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Digital divide, Vittorio Colao ‘Paradossale opposizione dei Comuni a specifico impianto’

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“E’ paradossale che l’Italia si lamenti del ‘digital divide’ o della scarsità di rete a banda larga e poi ci possano essere Comuni che fanno opposizione alla realizzazione di uno specifico impianto”. Lo ha detto Vittorio Colao, a capo della task force del Governo per la ripartenza nella Fase 2, in un’ampia intervista rilasciata a Repubblica in cui illustra il piano di rilancio che sarà consegnato al Governo ai primi di giugno per il rilancio del Paese. Sembra chiaro il riferimento di Colao al diniego di centinaia di Comuni all’installazione di antenne 5G, un atteggiamento cresciuto durante il lockdown.

Paradosso tecnologico

Insomma, non sfugge a Colao questo che sta diventando davvero il paradosso del nostro paese, alle prese con resistenze allo sviluppo tecnologico che a questo punto vanno superate, se non altro in nome della necessità di rimettere l’Italia in carreggiata. “Bisogna chiarire qual è l’interesse nazionale alla realizzazione di una infrastruttura e quale l’interesse locale a mantenere leggi edilizie o ambientali. Anche qui qualche proposta l’abbiamo: il Paese deve condividere di più alcune chiare ripartizioni tra priorità nazionali e prerogative locali, per evitare che ogni volta i problemi si risolvano solo con tempi lunghi e costi alti”.

Novità in arrivo su fibra e 5G?

Sembra quindi di capire dalle parole di Colao che siano in vista delle novità a breve termine per quanto riguarda i dinieghi dei Comuni all’installazione di antenne 5G. La contrapposizione fra prerogative nazionali e locali va superata nel nome di un interesse generale, di carattere nazionale, che riguarda in primo luogo la realizzazione di nuove reti ultraveloci per spingere la ripresa e contrastare il digital divide.

Puntare sul dialogo

Di certo, una nuova guerra a suon di carte bollate nei confronti dei Comuni che si oppongono alle nuove antenne non sembra la soluzione giusta. Sarà necessario puntare invece sul dialogo e sulla corretta informazione, soprattutto perché il sindaco è il responsabile ultimo della salute pubblica e visto il contesto il rischio di una pioggia di ricorsi da parte dei cittadini al Comune, per risarcimento da danni elettromagnetici, non è così peregrino.

Piano di rilancio ai primi di giugno

Il piano di rilancio, costituito da un centinaio di progetti per il raggiungimento di una ventina di obiettivi da mettere in atto entro il 2022, sarà consegnato dalla task force guidata da Vittorio Colao ai primi di giugno. Fra le priorità individuate dalla task force, la necessità di migliorare “le infrastrutture chiave” del paese per il bene delle future generazioni.

Semplificazione autorizzativa

Ma ci vorrà del tempo, perché “ad esempio, non si può pensare di portare sul cloud la pubblica amministrazione in poco tempo, ma si possono rapidamente effettuare interventi di semplificazione e velocizzazione dei regimi autorizzativi”, ha detto Colao. Anche in questo caso, l’applicazione di questo cambio di regime sarà certamente un vantaggio concreto per l’avanzamento della banda ultralarga nel paese.

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