Il decreto

Colonnine elettriche, nel dl Semplificazioni le autorizzazioni passano da 18 a 1

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“Abbiamo voluto imprimere una ulteriore accelerazione alla green economy e al green new deal, con un occhio particolare agli interventi per lo sviluppo di energie rinnovabili e mobilità sostenibile”. Le novità del decreto.

Non c’è dubbio che uno dei principali limiti, se non vera e propria barriera, alla diffusione delle auto elettriche nel nostro Paese è sempre stata la carenza cronica di infrastrutture per la ricarica dei veicoli, le stazioni dove attaccare la spina della nostra auto.

Oggi il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha annunciato sia sul sito del ministero, sia sul suo profilo Facebook, l’inserimento nel decreto legge Semplificazioni di una voce che si intende centrale nel ridurre la complessità burocratica proprio relativa all’installazione delle stazioni di ricarica.

Più colonnine elettriche, meno burocrazia

Questa notte è stato votato il Decreto Semplificazioni, dove all’interno c’è un’enorme spinta al Green New Deal e soprattutto un articolo, a cui sono particolarmente legato, che riduce ad una sola autorizzazione necessaria l’installazione delle colonnine elettriche”, ha dichiarato Costa.

Mi sento dire spesso "ho venduto la mia macchina elettrica perchè non sapevo dove ricaricarla" al tempo stesso ci sono…

Pubblicato da Sergio Costa su Martedì 7 luglio 2020

Un passaggio di notevole importanza, per la promozione della mobilità elettrica (eMobility), perché l’articolo in questione riduce ad una sola le autorizzazioni necessarie, invece che le precedenti 18.

Questo è uno dei tanti tasselli che compongono un nuovo modello di Paese, un Paese sostenibile – ha aggiunto il ministro – migliore e con un nuovo concetto di mobilità che sono sicuro le nuove generazioni sapranno migliorare ancora di più. Il futuro che voglio lasciare ai miei nipoti deve essere migliore del presente e del passato che io ho visto e vissuto”.

I contenuti del dl Semplificazioni

È prevista, inoltre, una nuova disciplina sui trasferimenti di energia rinnovabili dall’Italia agli altri Paesi europei, con l’estensione ai Comuni fino a 20mila abitanti del meccanismo dello ‘scambio sul posto altrove’ per incentivare l’utilizzo di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili.

Altri articoli del decreto green oriented sono: tempi più rapidi per la realizzazione di colonnine elettriche per la ricarica dei veicoli, ma anche per l’assegnazione ai Commissari dei fondi per contrastare il dissesto idrogeologico.

A questi passaggi centrali vanno aggiunti: la razionalizzazione degli interventi nelle Zone economiche ambientali; la semplificazione di progetti e interventi sugli impianti da fonti rinnovabili; la semplificazione delle procedure per interventi e opere nei luoghi oggetto di bonifica nei Siti di Interesse Nazionale (SIN) e la razionalizzazione delle procedure di valutazione d’impatto ambientale (VIA) associate alle opere pubbliche.