Il Regolamento

Diritto d’autore, Bagnoli Rossi (FAPAV): “Regolamento Agcom strumento fondamentale per la tutela dei contenuti audiovisivi”

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Un passo in avanti nella tutela dei diritti e nella lotta alla pirateria audiovisiva, che danneggia l’industria culturale, mette a repentaglio posti di lavoro e non consente la ripresa dopo il duro lockdown dell’ultimo anno. Ampliate le competenze dell’Autorità: potrà intervenire anche sulla diffusione di contenuti illeciti via messaggistica.

Potenziato il diritto d’autore

Il diritto d’autore sarà più tutelato da oggi in poi. Finalmente, l’industria culturale e creativa, nazionale ed europea, ha trovato validi alleati e nuovi strumenti per difendersi e per contrastare il fenomeno odioso della pirateria audiovisiva.

L’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni o Agcom delle modifiche al regolamento in materia di diritto d’autore, va proprio in questa direzione e ha dato nuova spinta alla lotta alla criminalità online, dando maggiori garanzie di ripresa al settore audiovisivo, in particolare del cinema, che tanto è stato penalizzato dalle misure restrittive prese dal Governo per combattere la pandemia di Covid-19.

FAPAV: “Regolamento Agcom fondamentale nel contrasto alla pirateria”

Il Regolamento AGCOM rappresenta una best practice consolidata, molto apprezzata anche a livello internazionale, che la Federazione utilizza con regolarità sin dalla sua implementazione e grazie al quale ha ottenuto ottimi risultati e nello specifico il blocco di 1293 siti illeciti”, ha dichiarato a Key4biz Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale FAPAV, la Federazione per la Tutela Dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali.

Le ultime modifiche approvate all’unanimità dal Consiglio AGCOM, al quale va il nostro ringraziamento, amplieranno la competenza dell’Autorità anche ai casi di diffusione illecita di contenuti in rete mediante i servizi di messaggistica istantanea che utilizzano, anche indirettamente, i numeri telefonici degli utenti. Considerato che la pirateria tramite App di messaggistica è una delle tendenze emergenti di questi ultimi anni, si tratta di un aspetto che è necessario contrastare appieno e per cui l’Autorità agirà nella giusta direzione”, ha precisato Bagnoli Rossi.

La pirateria audiovisiva rappresenta purtroppo ancora un importante freno allo sviluppo del mercato legale e dietro il quale si nascondono ingenti introiti illeciti. Il Regolamento AGCOM è uno strumento fondamentale, imprescindibile per la tutela dei contenuti audiovisivi, e qualsiasi modifica volta a rafforzare e rendere ancora più incisive le azioni di contrasto è accolta con il massimo favore dai titolari dei diritti, soprattutto in un momento come quello attuale in cui il tema della legalità va messo al centro delle strategie di ripartenza del settore cinematografico”, ha concluso il Segretario Generale.

Ampliata competenza dell’Autorità

Le modifiche, frutto della consultazione pubblica indetta lo scorso ottobre, mirano a impedire la diffusione di opere digitali rese disponibili in violazione del diritto d’autore, con le medesime procedure e garanzie che hanno contraddistinto l’azione dell’Autorità sin dall’entrata in vigore del regolamento, nel 2014.

In particolare, come ha ricordato Bagnoli Rossi, la competenza dell’Agcom è stata ampliata per quanto riguarda diffusione illecita di contenuti in rete mediante i servizi di messaggistica istantanea (vedi Telegram), che utilizzano, anche indirettamente, le numerazioni telefoniche degli utenti.