo potrebbe andare in stallo.

La categoria dei doppiatori di videogiochi è in tumulto da qualche mese, e l’associazione SAG-AFTRA sta preparando uno sciopero che potrebbe mettere in stallo molte produzioni videoludiche di rilievo.

Il mese scorso, una serie di importanti doppiatori ha indetto una votazione per autorizzare lo sciopero tramite l’associazione SAG-AFTRA, e il recente risultato è stato un voto positivo da parte del 96,52% dei membri.

Per ottenere l’autorizzazione, la National Board aveva bisogno del consenso 75% dei membri dell’associazione, che ora tornerà al tavolo delle trattative nel tentativo di negoziare un nuovo contratto prima di entrare ufficialmente in sciopero.

“È importante notare che i risultati del referendum non significano che i membri dell’associazione siano in sciopero, ma solo che sono autorizzati a dichiararlo”, ha sottolineato SAG-AFTRA nel comunicato relativo ai risultati della votazione.

Le azioni dell’associazione sono dovute al generale malcontento dei suoi membri per i ritorni minimi a fronte del lavoro spesso impegnativo, o anche rischioso nel caso di motion capture, impiegato in videogiochi che vendono milioni di copie e generano ricavi altissimi. Le sessioni di doppiaggio sono state anche descritte come “stressanti” e viene lamentata anche una generale mancanza di trasparenza. Un altro motivo di malcontento di SAG-AFTRA è che nel vecchio contratto erano previste multe per i doppiatori “distratti”, che teoricamente poteva portare a sanzioni anche per azioni innocue come controllare il proprio smartphone durante le sessioni.

Tra i doppiatori a favore dello sciopero figurano Jennifer Hale (Mass Effect), Ashly Burch (Life is Strange), Wil Wheaton (Broken Age), David Hayter (Metal Gear Solid), Steve Blum (Vanquish), Elias Toufexis (Deus Ex: Human Revolution), Sarah Elmaleh (Gone Home), Tara Strong (Batman: Arkham City) e altre figure di rilievo del settore.

Vista la presenza di dialoghi parlati nella maggior parte delle produzioni videoludiche anche solo di budget medio, un eventuale sciopero dei doppiatori potrebbe ritardare in maniera problematica tantissime produzioni, con conseguenze molto pesanti per i publisher.