Teleselling

Cosedanoncredere. Ecco come difendersi dalle chiamate indesiderate

di Massimiliano Dona, Segretario Generale UNC |

Dall’Unione Nazionale Consumatori alcuni consigli pratici per difendersi dal teleselling.

Cosedanoncredere è una rubrica settimanale promossa da Key4bizUnione Nazionale Consumatori. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

Ma è possibile ricevere telefonate a tutte le ore del giorno da operatori, spesso maleducati, che provano a venderti qualsiasi cosa? Non ne posso più… ho ricevuto una chiamata persino il giorno di Pasquetta!

Quello delle chiamate indesiderate a tutte le ore del giorno è un problema molto comune di cui migliaia di consumatori si lamentano anche ai nostri sportelli (viene detto teleselling intendendo la vendita telefonica di beni o servizi).  Purtroppo non ci sono delle regole severe ed efficaci (anche se noi dell’Unione Nazionale Consumatori stiamo studiando il caso per trovare delle soluzioni), ma qualcosa si può fare. Intanto, se il proprio numero (fisso o mobile) è sull’elenco telefonico pubblico, si può chiedere di toglierlo (contattando il gestore telefonico) oppure iscriversi al Registro Pubblico delle Opposizioni (registrodelleopposizioni.it). Teoricamente in questa maniera si esprime il proprio no al telemarketing; il problema è che se abbiamo espresso il nostro consenso al trattamento dei dati in altre occasioni (ad esempio per sottoscrivere una carta fedeltà o qualsiasi contratto) il telefono continuerà a squillare!

A quel punto, ricordiamo che è nostro diritto sapere da chi ha recuperato il numero chi ci chiama (cioè il soggetto a cui abbiamo ceduto i dati per usi pubblicitari) e si può revocare il consenso inviando una raccomanda A/R con la richiesta di cancellazione. Inoltre si può fare una segnalazione al Garante della Privacy o all’autorità giudiziaria.

Un piccolo aiuto, poi, arriva dalla tecnologia che permette di bloccare le chiamate indesiderate in entrata: sullo smartphone, grazie a specifiche applicazioni, anche gratuite, e sul fisso grazie al “call blocker”, dispositivi programmabili da collegare al telefono.

L’arma migliore, comunque, rimane la prevenzione: firmare solo il consenso obbligatorio, quello cioè che quando ci viene chiesto di aggiornare il trattamento dei dati è necessario per quella specifica azione. Il consenso per fini commerciali e quello per la cessione di dati a terzi, invece, devono essere separati (cioè richiedere altre due firme) e non devono essere obbligatori. E’ bene, inoltre, concedere con parsimonia il proprio numero di telefono (meglio evitare ad esempio di metterlo sui social) e non dare consensi telefonici.

Per avere assistenza o inviare un reclamo è possibile contattare i nostri consulenti attraverso lo sportello generico sul nostro sito.

Scopri tutte le nostre FAQ.