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dcx. I quattro pilastri della tua digital transformation

Digital Transformation

#dcx è una rubrica quotidiana dedicata alla Digital Experience a cura di Dario Melpignano, Ceo di Neosperience.
Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui. Per la versione inglese vai al blog.

Volgendo lo sguardo al passato, ci rendiamo conto che ogni progresso si lega indissolubilmente a un’innovazione tecnologica – la ruota, la stampa a caratteri mobili, il motore a vapore, la radio, la televisione. Ogni invenzione ha rappresentato una rivoluzione, per la società e il singolo individuo. La digital transformation è la ‘nostra rivoluzione’: siamo immersi in un mondo fondato su Internet e mobile, e chi sceglie di non stare al gioco si condanna all’auto-esclusione.

Il discorso assume ancora più rilievo se riferito all’ambito commerciale: lo shift digitale richiede la capacità di adeguarsi alla nuova Age of Customer e di fare propri i nuovi modelli di business e marketing, per essere sicuri di coinvolgere efficacemente i digital customer, più esigenti e consapevoli rispetto ai clienti del passato. Potrebbe non essere sufficiente investire in tecnologie innovative come social media, big data e cloud computing; piuttosto è indispensabile aprirsi a un’evoluzione totale che riguardi la vision aziendale, la brand identity, le infrastrutture e le proprie concezioni di fondo sul fare business.

In altre parole bisogna pensare e agire ‘digital first’; per farlo è però necessario superare alcune resistenze psicologiche e tecnologiche, dalle quali spesso e volentieri è difficile prendere le distanze. Si tratta dell’unico modo per dare una rinfrescata al volto della propria digital customer experience. Non ci sono alternative: il cliente dovrà diventare per te un chiodo fisso.

Per non perdere la rotta in questo mare in tempesta, è importante capire quali sono i pilastri su cui costruire la tua nuova identità di business:

1- Clienti iper-connessi: nella Age of the Customer i clienti intesi nel senso classico hanno ormai lasciato spazio ai cosiddetti C-costumer, sempre connessi e sempre più esigenti nei confronti dei brand.

2- Mobile mind-shift: la nostra vita quotidiana è ormai sempre più scandita da ‘mobile moment’, fruibili tramite smartphone, tablet e gadget indossabili. Contesto, punti di contatto e personalizzazione diventano dunque sempre più importanti.

3- Storytelling: struttura il tuo content marketing e la tua engagement strategy su un solido storytelling; non c’è nulla di meglio di una prosa ben scritta, una narrazione avvincente e delle immagini azzeccate per dimostrare al tuo potenziale cliente che conosci esattamente ciò di cui stai parlando.

4- Misurazione: tieni traccia di ciò che fanno o condividono i tuoi clienti attraverso i vari touchpoint, oppure lascia che ti forniscano loro informazioni in modo spontaneo (attraverso i device indossabili). Misura i tuoi risultati e muoviti di conseguenza. Siamo ormai sommersi da big data e la tua azienda non può prescindere dalla capacità di trasformare numeri e statistiche in strategie concrete.

Per approfondire:

http://blog.neosperience.com/5-myths-about-digital-customer-experience

http://blog.neosperience.com/how-to-use-vine-to-loop-your-content-and-engage-your-customers

http://blog.neosperience.com/the-essence-of-digital-customer-experience-innovation

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