Pandemia

Covid, al via nell’Ue il Green pass: 200 milioni i documenti già generati

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A partire da oggi entra in vigore il regolamento sul certificato Covid digitale Ue. Per la Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen: “E’ il simbolo di un'Europa sicura che sta riaprendo con cautela, mettendo la protezione della salute dei nostri cittadini al primo posto”.

In vigore da oggi il Green pass europeo

È in vigore da oggi il certificato Covid digitale o Green pass in tutti i Paesi dell’Unione europea (Ue) e potrà essere rilasciato a tutti i cittadini e i residenti che ne facciano richiesta.

Una soluzione condivisa da tutti per favorire la ripresa della circolazione delle persone ma su basi sanitarie sicure e certificate.

Ovviamente, la libertà di circolazione dei cittadini europei non è esclusivamente legata all’ottenimento del certificato, ma con esso, visti gli effetti anche gravi della pandemia di Covid-19 in tutto il continente e oltre, sarà più facile spostarsi, evitando magari la misura della quarantena.

Il certificato COVID digitale europeo è il simbolo di un’Europa sicura che sta riaprendo con cautela, mettendo la protezione della salute dei nostri cittadini al primo posto”, ha spiegato in una nota ufficiale la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

In marzo abbiamo promesso di creare, entro le vacanze estive, un sistema per agevolare la possibilità di viaggiare in maniera libera e sicura nell’UE. Adesso possiamo confermare che il sistema di certificati COVID digitali dell’Unione è operativo”, ha affermato la Presidente della Commissione europea.

Generati oltre 200 milioni di certificati Covid digitali

Sono più di 200 milioni i certificati Covid digitali già rilasciati in tutta l’Unione, ha assicurato la von der Leyen.

Per ottenere il documento tanto agognato da molti europei che, per necessità, lavoro o semplice svago, devono tornare a viaggiare, è necessario vaccinarsi, o effettuare un test molecolare, o essere guariti dal Covid-19.

Il certificato sarà disponibile in tutte le lingue degli Stati dell’Unione, sia in formato digitale, sia cartaceo. Massimo il livello di sicurezza assicurato da Bruxelles, grazie ad un QR Code a firma elettronica.

L’Unione ha promesso di stanziare circa 100 milioni di euro per offrire test a prezzi contenuti per il sostegno all’emergenza e per aiutare gli Stati membri.

La situazione in Italia

In Italia sono stati rilasciati quasi 14 milioni di Green pass, stando a quanto riferito lunedì il ministro della Salute, Roberto Speranza, e riportato da Il Messaggero.

I turisti possono accedere con il pass sanitario nel nostro Paese dal 15° giorno dalla prima dose. Oppure aver effettuato un test recente con esito negativo o essere guariti dall’infezione.

Su quest’ultimo punto, il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, valuta la possibilità di rilasciare il Green pass solo dopo la seconda dosa di vaccino (una per il monodose Johnson & Johnson).

Una scelta da considerare secondo molti scienziati, anche in chiave di contrasto alle nuove varianti, come la famigerata variante Delta del Covid-19.