La presentazione

Che cos’è VoloCity e come cambierà la mobilità aerea di Roma entro il 2024

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Spostarsi in città ma sfruttando il cielo: in arrivo nella Capitale il prototipo di drone taxi a decollo verticale per passeggeri che vola fino a 110 km/h dall’aeroporto in centro. Il mezzo a batterie è ricaricabile con energia pulita fornita da fonti rinnovabili. Evento all’aeroporto di Fiumicino, poi demo in città.

In volo su Roma con un drone passeggeri

La Capitale d’Italia ha la possibilità di inaugurare la nuova stagione della mobilità aerea urbana (o Urban Air Mobility) nel nostro Paese, con la presentazione di VoloCity e l’avvio dei voli commerciali di droni per passeggeri entro il 2024.

Si tratta di un taxi drone prodotto dal costruttore tedesco Volocopter questo mezzo a decollo e atterraggio verticali (eVTOL), dotato di 18 rotori alimentati da nove batterie al litio (ricaricabili con fonti rinnovabili), che potrà raggiungere una velocità massima di 110 km/h.

Un modo rapido per raggiungere il centro di Roma dall’aeroporto in appena 15 minuti (contro una media di 45 minuti con gli altri mezzi di trasporto tradizionali).

Un drone inizialmente pilotato da remoto, poi in grado di muoversi con guida automatizzata. In tutta la città sorgeranno, inoltre, punti di atterraggio/decollo, i “vertiporti”, che consentiranno il trasbordo di passeggeri come ad una qualsiasi piazzola di taxi.

All’inizio il costo della tratta sarà di circa 140 euro e in cabina ci saranno solo due passeggeri (uno è il pilota), ma si pensa che in un futuro prossimo si arriverà a sei passeggeri per un prezzo più competitivo.

Il prototipo di “VoloCity” all’aeroporto di Fiumicino, poi in centro città

SPECIFICHE TECNICHE DI VOLOCITY

Il prototipo di drone per passeggeri sarà presentato in demo live all’aeroporto di Fiumicino Leonardo Da Vinci il 27 ottobre prossimo, mentre dal 2 al 5 novembre sarà a Piazza San Silvestro a Roma per esser visto da vicino dal grande pubblico.

Come spiegato dall’Huffington Post, il progetto VoloCity è guidato da Atlantia, che ha già investito 15 milioni di euro nel quarto rally di investimenti promosso da Volocopter, con il supporto di BlackRock, Hitachi, Geely, Intel, Continental e Japan Airlines.

Entro i primi mesi del prossimo anno – ha affermato sul quotidiano Ivan Bassato, chief aviation officer di Adr – arriveranno le prime linee guida sulla realizzazione dei vertiporti. La fase di consultazione con gli Stati membri porterà a una norma transitoria nazionale e poi a un regolamento europeo. Ci auguriamo che il percorso di armonizzazione delle norme possa chiudersi nel 2023”. 

All’Aeroporto di Roma Leonard da Vinci sarà affidata la parte operativa del progetto, compresa la costruzione del vertiporto in collaborazione con Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) e Enav (Ente nazionale per l’assistenza al volo). Nel 2024 la flotta dovrebbe essere costituita da almeno 6 droni.

Enac e Enav hanno già firmato a luglio un accordo quadro sulla Urban Air Mobility o UAM nel nostro Paese.

Le regole

Non ci sono ancora delle regole per la mobilità aerea urbana che impiega droni con passeggeri a bordo, ma certamente possono iniziare i test di volo dei taxi volanti. Alle autorizzazioni potrà pensarci l’Enac. A livello europeo sta lavorando a standard, regolamenti e licenze l’Easa, l’Agenzia europea per la sicurezza aerea.

I primi voli sperimentali dei taxi volanti Volocopter sono già stati avviati in altre città europee come Helsinki e in Asia Singapore.

È necessario accelerare i processi tecnologici che possano determinare un cambiamento nella società in cui viviamo. La rapida diffusione delle nuove tecnologie, incide infatti in modo significativo anche sul settore della mobilità urbana dei beni e delle persone, avviando una riconciliazione tra trasporto aereo e tutela dell’ambiente”, ha dichiarato il Presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma, in occasione della presentazione del nuovo Piano strategico per la mobilità aerea avanzata (2021-2030).

Il mercato della mobilità aerea urbana

Si tratta di un settore in piena espansione, che consentirà ad amministrazioni cittadine, imprese e cittadini di superare la barriera del traffico stradale sfruttando le autostrade in aria, che possono essere percorse in pochi minuti da taxi volanti e altri mezzi di trasporto in futuro.

Non solo passeggeri, comunque, perché questi droni sono impiegati anche per il trasporto di materiale sanitario per interventi d’emergenza, con un risparmio del 70% di tempo in meno, a dir poco un dato fondamentale quando si tratta di salvare vite umane.

I droni passeggeri e per il trasporto merci potrebbe arrivare a valere oltre 4,2 miliardi di dollari entro il 2030 (visti i tempi lunghi per le autorizzazioni) e potrebbe dar vita a 90 mila posti di lavoro in tutto il mondo.