l'annuncio

DMA. Le big tech che devono rispettarlo tra 6 mesi: Amazon, Apple, ByteDance, Google, Meta e Microsoft

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6 mesi per conformarsi al Regolamento sui mercati digitali. Il commissario Breton: "Già da ora i 6 Gatekeeper dovranno notificare alla Commissione ogni piano di fusione o acquisizione. DMA significa più scelta per i consumatori. Meno ostacoli per i concorrenti più piccoli”.

Alphabet, Amazon, Apple, ByteDance, Meta, Microsoft sono le 6 Big Tech che devono rispettare il DMA (Digital Markets Act). Ad annunciarlo oggi la commissione europea.

“DMA significa più scelta per i consumatori. Meno ostacoli per i concorrenti più piccoli”, ha detto il commissario europeo per il mercato interno Thierry Breton.

Così da oggi conosciamo i 6 gatekeeper tenuti a rispettare il Regolamento sui mercati digitali. “Ora hanno 6 mesi di tempo per conformarsi al Digital Markets Act”, ha spiegato il commissario europeo. Entro marzo 2024 le 6 Big Tech dovranno garantire il pieno rispetto del DMA per ogni servizio principale offerto dalle 6 Big Tech.

Manca dunque Samsung che a luglio era tra le 7 ad aver dichiarato soglie rilevanti e Twitter (X)…

In particolare, la Commissione ha determinato lo status di gatekeeper in relazione ai seguenti servizi di piattaforma di base specifici:

Cosa cambia: “Già da ora devono notificare alla Commissione ogni piano di fusione o acquisizione”

“È un’importante milestone per la libertà e l’innovazione online in Europa”, ha aggiunto Breton, “in particolare per i Gatekeeper designati già da ora dovranno notificare alla Commissione ogni piano di fusioni o acquisizioni”.

“I Gatekeeper che non saranno conformi al DMA”, ha concluso Breton, “saranno sanzionati e noi saremo fortemente severi nel farlo rispettare”.

Le sanzioni e rimedi aggiuntivi

La Commissione monitorerà l’effettiva attuazione e l’osservanza di tali obblighi. Nel caso in cui un gatekeeper non rispetti gli obblighi sanciti dal regolamento sui mercati digitali, la Commissione può irrogare ammende il cui importo non superi il 10% del fatturato totale realizzato a livello mondiale dall’impresa; tale importo può aumentare fino a raggiungere il 20% in caso di recidiva. In caso di violazioni sistematiche, alla Commissione è inoltre conferito il potere di adottare rimedi aggiuntivi, quali l’obbligo per un gatekeeper di vendere un’impresa o parti di essa o il divieto per il gatekeeper di acquisire altri servizi correlati all’inosservanza sistemica.

Profilazione dei gatekeeper barriera all’ingresso per nuovi entranti

I gatekeeper raccolgono e accumulano grandi quantità di dati dagli utenti, il che limita la possibilità per potenziali entranti e start-up di competere con loro. La trasparenza sulle tecniche di profilazione dovrebbe aiutare a impedire che la profilazione approfondita dei consumatori diventi lo standard del settore, consentendo ai concorrenti di differenziarsi offrendo migliori garanzie sulla privacy.

Altre imprese potrebbero in futuro presentare notifiche alla Commissione a norma del regolamento sui mercati digitali, sulla base della loro autovalutazione in relazione alle soglie pertinenti. Infatti, a febbraio prossimo potrebbero essere designati altri potenziali Gatekeeper.