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Cavi sottomarini, Google e Meta rallentano i progetti nel Mar Rosso: “Sicurezza a rischio”

Rischi troppo elevati per la sicurezza, si potrebbero fermare i lavori per i cavi sottomarini “2Africa” e “Blue-Raman” nel Mar Rosso

Due delle più grandi infrastrutture di connessione sottomarina, i cavi “2Africa” di Meta e “Blue-Raman” di Google potrebbero subire ritardi anche rilevanti nella loro costruzione, a causa dei continui rischi per la sicurezza nel Mar Rosso.

La notizia è stata data da Bloomberg. Il Mar Rosso è una vera e propria autostrada dei cavi sottomarini che collega Asia, Africa e Europa, praticamente qui passa più del 20% del traffico internet mondiale.

Se confermata, si tratterebbe di una decisione critica, lato occidentale, soprattutto per le ripercussioni gravi sul traffico cloud e i servizi digitali verso l’Europa.

Taglio dei cavi e ribelli Houthi

A settembre si è registrata l’interruzione di servizio di due grandi cavi sottomarini “IMEWE” e “SEA-ME-WE4”, a causa di probabili danneggiamenti all’infrastruttura, dalle parti di Gedda, in Arabia Saudita”, con interruzione di connettività tra Medio Oriente e Asia meridionale.

Negli stessi giorni dal Kuwait è arrivata la notizia di un danneggiamento del cavo Falcon Gcx, che attraversa il Mar Rosso, con disservizi di internet in tutti i Paesi del Golfo.

I motivi non sono chiari, come al solito. Si parla di danneggiamenti accidentali, ma anche di possibili attacchi militari da parte dei ribelli Houthi dello Yemen, come rappresaglia verso Israele e i Paesi che sostengono il Governo di Tel Aviv.

Fino a 200 incidenti l’anno per i cavi sottomarini

Se si taglia un cavo, si possono escludere dall’accesso a Internet numerosi Paesi, con effetti devastanti su transazioni finanziarie, operazioni bancarie, e-commerce e comunicazioni di base”, ha affermato Erin Murphy, ricercatrice senior presso il Center for Strategic and International Studies, un’organizzazione no-profit per la ricerca sulla sicurezza nazionale.

Il Comitato internazionale per la protezione dei cavi ha spiegato che ci sono circa 1,7 milioni di chilometri di cavi sottomarini e che si verificano tra i 150 e i 200 incidenti all’anno. Fino all’80% di questi sono causati da attività umane accidentali, come la pesca e le ancore delle navi, il resto è attribuito a disastri naturali di varia natura.

La stessa organizzazione, però, non esclude veri e propri attacchi intenzionali: “Il sabotaggio resta un rischio importante da considerare e richiede uno stretto coordinamento tra governi e industria per garantire che quest’ultima possa proteggere e riparare i cavi sottomarini”.

Ma gli investimenti crescono, 13 miliardi di dollari in nuovi cavi sottomarini fino al 2027

Nonostante questo, gli investimenti in nuovi progetti di cavi sottomarini raggiungeranno a livello mondiale circa 13 miliardi di dollari tra il 2025 e il 2027. Queste le stime diffuse da TeleGeography, che danno la spesa in nuovi progetti raddoppiare rispetto al biennio 2022-2024.

L’incremento è dovuto alla domanda di infrastrutture subacquee che sta aumentando a seguito dell’accelerazione nello sviluppo di nuovi modelli di intelligenza artificiale (AI) ad alta intensità di calcolo e di nuova connettività legata ai data center in crescita.

Gli attori principali sono sempre gli stessi: le Big Tech.
Circa dieci anni fa, abbiamo assistito all’avvento di un’altra grande categoria di aziende, ovvero i player webscale e simili, come Meta, Google, Amazon, Google, che rappresentano ora probabilmente il 50% del mercato complessivo”, ha spiegato Paul Gabla, responsabile delle vendite di Alcatel Submarine Networks, che rimane leader nella costruzione e nell’installazione di cavi sottomarini a livello mondiale.

Ovviamente, la domanda di queste infrastrutture è anche legata alla crescente fame di dati e alla concomitante impennata di generazione di dati sia a livello business che consumer.
Proprio a seguito di questi trend, è stato annunciato che il nuovo sistema di cavi sottomarini Fastnet di Amazon collegherà la costa orientale del Maryland alla contea di Cork, in Irlanda, con una capacità che supererà i 320 terabit al secondo, equivalente allo streaming simultaneo di 12,5 milioni di film HD.

Google, peraltro, ha anche annunciato proprio ieri il nuovo sistema di cavi sottomarini “Dhivaru”, che attraverserà l’Oceano Indiano e collegherà le Maldive, l’Isola di Natale e l’Oman, con nuovi hub digitali per l’offerta di servizi avanzati per Africa, Medio Oriente, Asia meridionale e Oceania.

In arrivo la 2^ edizione di Space & Underwater, la Conferenza internazionale dedicata ai domìni Spazio e Subacqueo, che si terrà il 3 dicembre 2025.
Ecco il videoreportage della 1^ edizione:

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