Gli obiettivi

Ddl concorrenza, ok a 21 mila punti ricarica in Italia per veicoli elettrici entro il 2030

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Si intensificano i confronti all’interno del Governo Draghi per la stesura di una prima bozza definitiva da portare in Consiglio dei ministri entro fine mese, come previsto nel PNRR. Per la mobilità elettrica nessun problema, nel testo si procede con l’ampliamento dell’infrastruttura di ricarica nazionale.

Ddl concorrenza al traguardo finale

Entro fine luglio, al massimo i primi di agosto, forse, arriveranno già le prime risorse finanziarie previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, o PNRR. C’è da rispettare, però, alcune condizioni, tra cui le riforme legate alla legge annuale per il mercato e la concorrenza, che è in discussione proprio in questi giorni.

Si tratta della prima delle quattro leggi annuali sulla concorrenza previste dal Piano (fino al 2024), che dovrebbe giungere sul tavolo del Consiglio dei ministri entro la fine di questo mese, proprio per rispettare la tabella di marcia stabilita con Bruxelles.

Questo perché per cambiare le cose non bastano solamente le risorse finanziarie, ma servono soprattutto riforme valide ed efficaci, che siano effettivamente in grado di migliorare le condizioni generali in cui le imprese operano, elevando il livello di competitività: “Le linee di investimento devono essere accompagnate da una strategia di riforme orientata a migliorare le condizioni regolatorie e ordinamentali di contesto e a incrementare stabilmente l’equità, l’efficienza e la competitività del Paese”, si legge nel Piano.

Ampliare le infrastrutture di ricarica in città e fuori

Stando a quanto riportato dal Sole 24 Ore, per quel che riguarda la mobilità elettrica e le infrastrutture di ricarica necessarie per la sua diffusione, all’interno del Ddl concorrenza non dovrebbero trovare ostacoli particolari le nuove regole per aumentare il numero di punti di ricarica sul territorio nazionale.

Il PNRR prevede la realizzazione di 13.750 punti di ricarica all’interno dei centri urbani e almeno 7.500 lungo le superstrade.

Oggi, secondo un’indagine dell’Eafo, Osservatorio europeo sulla mobilità ecologica, nel nostro Pase sono presenti poco meno di 12 mila punti di ricarica, uno ogni cinque vetture elettriche o plug-in in circolazione nel 2020, su un totale europeo di 250.000.

Saranno introdotti criteri trasparenti e non discriminatori per l’assegnazione di spazi agli operatori per l’installazione delle colonnine premiando anche chi offre prezzi per i servizi di ricarica più favorevoli agli utenti finali”, si legge nell’articolo pubblicato dal quotidiano di economia e finanza.

Di contro, è possibile che sarà abrogato l’articolo che consentiva tariffe regolate per la fornitura di energia destinata proprio alla ricarica dei veicoli elettrici.

Più competitività migliora la nostra economica

Le riforme previste per migliorare i livelli di concorrenza sul nostro mercato toccano diversi ambiti di intervento, dalla realizzazione delle infrastrutture di base alla rimozione delle barriere di ingresso al mercato, dal rafforzamento dei poteri antitrust alla vigilanza sul mercato, fino ai valori sociali.

Per valori sociali si intende la qualità del servizio pubblico, che dovrà migliorare, ispirandosi proprio ai principi di utilizzo responsabile da parte delle amministrazioni locali di risorse, strumenti e competenze, volte a raggiungere gli obiettivi del PNRR, che riguardano sempre i diritti fondamentali e i valori di giustizia ed equità (almeno sulla carta).

Riguardo alle Autorità di regolazione del settore, il Piano da una parte punta al consolidamento dei poteri e il rafforzamento strutturale di tali Autorità, dall’altro al potenziamento dell’Antitrust nel contrasto allo strapotere economico delle multinazionali.