L'operazione

Consolidamento Tlc in Francia: ore decisive per le nozze SFR-Bouygues Telecom

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Fissato oggi il cda di Bouygues Telecom per decidere se accolgiere l’offerta di acquisto da 10 miliardi di euro avanzata da Altice, che controlla SFR

Fissata per oggi la riunione del consiglio di amministrazione di Bouygues Telecom, il terzo operatore mobile francese finito nel mirino di Altice (Numericable SFR). All’ordine del giorno l’analisi dell’offerta da 10 miliardi di euro da parte di Altice, che ridurrebbe a tre il numero di player nel mobile in Francia.

Se il Cda di Bouygues darà disco verde, lo scenario delle Tlc francesi cambierebbe radicalmente perché la nuova entità nata dalla fusione di SFR e Bouygues diventerebbe in automatico il primo operatore per numero di clienti (30 milioni di abbonati mobili) e un fatturato annuo di 30 miliardi di euro, superando così Orange, che è l’attuale numero uno.

Ma, secondo quanto riportato da Les Echos, l’Eliseo non è favorevole all’operazione e il primo ministro Manuel Valls ha già fissato le sue condizioni: nessun ricorso alla cassa integrazione in caso di esuberi e un piano di investimenti ben definito da parte degli operatori.

Secondo stime, la fusione potrebbe portare a circa 3 mila esuberi fra gli 11.800 dipendenti di SFR e i 7.500 di Bouygues Telecom. “Le nostre priorità nel settore delle telecomunicazioni sono chiare – ha detto Valls – occupazione e copertura in fibra e in 3G di tutto il territorio entro il 2016; la vendita delle frequenze per il 4G; l’innovazione, perché bisogna investire nel futuro e ovviamente la qualità del servizio per i consumatori”.

Sulla stessa linea di Valls anche il ministro dell’Economia Emmanuel Macron, che nei giorni scorsi si è già pronunciato negativamente su questa operazione, che considera un matrimonio di convenienza a scapito dell’interesse generale. Oggi, intorno alle 18,00, è fissato un appuntamento fra il ministro Macron e Patrick Drahi, patron di Altice. Un confronto faccia a faccia per discutere dell’operazione nelle stesse ore del Cda di Bouygues per decidere se accettare o meno l’offerta.

C’è da dire che già l’anno scorso tanto Iliad (Free) quanto Orange sono stati accostati a voci di takeover di Bouygues.

L’anno scorso Bouygues aveva rispedito al mittente un’offerta di 5 miliardi di euro da parte di Iliad e all’inizio del 2015 aveva rifiutato una prima offerta da parte di Altice per un ammontare di 9 miliardi di euro.