la sentenza

Copyright, Corte spagnola aiuta Hollywood nella lotta contro i siti pirata

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Chiesto agli Isp il blocco delle piattaforme. Emessa un’ingiunzione a procedere per ISP del calibro di Telefonica, Orange e Xfera.

Dopo le forti pressioni e le denunce per violazione del copyright, un tribunale spagnolo ha ordinato a più Internet service provider (ISP) di attuare il blocco di alcuni siti web che offrivano contenuti audiovisivi protetti da diritto d’autore.

Disney, 20th Century Fox, Paramount, Sony, Universal e Warner, solo per citare alcune tra le più grandi organizzazione del settore, hanno con forza chiesto alla Spagna di intervenire su un paio di piattaforme su tutte: HDFull.tv e Repelis.tv.

I siti pirata in questione sono particolarmente frequentati e coprono una larga fetta di pubblico online di lingua spagnola nel mondo. Inoltre, tali piattaforme dovranno rispondere dell’accusa di violare le norme sul copyright “su larga scala” e per questo ne è stato chiesto a più riprese il blocco o la chiusura.

Grazie a quanto stabilito in precedenza dalla Corte di giustizia europea, che ha provveduto a considerare lecito il blocco di siti web che offrono illegalmente contenuti audiovisivi protetti da diritto d’autore, la Corte di Barcellona ha emesso un’ingiunzione a procedere per ISP del calibro di Telefonica, Orange e Xfera.

Questi dovranno provvedere al blocco dei siti accusati di pirateria. Come ha spiegato in una nota Fedecine, la Federazione Spagnola dei Distributori Cinematografici, questi siti web “danneggiano l’intera industria, mettono a rischio investimenti e posti di lavoro, violano i diritti d’autore, rovinano il settore e il mercato dei contenuti cinematografici e televisivi, traendo profitti in modo illecito attraverso i ricavi pubblicitari”.

A supporto del settore audiovisivo è venuta nel tempo la legge: “Grazie alle ultime riforme, in tal senso, oggi abbiamo una giurisdizione favorevole al copyright, che ci aiuta a tutelare le opere protette e valorizzare la qualità della nostra offerta al pubblico”.

La sentenza catalana è stata ben accolta anche dalla MPA (Motion Picture Association): “E’ un passo fondamentale nella lotta alla pirateria in Spagna e in Europa – ha commentato Stan McCoy, Presidente di MPA EMEA – un’azione che consideriamo necessaria per sostenere l’industria audiovisiva e creativa e per continuare ad offrire contenuti di qualità al pubblico, in ambienti sicuri, protetti e caratterizzati dalla massima qualità”.