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Consiglio di Stato conferma la multa a Tim e Dazn per intesa restrittiva su diritti calcio

Resta confermato l’impianto accusatorio che nel giugno 2023 portò l’Antitrust a qualificare come intesa restrittiva della concorrenza alcune previsioni dell’accordo tra Dazn Limited e Tim in vista della gara indetta dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A di calcio per l’assegnazione dei diritti televisivi. L’ha deciso il Consiglio di Stato con una lunga e complessa sentenza pubblicata nell’ambito dei separati ricorsi in appello proposti sulla vicenda da Tim, Dazn Media Services e Dazn Limited, per contestare la decisione con la quale il Tar del Lazio nel maggio dello scorso anno aveva respinto i loro ricorsi, confermando le sanzioni a Tim di 760.776 euro, e a Dazn di 7.240.250 euro.

Nell’accordo Dazn-Tim era stata prevista, tra l’altro: una durata di tre anni prorogabile per altri tre; che le offerte sarebbero consistite nel c.d. “hard bundle” (ovvero nell’offerta del servizio Dazn, combinata esclusivamente con un’offerta di telefonia Telecom), nell’offerta “à la carte” (ovvero nell’offerta a listino che i clienti nuovi o esistenti di Tim avrebbero potuto attivare con addebito sul conto telefonico), e nei “gift card/voucher” (ovvero in buoni omaggio/sconto). Per Tim ci sarebbe stata l’esclusività di alcuni diritti; per Dazn, il divieto di formulare offerte in “partnership” con altri operatori concorrenti per tutta la durata del rapporto contrattuale.

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