Crisi energetica

Crisi energetica, Ugliarolo (Uilcom Uil): ‘Effetti sulla industry Tlc preoccupano’

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La crisi energetica e i suoi effetti sulla filiera delle Tlc preoccupa i sindacati. Ugliarolo (Uilcom Uil): 'Eventuali scelte di riduzione o peggio di spegnimento a vario titolo - significherebbe mettere il paese in forte difficoltà'. Miceli (Cgil): 'Un problema anche in tema di cybersecurity e per il Cloud'.

“Siamo fortemente preoccupati sul rischio che anche su questo settore possa pesare il problema del caro energetico. Sappiamo bene – dichiara il segretario generale della Uilcom Salvo Ugliarolole dimensioni del problema – una delle priorità a cui la politica ed il governo deve provare a dare una veloce risposta”.

“Siamo allo stesso tempo preoccupati sulle ricadute che può provocare anche alle aziende delle tlc e non solo. Questo settore, seppur non classificato tra quelli “energivori” è un grande consumatore di energia!”, aggiunge Ugliarolo.

“Eventuali scelte di riduzione o peggio di spegnimento a vario titolo – significherebbe mettere il paese in forte difficoltà sia in termini di collegamento, sia in termini di sicurezza. Abbiamo avuto prova – continua Ugliarolo – del ruolo che le telecomunicazioni hanno avuto durante il periodo difficile della pandemia”.

“Gli aumenti sproporzionati a cui stiamo assistendo rischiano di mettere fortemente in ginocchio un settore che già paga per colpa dell’incapacità di terzi e che ora, a causa di questo problema, acuisce ancora di più il contesto dell’intera filiera. Non vorremmo – conclude Ugliarolo – che il problema venga a sua volta ribaltato sui lavoratori che di fatto, prima ancora come cittadini, vivono le difficoltà di tutto il contesto che riguarda l’Intero paese”.

Miceli (Cgil): ‘Allarme reti di di Asstel preoccupa. Rischio anche per la cybersecurity e il cloud’

Nei giorni scorsi, analoghe preoccupazioni erano già state espresse da Emilio Miceli, segretario generale della Cgil. “Preoccupa l’allarme lanciato, nelle ultime ore, da Asstel riguardo il rischio di collasso delle reti fisse e mobili in caso di razionamento delle forniture di energia elettrica. Un rischio che riguarderebbe in misura maggiore le infrastrutture meno performanti, ampliando ulteriormente il digital divide che ancora condanna ampie parti del Paese ad una condizione di arredamento tecnologico”. Ad affermarlo, in una nota, il segretario confederale della Cgil Emilio Miceli.

“Una preoccupazione – aggiunge il dirigente sindacale – che temiamo abbia qualche fondamento e che rappresenterebbe un pericolo anche in tema di cybersecurity”. “Il settore delle Tlc – spiega Miceli – è un grande consumatore di energia, un consumo che sta aumentando in maniera esponenziale con lo sviluppo e la diffusione dei servizi cloud, si stima ad esempio che il consumo mondiale per i data center si aggiri oggi intorno agli 800 terawattora”.

Per il segretario confederale “non si può dunque non tenere conto degli impatti che una riduzione, o peggio, una sospensione della fornitura di energia avrebbero sulla tenuta del sistema. Allo stesso tempo però è urgente accelerare il percorso di approvvigionamento di energia elettrica da fonti rinnovabili, rendendo strutturale l’integrazione fra transizione digitale e transizione ecologica”, conclude Miceli. 

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