L'iniziativa

Cinema e audiovisivo nelle scuole, in arrivo 50 milioni di euro nel 2022

di |

Con qualche mese di ritardo rispetto agli annunci, ma rafforzato nel budget, riparte da gennaio il progetto “Cinema e Immagini per la Scuola”, iniziativa congiunta dei Ministeri della Cultura e dell’Istruzione.

La notizia l’abbiamo anticipata nell’edizione di venerdì scorso di questa rubrica “ilprincipenudo”, e se ne ha conferma definitiva: sta per partire la nuova edizione dell’iniziativa “Cinema e Immagini per la Scuola” (“Cips”), un raro caso di convergenza fruttuosa tra il Ministero della Cultura ed il Ministero dell’Istruzione, in partenariato strategico ed operativo, che disporrà per l’anno 2022 di una dotazione significativa, oltre 50 milioni di euro.

L’annuncio non è stato oggetto di una grancassa mediatica – che pure meriterebbe – ma la notizia è ormai ufficiale. D’altronde – va segnalato – anche l’annuncio di fine luglio di riavvio del progetto non aveva provocato una grandiosa rassegna stampa e web, ed effettivamente, cercando “Cips” sui motori di ricerca, uno dei primi e rari risultati era e resta l’articolo che abbiamo dedicato all’iniziativa su queste colonne (vedi “Key4biz” del 9 agosto 2021, “36 milioni di euro per il bando “Cinema e Immagini per la Scuola”).

Come segnalavamo (vedi “Key4biz” di venerdì 3 dicembre 2021, “In arrivo il Fondo per il Settore Creativo: 20 milioni per il 2021 e 20 milioni per il 2022”), in effetti, martedì 30 della scorsa settimana, in occasione del panel “Nuovo bando cinema e scuola: quali opportunità?”, che si è svolto nel corso delle “Giornate Professionali del Cinema” di Sorrento (tenutesi dal 29 novembre al 2 dicembre scorso), in collegamento video la Sottosegretaria leghista al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni ha sottolineato “l’importanza dei 50 milioni stanziati dal terzo Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, previsto dall’articolo 27 delle Legge 220/2016, e dell’uscita dei nuovi bandi a gennaio 2022, dopo una lunga pausa dovuta alla pandemia…”.

A Sorrento, il professor Bruno Zambardino – che coordina “Cips” su incarico della Direzione Cinema e Audiovisivo del Ministero del Mic (guidata da Nicola Borrelli) – ha segnalato come “nel primo Piano nazionale dal 2017 al 2019 sono stati messi a disposizione 23,5 milioni di euro. Degli oltre 800 progetti ammessi, circa 500 sono stati finanziati. Nel secondo Piano, che include il 2019 e 2020, prorogato al 2021, delle oltre 1.000 richieste ne sono state approvate quasi 300. Sono stati coinvolti 220mila studenti (80 % delle scuole secondarie) e 10mila docenti (in media 41 per progetto). Sono stati anche attivati 204 corsi tra marzo e giugno 2021. Ora uno degli obiettivi è raggiungere anche le scuole dell’infanzia e primarie, anche se è sicuramente più complesso. Ma è importante che i dirigenti scolastici siano i primi a credere in questi progetti”.

Abbiamo ritenuto di approfondire la questione, e quindi abbiamo deciso di verificare cosa fosse emerso, esattamente, in dettaglio, dal panel organizzato dall’AnecAssociazione Nazionale Esercenti Cinema (una delle anime della confindustriale Agis) in occasione delle “Giornate Professionali di Sorrento”.

L’incontro è stato aperto giustappunto dalla Sottosegretaria Lucia Borgonzoni, che ha rivelato lo stato dell’arte del “dietro le quinte” dell’iniziava “Cinema per la Scuola” (originaria denominazione del progetto), ormai noto come “Cinema e Immagini per la Scuola” alias “Cips” (dall’acronimo): “il fondo è arrivato a 50 milioni di euro, un po’ per quanto non impegnato nel 2021 causa pandemia ed un po’ a causa dell’incremento di quella quota del 3 % del Fondo Cinema e Audiovisivo”.

Il 3 % del Fondo Cinema e Audiovisivo (750 milioni di euro) destinato alla alfabetizzazione cinematografica e audiovisiva

Si ricordi che nel 2021 il Ministro Dario Franceschini ha elevato il “Fondo Cinema e Audiovisivo” (legge n. 220 del 2016) a ben 750 milioni di euro, a fronte della dotazione standard di 400 milioni di euro l’anno prevista a partire dal 2017 dalla legge di riforma che porta il suo nome. In effetti, considerando soltanto il 3 % della dotazione del Fondo Cinema e Audiovisivo per il 2021, la quota destinata a “Cips” sarebbe di 22,5 milioni di euro.

La Sottosegretaria ha segnalato come il giorno prima (quindi lunedì 29 novembre) si era tenuta la prima riunione del “Tavolo di Coordinamento” tra i due dicasteri, che è una delle novità del nuovo corso del progetto, assieme alla decisione di lanciare una “Giornata Nazionale” di promozione delle complessive iniziative “Cips”.

Il “Tavolo di Coordinamento” insediatosi il 29 novembre si riunirà mercoledì della prossima settimana (15 dicembre), definirà in modo dettagliato le “linee di intervento”, e quindi anche il “riparto” tra le varie linee di intervento, e verosimilmente in quella sede verranno approvati i nuovi bandi (che gli uffici ministeriali hanno già predisposto in bozza da settimane, e che attendono soltanto le benedizioni finali dei Ministri Dario Franceschini e Patrizio Bianchi).

La Sottosegretaria ha riconosciuto, con simpatica autoironia, che lei stessa aveva annunciato a, fine luglio, pubblicamente (sia di fronte alla Commissione parlamentare sia in altri pubblici consessi) che i bandi sarebbero usciti “presto”… ed in effetti la comunità scolastica – dirigenti, docenti, associazioni culturali impegnate in “Cips” – attendevano questi bandi già da molte settimane (settembre, se non addirittura agosto), confidando che i risultati degli avvisi pubblici potessero essere presto elaborati, e che si potessero avviare le attività fin dalla prima parte dell’anno scolastico.

Purtroppo, non è stato possibile. Ma, questa volta, l’impegno della Sottosegretaria sembra proprio convinto.

Se i bandi verranno pubblicati – come si prevede, a questo punto – tra fine dicembre 2021 ed inizio gennaio 2022, è evidente che le attività potranno riguardare soltanto la seconda parte dell’anno scolastico 2021/2022 ovvero i mesi che vanno da febbraio a maggio/giugno..

Zambardino (Dg Cinema e Audiovisivo del Mic): “i risultati del monitoraggio ci consentono di correggere la rotta: più attenzione alle scuole primarie ed alle Regioni svantaggiate”

L’importante, comunque, è certamente rimettere in moto le energie ► e non disperdere il patrimonio di esperienze e di know-how maturato in centinaia e centinaia di iniziative.

L’intervento del coordinatore del progetto “Cips” da parte del Ministero della Cultura, Bruno Zambardino (per conto della Direzione Cinema e Audiovisivo), ha anticipato alcuni dei risultati del lavoro di monitoraggio che è stato effettuato sui bandi “Cinema e Immagini per la Scuola”, che sarà sicuramente oggetto di un rapporto di ricerca, da rendere presto di pubblico dominio, strumento prezioso per coloro che operano nel settore del rapporto tra “scuola” e “cinema”.

Si tratta di una sorta di “valutazione di impatto” che – da quel che è stato anticipato – sembra essere ben più accurata della controversa valutazione che la Direzione Cinema e Audiovisivo ha affidato all’ Università Cattolica ed alla società di consulenza Ptsclas (si ricorda che alcuni risultati di questo studio sono stati anticipati in occasione del seminario tenutosi durante la Festa del Cinema di Roma, ma la pubblicazione del rapporto non è ancora avvenuta: vedi, in argomento, “Key4biz” del 21 ottobre 2021, ““Legge cinema e audiovisivo”, presentata la valutazione di impatto”).

Bruno Zambardino, attraverso una efficace presentazione di una trentina di slide (intitolata “Cinema e audiovisivo aiutano a crescere”), ha ricostruito la genesi storica dell’iniziativa congiunta Mic-Mi, che ha radici lontane nel tempo, fin dal 1999, con la definizione del “Piano Nazionale di Promozione della Didattica del Linguaggio Cinematografico e Audiovisivo nella Scuola”, che si deve ai ministri Tullio De Mauro (in carica dall’aprile 2000 al giugno 2001, governo Amato) e prima ancora Luigi Berlinguer (in carica dal maggio 1996 all’aprile 2000, governi Prodi e D’Alema).

Il vero “salto di qualità” lo si deve, senza ombra di dubbio, alla contestata riforma cosiddetta della “Buona Scuola” (la legge n. 107 del 2015), famosa ormai come “riforma Renzi”, che ha previsto il potenziamento dell’insegnamento del cinema e dei media di produzione e diffusione delle immagini e dei suoni. Si ricordi che la Ministro pro tempore (nell’esecutivo guidato da Matteo Renzi) è stata Stefania Giannini, dal febbraio 2014 al dicembre 2016 (sua successora è stata, con il Governo Gentiloni, Valeria Fedeli, dal dicembre 2016 al giugno 2018).

La Legge Cinema e Audiovisivo voluta da Dario Franceschini (la n. 220/16) ha definito le risorse: il succitato 3 % del “Fondo Cinema e Audiovisivo”.

Nel marzo del 2016, è stato siglato dai Ministri Dario Franceschini e Stefania Giannini, il 1° “Protocollo d’intesa” triennale, tra l’allora Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; poi divenuto “soltanto” Mi, Ministero dell’Istruzione) e l’allora Mibact (Ministero per i Beni e le Attività Culturali, divenuto poi Ministero della Cultura). Ne scrivemmo su queste colonne, con una qualche perplessità, vedi “Key4biz” del 4 febbraio 2016, “Cinema e teatro a scuola, intesa Mibact-Miur. Bella idea ma confusa”…

Nell’agosto 2021, è stato siglato il 2° “Protocollo d’intesa” triennale tra Mic e Mi (per la precisione, il 10 agosto), nelle persone dei ministri “pro tempore” Dario Franceschini e Patrizio Bianchi.

Alcuni risultanti del 2° Piano “Cinema e Immagini per la Scuola”: 220mila studenti coinvolti, 10mila docenti, 54mila ore di didattica

Zambardino ha evidenziato alcuni dei dati emersi dallo studio di monitoraggio: nell’arco delle prime due edizioni, ovvero il cosiddetto “1° piano” (sviluppatosi tra gli anni 2017 e 2019) ed il “2° piano” (anni 2019-2020, con appendice al 2021 causa pandemia), sono stati coinvolti complessivamente ben 220mila studenti in tutta Italia. Dato notevole, ma da ridimensionare, se si riflette – come ha rimarcato lo stesso Zambardino – che si tratta di soltanto un 3 % del totale degli studenti di tutta Italia.

Il “1° Piano” ha registrato oltre 800 progetti ammessi alla valutazione e 496 progetti finanziati.

Il 2° Piano ha registrato oltre 1.000 progetti (per un fabbisogno complessivo teorico di 50 milioni di euro) e 303 progetti approvati (in 3 linee, denominate “Visioni Fuori Luogo”, “Cinema Scuola Lab”, “Buone Pratiche, Rassegne e Festival”).

Sono stati sostenuti laboratori, attività didattiche, rassegne, festival, e finanche produzione di audiovisivi.

In particolare, il “2° Piano” ha visto oltre 10mila docenti coinvolti, oltre ai già citati 220mila studenti (l’80 % dei quali delle scuole secondarie). Sono state stimate complessivamente 54.000 ore di didattica (frontale, laboratori, formazione sul campo, proiezioni, giurie…).

Zambardino ha segnalato come il report di monitoraggio consenta ai due dicasteri di valutare ove meglio orientare i prossimi interventi: per esempio, sono state coinvolte in modo marginale le scuole primarie e dell’infanzia, e quindi la prossima edizione dei bandi mostrerà sicuramente una specifica attenzione verso le elementari e le materne; alcune Regioni d’Italia si sono dimostrate più attive e virtuose di altre, e quindi verrà prestata particolare attenzione verso le aree del territorio che potremmo definire in qualche modo “svantaggiate”…

I due ministeri hanno apprezzato in particolare alcune delle iniziative promosse, e quindi si verrà a definire anche una sorta di “benchmark” di riferimento.

Si rimanda alla corposa lettura della presentazione di Bruno Zambardino – che “Key4biz” pubblica in anteprima –, per ogni approfondimento.

Si resta in fiduciosa attesa dei nuovi bandi del “3° piano” del progetto “Cips – Cinema e Immagini per la Scuola”.

Le aspettative della “comunità docente” e dei soggetti che con essa lavorano sono alte.

Viene anche da pensare: perché “Cinema e Immagini per la Scuola” non viene preso a modello di riferimento (come dotazione e come strutturazione) per due altre aree di conoscenza nelle quali l’Italia mostra un deficit estremo, quali sono l’alfabetizzazione critica in materia di digitale e di educazione alla sessualità?!

Clicca qui, per leggere la presentazione curata da Bruno Zambardino (coordinatore per la Direzione Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura dei progetti Mic-Mi “Cinema e Immagini per la Scuola” – Cips), “Cinema e audiovisivo aiutano a crescere”, in occasione del “panel educational” promosso da Anec (Agis) in occasione delle “Giornate Professionali di Cinema”, “Nuovo bando Cinema e Scuola: quali opportunità?”, Sorrento, 30 novembre 2021.

Clicca qui, per il sito web dedicato al progetto “Cinema e Audiovisivo per la Scuola” (“Cips”), co-curato dal Ministero della Cultura (Mic) e dal Ministero dell’Istruzione (Mi).