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Copyright, al via in UK l’iniziativa #LoveMusic a sostegno della nuova direttiva Ue

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Alcuni dei gruppi più influenti dell'industria musicale inglese chiede a gran voce che internet diventi "equo" in vista del voto sul copyright dell'UE.

L’industria musicale del Regno Unito si è unita per lanciare la campagna #LoveMusic in vista del voto chiave sulla direttiva europea sul copyright previsto per i deputati al Parlamento europeo il 12 settembre.

La campagna a sostegno della nuova direttiva Ue, lanciata da alcuni dei gruppi più influenti dell’industria musicale del Regno Unito tra cui PPL, BPI e PRS For Music, chiede che internet diventi “equo” in vista del voto, appoggiando in particolare l’articolo 13.

L’articolo 13 della direttiva sposta l’onere della responsabilità per le violazioni del copyright alle piattaforme, costringendole a riadattare i loro meccanismi di protezione dei contenuti e ad eliminare i contenuti degli utenti su richiesta dei titolari dei diritti.

Una norma molto importante per l’intero settore creativo che riguarda il mondo del video sharing e in particolare delle piattaforme con contenuti caricati dagli utenti (le cosiddette “piattaforme UGC”, User Generated Content) che, grazie sostanzialmente a un baco legislativo, hanno potuto prosperare senza riconoscere agli artisti un remunerazione in linea con il mercato.

La campagna #LoveMusic è un cambio di approccio per bandire quel “value gap”, ovvero quella discriminazione remunerativa che ha un forte impatto anche concorrenziale. L’iniziativa infatti spiega come “i giganti della tecnologia globale stanno devastando il mondo creativo, minacciando la vivacità e la diversità della musica non ricompensando i creatori per l’uso del loro lavoro”.

“Stiamo lottando per il miglior futuro possibile, per tutti coloro che lavorano nel settore musicale e che si affidano alla musica per guadagnarsi da vivere”, si legge sul sito web ufficiale di #LoveMusic.”Ci sono alcune aziende che cercano ogni trucco per bloccare un cambiamento che significherebbe un accordo più equo per tutti nel business musicale del Regno Unito”.

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