Il provvedimento

Decreto bollette: avanti con le rinnovabili, contrasto a povertà energetica e azzeramento oneri di sistema

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Votata la fiducia al Governo, c'è sostanzialmente il via libera della Camera al Dl Bollette, con l'obiettivo di potenziare l'azione dell'esecutivo contro i rincari dei prezzi energetici e soprattutto delle bollette per famiglie e imprese. Ecco le principali misure contenute nel documento. Prossimo passo il voto del Senato entro il 30 aprile.

Passa la fiducia al Governo sul Dl Bollette. Si potenziano le rinnovabili

La Camera dei Deputati vota la fiducia al Governo sul decreto Bollette, con 422 sì e 54 contrari. Ora l’aula passerà all’esame dei vari ordini del giorno, per poi giungere al voto definitivo sul provvedimento presumibilmente entro oggi.

Il Dl Bollette, lo ricordiamo, contiene misure urgenti per la riduzione dei costi energetici e il contenimento del caro bollette per imprese e famiglie.

Tra queste c’è sicuramente un passo in avanti nella semplificazione degli iter autorizzativi nel campo delle fonti energetiche rinnovabili.

Come riporta il Sole 24 Ore, c’è l’estensione della possibilità di realizzare impianti per autoconsumo entro 10 chilometri dall’utenza interessata.

Perviste procedure semplificate anche per impianti fotovoltaici flottanti (disposti non sulla terraferma ma sull’acqua), oltre che, più in generale, per le installazioni medio piccole: “la cui corretta posizione sotto il profilo ambientale sarà individuata con decreto del ministero della Transizione ecologica, di concerto con Mims e Mef, da emanare entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto”, è precisato dal giornale.

Snelliti i procedimenti amministrativi anche per l’installazione di pannelli solari fotovoltaici in aree di destinazione industriale, per un massimo di copertura fino al 60% della superficie di pertinenza.

Sempre in tema rinnovabili, è stato stabilito che il Gestore Servizi Energetici (GSE) potrà acquistare energia da fonte rinnovabile, attraverso contratti di almeno tre anni, per distribuirla a un prezzo fissato per decreto ministeriale in via prioritaria a grandi imprese (ma anche alle piccole e medie) e ai clienti nelle isole maggiori.

Efficienza energetica e riduzione dei consumi

Si punta anche su una maggiore efficienza energetica in relazione agli impianti pubblici di illuminazione, grazie all’impiego di soluzioni per l’Internet of Things, in questo caso sensoristica ad hoc, che consente di attivare gli impianti solo se necessario.

Per risparmiare risorse e consumi si è pensato anche ad una stretta sui sistemi di riscaldamento e rinfrescamento, sia di edifici pubblici, sia privati: “la media ponderata delle temperature dell’aria, misurate nei singoli ambienti di ciascuna unità immobiliare per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici pubblici non devono superare rispettivamente i 19 gradi (+ 2 di tolleranza) e non deve essere minore dei 27 gradi (-2 di tolleranza)”, è riportato dal quotidiano.

Bonus sociali e azzeramento oneri di sistema

Nuove risorse sono state individuate anche per rafforzare i bonus sociali per l’energia elettrica ed il gas, con agevolazioni riconosciute alle fasce sociali più deboli e ai clienti con gravi patologie a carico (bonus per disagio fisico).

In questo caso le compensazioni saranno stabilite dall’Autorità di regolamentazione per l’energia, le reti e l’ambiente (Arera): “in modo da minimizzare gli incrementi della spesa per la fornitura previsti per il II trimestre 2022, fino a concorrenza dell’importo di 400 milioni di euro”.

Sempre in relazione al secondo trimestre dell’anno in corso, si legge nell’articolo, il decreto predispone l’azzeramento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze domestiche e a quelle non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW”.

Tra questi usi rientrano anche l’illuminazione pubblica e la ricarica di veicoli elettrici (ma sempre in luoghi accessibili al pubblico).

Lotta alla povertà energetica e taglio dell’IVA

Stabilita anche la riduzione dell’aliquota IVA applicabile alle somministrazioni di gas metano nell’ordine del 5% da aprile a giugno 2022.

Alle imprese energivore è inoltre riconosciuto un credito di imposta pari al 20% delle spese sostenute per l’acquisto e l’utilizzo di energia nel secondo trimestre 2022.

Via libera anche alla Strategia nazionale contro la povertà energetica: “entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto il Mite dovrà predisporre, sulla base dei dati forniti dall’Osservatorio, un documento di respiro nazionale che contiene obiettivi indicativi periodici ma anche misure strutturali e di lungo periodo”, è precisato sul Sole.

La povertà energetica in Italia colpisce l’8,0% o 2,1 milioni di famiglie.