Il progetto

Crowd4Fund. ‘Eppela e Poste Italiane: crowdfunding come leva di marketing’. Intervista a Fabio Simonelli (Eppela)

di Fabio Allegreni |

Fabio Simonelli, project leader e azionista di Eppela: ‘Il progetto PostepayCrowd è nato come un’operazione di co-marketing per Poste Italiane e Visa ed è diventato un asset nella proposition di Poste’.

Crowd4Fund è una rubrica in collaborazione con Crowdfunding Buzz e a cura di Fabio Allegreni. Novità e approfondimenti sul Crowdfunding nelle sue diverse forme. Il focus principale è sull’Italia, senza dimenticare i trend internazionali più significativi. Clicca qui per leggere tutti i contributi.

In occasione del Crowdfest 2016, (Bologna 8-9-10 aprile), primo festival italiano interamente dedicato al crowdfunding, Poste Italiane festeggerà i due anni di PostePayCrowd, frutto di una collaborazione con Eppela, una delle maggiori piattaforme di crowdfunding in Italia.

Come riportiamo più diffusamente su Crowdfunding Buzz, PostePayCrowd ha già all’attivo l’avvio di oltre 90 start up, oltre a vantare una serie di casi di successo.

Si tratta di un caso emblematico di “branding crowdfunding”, l’interpretazione cioè del crowdfunding come leva di marketing che la grande impresa può utilizzare con successo per promuovere il proprio brand.

Eppela è pioniere in questa formula di coinvolgimento delle grandi imprese, e ne abbiamo voluto parlare con chi è in prima linea: Fabio Simonelli, project leader e azionista di Eppela.

Fabio Allegreni. La collaborazione di Eppela con PostePayCrowd sta per compiere due anni. Quali risultati ha portato rispetto agli obiettivi di Eppela e a quelli di Poste?  

 

Fabio Simonelli. Il progetto PostepayCrowd è nato come un’operazione di co-marketing per Poste Italiane e Visa. Una nuova modalità con cui le aziende volevano promuovere il loro sostegno alle startup in abito tecnologico. I numeri del progetto hanno immediatamente spostato l’interesse dei partner da mera operazione di visibilità a progetto strategico. PostepayCrowd non solo funziona in termini di raccolta di progetti di livello (pensate a GET, il braccialetto che permette di controllare i devices tramite un’interfaccia invisibile ed intuitiva in grado di captare i gesti dell’utente per interpretarne la volontà grazie alla tecnologia bone-conduction, che verrà presentato alla prossima Maker Fair di Shenzen in Cina tra le eccellenze del Internet of Things Made in Italy), ma è diventato un asset nelle proposition di prodotto di Poste Italiane verso i propri clienti.

Fabio Allegreni. Ci sono state sorprese?

 

Fabio Simonelli. PostePayCrowd si è implementato nel corso dei 2 anni come un programma di sviluppo per le idee non solo in ambito tecnologico e digitale (molto inflazionato nell’ecosistema startupparo italiano), ma anche per l’artigianato e la musica, come il recentissimo progetto legato alla realizzazione di RockIn1000 That’s Live.

Fabio Allegreni. Quello di PostePay non è tuttavia l’unico esempio di collaborazione di Eppela con una grande impresa…

 

Fabio Simonelli. Eppela ha trovato nel Branding Crowdfunding una modalità innovativa e vincente per coinvolgere le aziende nelle attività di cofinanziamento. Diamo a Poste Italiane e Visa il merito di averci creduto per prime.

Ad oggi lavoriamo con Fastweb e il MIUR nello sviluppo del programma di crowdfunding delle scuole fastUp School, con UnipolSai nel’ambito di progetti sulla sicurezza e la mobilità, con il Comune di Milano per progetti sociali e civici lanciati dai meneghini. Ma 3 nuove partnership commerciali partiranno entro fine estate.

Fabio Allegreni. Alla luce delle esperienze che avete maturato, ritiene che il crowdfunding per una grande impresa sia da considerare solo come un’opportunità di marketing o anche per incidere sul proprio processo di innovazione?

 

Fabio Simonelli. Crediamo che non ci possiamo fermare a queste due leve e basta. Il crowdfunding rappresenta per le aziende anche un nuovo modo di fare market test, di dialogare con i consumatori, di fare CSR.

Fabio Allegreni. Il modello crowdfunding/grande impresa può essere esteso anche alle PMI?

  

Fabio Simonelli. Si, decisamente. A patto di trovare nelle PMI un management visionario e dalle grandi capacità strategiche come quelli di Poste Italiane, Visa, Fastweb e UnipolSai.

Fabio Allegreni. Eppela rimarrà reward based o valutate anche l’ipotesi di un’estensione all’equity based?

 

Fabio Simonelli. Se fatta bene, l’equity può essere uno sviluppo ipotizzabile SOLO come fase 2 di un processo di crowdfunding reward di successo. Ecco perché Eppela, quanto prima, lancerà la sua piattaforma di Equity.