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Cloud: la guerra in Ucraina aumenta i prezzi, ma la spesa IT globale crescerà del 5,5% a 4,67 trilioni di dollari nel 2023

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Il cloud supera le incertezze e i rischi del momento: crescono gli investimenti IT 2022-2023

La pandemia da Covid-19 prima, la crescita dell’inflazione e il rialzo dei prezzi delle risorse energetiche nel mentre, la guerra russa in Ucraina poi, hanno letteralmente messo al muro una buona parte dei mercati tecnologici globali, compreso quello dell’Information Tecnology (IT), con un aumento generalizzato dei listini da parte dei fornitori di software e servizi, compreso il segmento cloud.

Una situazione difficile e complessa, che secondo le ultime stime Gartner non sembra comunque compromettere le intenzioni di spesa degli investitori. Entro il 2023 il mercato IT mondiale dovrebbe crescere del +5,5% a 4,67 trilioni di dollari.

Secondo la società di ricerche si tratta di un trend di fatto, perché si è potrebbe passare dai 4,25 trilioni di dollari del 2021 ai 4,43 trilioni attesi per la fine del 2022, quando la crescita complessiva del mercato IT dovrebbe raggiungere il +4% su base annua.

I segmenti che corrono di più: software, servizi e data center

In particolare, quest’anno la spesa maggiore dovrebbe riguardare proprio il segmento software, stimato ad un +9,8% a fine anno in corso, a 674,9 miliardi di dollari, seguito dai servizi IT, con un +6,8% a 1,26 trilioni di dollari, e dai sistemi di data center, +5,5% a 218,6 miliardi di dollari.

Meno dinamici i segmenti dei servizi di comunicazione (+0,3% a 1,4 trilioni di dollari per il 2022) e quello dei dispositivi (+1,9% a 824 miliardi di dollari).

Un quadro generale che premia gli investimenti cloud delle imprese e dell’industria e che continuerà su questa strada anche nel 2023, quando la spesa software guideranno ancora la crescita (+11,8% a 754,8 miliardi di dollari), seguiti dai servizi IT (+8,5% a 1,37 trilioni di dollari) e dai data center (+5,4% a 230 miliardi di dollari.

Soluzioni IT per accelerare e completare la trasformazione digitale

La trasformazione digitale non è semplicemente una tendenza congiunturale, magari legata all’attuale bisogno di risorse per le attività da remoto (lavoro, studio, salute, consulenze, servizi), ma una nuova modalità di fare impresa, di fare società, di crescere sul lungo termine attraverso soluzioni cloud.

Digitale equivale sempre più a una trasformazione strutturale del nostro quotidiano e per questo, nonostante il momento drammatico che stiamo vivendo, le aziende stanno continuando a spendere in software, infrastrutture e piattaforme per l’offerta “as-a-Service”, soprattutto l’Infrastructure-as-a-Service (o IaaS) rappresenta da sola il 10% della spesa software per il 2022, secondo le stime contenute nel documento.

Le soluzioni IT sono la chiave per accelerare e realizzare tale trasformazione digitale e secondo diversi studi per questo motivo gli investimenti continueranno a crescere in questo mercato per tutto il decennio.

Preoccupano soprattutto la guerra in Ucraina, il riposizionamento della Russia in Asia, il ruolo della Cina, l’impatto delle strategie militari e del Covid sulle catene di approvvigionamento, l’aumento dei prezzi generalizzato.

Tutti fattori che potrebbero avere comunque effetti depressivi sul business aziendale, soprattutto per le realtà più piccole, che in caso di peggioramento degli scenari si vedrebbero costrette a ridurre il budget di spesa IT anche a partire dal secondo semestre 2022.

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