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Data Act, l’Europa raggiunge l’accordo. Breton: “Garantiamo che i dati industriali siano archiviati e elaborati nel rispetto delle norme Ue”

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L’accordo raggiunto dal Parlamento europeo e dal Consiglio è ora soggetto all’approvazione formale dei due co-legislatori. Una volta adottato, il Data Act entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale e diventerà applicabile 20 mesi dopo l’entrata in vigore.

L’Unione europea ha raggiunto l’accordo sul Data Act, l’insieme di nuove norme per regolamentare l’accesso a dati e algoritmi sul territorio europeo, in particolare nei settori dell’Internet of Things (IoT) e dell’intelligenza artificiale.

Il Data Act punta a sbloccare i dati industriali non personali e a dare più controllo e potere di condivisione sui propri dati a utenti, aziende e pubbliche amministrazioni.

Le norme facilitano anche il passaggio da un servizio cloud a un altro. E’ prevista la possibilità per i governi di richiedere dati delle imprese in tempi di emergenza, mentre sono garantite tutele sui segreti commerciali.

Cosa prevede il Data Act

Il Data Act contiene le seguenti misure:

  • Misure che consentono agli utenti di dispositivi connessi di accedere ai dati generati da tali dispositivi e dai servizi ad essi correlati. Gli utenti potranno condividere tali dati con terzi, potenziando i servizi post-vendita e l’innovazione. Allo stesso tempo, i produttori rimangono incentivati ​​a investire nella generazione di dati di alta qualità mentre i loro segreti commerciali rimangono protetti.
  • Misure per fornire protezione da clausole contrattuali ingiuste imposte unilateralmente. Queste mirano a salvaguardare le aziende dell’UE da accordi ingiusti, promuovendo trattative eque e consentendo alle PMI di partecipare con maggiore fiducia al mercato digitale.
  • Meccanismi per consentire agli enti del settore pubblico di accedere e utilizzare i dati detenuti dal settore privato in caso di emergenze pubbliche come alluvioni e incendi boschivi, o quando l’implementazione di un mandato legale richiede dati non disponibili attraverso altri mezzi.
  • Nuove regole che concedono ai clienti la libertà di passare da un fornitore di servizi di elaborazione dati cloud a un altro. Queste norme mirano a promuovere la concorrenza e la scelta nel mercato, prevenendo nel contempo il blocco del fornitore. Inoltre, il Data Act include salvaguardie contro i trasferimenti illeciti di dati, garantendo un ambiente di elaborazione dati più affidabile e sicuro.
  • Misure per promuovere lo sviluppo di standard di interoperabilità per la condivisione e l’elaborazione dei dati, in linea con la Strategia di standardizzazione dell’UE.

“Questo è un traguardo significativo nel percorso verso un unico mercato per i dati. Il Data Act ottimizzerà l’uso dei dati migliorando l’accessibilità dei dati per individui e imprese. Questa è una notizia molto positiva per la trasformazione digitale dell’Unione europea”, ha dichiarato Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutivo per

Per il Commissario per il mercato interno Thierry Breton: “A seguito dell’adozione degli atti sui servizi digitali, i mercati digitali e la governance dei dati, l’accordo odierno rappresenta un altro traguardo nel nostro impegno per ridefinire lo spazio digitale. Il Data Act garantirà che i dati industriali siano condivisi, archiviati e elaborati nel pieno rispetto delle norme europee. Creerà un’economia dei dati fiorente, innovativa e aperta, ma secondo le nostre condizioni europee”.

L’accordo politico raggiunto dal Parlamento europeo e dal Consiglio è ora soggetto all’approvazione formale dei due co-legislatori. Una volta adottato, il Data Act entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale e diventerà applicabile 20 mesi dopo l’entrata in vigore.