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Del Fante (Poste italiane): “Mille euro una tantum ai dipendenti grazie ai solidi risultati”

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I risultati finanziari del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2023 del gruppo Poste italiane guidato da Matteo Del Fante: "Questo bonus ha anche lo scopo di mitigare l'inflazione". Inoltre, il Gruppo conferma di proseguire l’impegno per la digital trasformation con il supporto ai cittadini, alle imprese e alla PA nel processo di digitalizzazione.

Poste Italiane pagherà questo mese l’una tantum da mille euro a tutti i 12mila dipendenti concordata lo scorso agosto. I “solidi risultati” conseguiti nei primi nove mesi dell’anno – pari a 8,9 miliardi di ricavi – ha commentato l’a.d. Matteo Del Fante, “sono stati possibili grazie alla dedizione e alla resilienza delle nostre persone, che lavorano instancabilmente per soddisfare le esigenze degli italiani, con un’attenzione costante all’innovazione e al miglioramento dell’esperienza del cliente. Siamo, pertanto, lieti di poter corrispondere a tutti i nostri dipendenti un bonus una tantum di mille euro, concordato ad agosto e in pagamento a novembre. Questo bonus ha anche lo scopo di mitigare la dinamica inflattiva nel periodo di vigenza del presente accordo“. Nel frattempo, sono in corso le trattative per il nuovo contratto collettivo per il periodo 2024-26.

Nuovo piano strategico Poste a inizio 2024

“Stiamo lavorando al nostro nuovo piano strategico che presenteremo il prossimo anno insieme ai risultati per l’intero esercizio del 2023. Con il nuovo piano andremo a delineare la strategia alla base della trasformazione del nostro business logistico e dell’evoluzione del nostro modello di servizio, volto a massimizzare il valore della nostra piattaforma”, ha annunciato Del Fante, commentando i risultati dei primi 9 mesi del 2023.

“Siamo fieri”, ha evidenziato, “di poter affermare ancora una volta la nostra abilità nel generare risultati positivi in differenti contesti di mercato, un fattore che continuerà ad essere tra i punti di forza del nostro modello di business”. 

Corrispondenza-pacchi a break even operativo nel 2023

l settore ‘tradizionale’ corrispondenza, pacchi e distribuzione di Poste Italiane, a livello di risultato operativo, raggiungerà il break even nell’esercizio 2023, prima delle attese, trainato dal settore ancora in crescita della spedizione di pacchi che compensa il calo dei volumi fisiologico della corrispondenza tradizionale (sostenuta nei ricavi dalla revisione delle tariffe).

“Tutti i segmenti hanno contribuito alla crescita dei ricavi della divisione grazie alla revisione delle tariffe postali e a un business mix favorevole, nonché alla crescita dei volumi dei pacchi. Alla luce di questi ottimi risultati, ci aspettiamo che il risultato operativo (Ebit) per l’intero anno 2023 di ‘Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione’ sia superiore alla nostra guidance e a break-even”, ha spiegato l’a.d. Matteo Del Fante.

SPID

PosteID (la soluzione nazionale di identità digitale di Poste Italiane) nei primi nove mesi del 2023 risulta attivata da 24,1 milioni di clienti (+2,5% su base annua rispetto ai primi nove mesi del 2022).

Passaporto e CIE negli uffici postali dei piccoli Comuni, da quando?

Infine, Poste italiane conferma di proseguire l’impegno per la digital trasformation del Gruppo con il supporto ai cittadini, alle imprese e alla PA nel processo di digitalizzazione. Nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Gruppo proseguirà nella realizzazione di ‘Polis’, progetto strategico a supporto della coesione sociale del Paese con particolare riferimento a circa 7.000 Comuni con una popolazione inferiore ai 15 mila abitanti, trasformando l’Ufficio Postale nella “casa dei servizi digitali della pubblica amministrazione”. Tra gli ultimi servizi annunciati il rilascio del passaporto il mese prossimo e da febbraio l’erogazione della carta d’identità elettronica.

Per saperne di più:

CIE, G. Lasco (Poste italiane): “Da febbraio sarà rilasciata anche negli uffici postali”