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CIE, la notifica della scadenza arriverà sull’app IO. E in primavera parte la sperimentazione di eID

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In primavera inizieranno i test dei progetti pilota del portafoglio europeo di identità digitale, Roberto Viola: “La Commissione ha compiuto un altro passo verso un'identità digitale affidabile e sicura per tutti”.

Ha accelerato i lavori di PagoPa il nostro articolo dal titolo Carta d’Identità Elettronica, in arrivo notifica scadenza sul cellulare”. La società dello Stato, proprietaria e gestore dell’app IO, da quanto è in grado Key4biz di ricostruire, sta lavorando per rendere, il prima possibile, disponibile la notifica della scadenza della CIE sull’applicazione.

Così i possessori della Carta d’identità elettronica (anche i genitori dei minori con CIE?) potranno essere avvisati sull’app IO in un tempo utile per poter procedere al rinnovo del documento d’identità elettronico. Senza le attuali brutte sorprese, come scoprire che la CIE è scaduta nel momento in cui serve.

Sì, perché si chiamerà pure Carta d’Identità Elettronica, ma, ad oggi, la notifica della sua scadenza non viene inviata in modo digitale ai suoi possessori, pari a 33,5 milioni di italiani. Neanche in modalità analogica. Invece sull’app IO arriva la notifica del bollo auto in scadenza e l’avviso di pagamento della tassa sui rifiuti, solo per fare alcuni esempi.

Sarebbe utile ricevere anche la notifica entro quanto tempo è possibile fare la revisione di un veicolo di proprietà prima di rischiare una multa…

L’Italia si digitalizza non diffondendo e guardando i numeri in crescita di SPIDCIEFSEFattura elettronica e adesioni alla piattaforma dei pagamenti PagoPA, ma semplificando quello che è facile semplificare con il digitale. Farlo di default. E non con stop&go.

Come si sa in Italia la carta d’identità elettronica è la vera identità digitale di Stato, perché è emessa dal ministero dell’Interno e prodotta dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Così la governance dei dati dei cittadini è nelle mani del Viminale.

SPID, invece, è erogato 10 operatori pubblici e privati (Poste italiane, Lepida, TIM, InfoCert, Sielte, In.Te.S.A, Aruba, Namirial, Register e Team System). Di essi, 8 sono totalmente privati, mentre Poste Italiane è partecipata al 64% da MEF e CDP, mentre Lepida è la in-house della Regione Emilia-Romagna che è un consorzio di Comuni, Province, università e aziende sanitarie).

Facciamo questo confronto, perché in primavera inizieranno i test dei progetti pilota del portafoglio europeo di identità digitale (European Digital Identity Wallet). E il Parlamento europeo spiega che “Il nuovo eID consentirebbe ai cittadini di identificarsi e autenticarsi online (tramite un portafoglio di identità digitale europeo) senza dover ricorrere a fornitori commerciali, come avviene oggi – una pratica che ha sollevato preoccupazioni di fiducia, sicurezza e privacy.”

È lo stesso problema che ha sollevato il Sottosegretario all’innovazione tecnologica Alessio Butti: quando ha annunciato la volontà di spegnere, gradualmente, SPID. “…con SPID”, avendo più identity provider, “aumento i rischi dei furti d’identità…”, ha osservato.

Assodato che l’utilizzo del portafoglio UE sarà sempre volontario, si prevede che ciascuno Stato membro notifichi almeno un “portafoglio” nell’ambito di uno schema nazionale di identificazione elettronica per renderli interoperabili a livello dell’UE.

Roberto Viola: “La Commissione ha compiuto un altro passo verso un’identità digitale affidabile e sicura per tutti”

“La Commissione ha compiuto un altro passo verso un’identità digitale affidabile e sicura per tutti pubblicando la prima versione di un pacchetto di strumenti comune dell’UE per implementare un portafoglio europeo di identità digitale”, ha dichiarato Roberto Viola, Direttore Generale della DG CONNECT della Commissione Europea.

“Con questo portafoglio digitale”, ha spiegato Viola, “tutti i cittadini dell’UE potranno identificarsi con il proprio cellulare, aprire conti bancari, registrarsi per nuove SIM card, condividere attributi e certificati elettronici o effettuare un pagamento in piena sicurezza e controllo dei dati personali”.

I progetti pilota inizieranno in primavera e copriranno 26 Stati membri, oltre a Norvegia, Islanda e Ucraina. Riuniscono oltre 250 entità pubbliche e private per testare il portafoglio su una vasta gamma di casi d’uso quotidiani come la firma elettronica di documenti, l’effettuazione di pagamenti e patenti di guida digitali, prescrizioni elettroniche, credenziali di viaggio digitali, diplomi e documenti di previdenza sociale. Il feedback di questi progetti pilota consentirà di migliorare e completare l’architettura del portafoglio.

L’Italia è tra i Paesi capofila nella sperimentazione della patente di guida digitale e della Tessera Sanitaria digitale sull’App IO. Quando sarà possibile, in questo modo i cittadini potranno avere sempre con sé questi documenti in formato digitale sullo smartphone, oltre alla versione cartacea, che non verrà sostituita.