Gli Investimenti

Canone Rai in bolletta, alle utilities costa decine di milioni di euro

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Governo e aziende dell’energia trattano sui rimborsi. Chicco Testa, presidente di Assoelettrica, oggi a Milano: ‘Dobbiamo fare un investimento per trasformare i nostri sistemi informativi’.

Ancora aperta la questione del rimborsi alle compagnie dell’energia che gestiranno il canone Rai in bolletta. A dirlo è stato questa mattina il presidente di Assoelettrica, Chicco Testa, a margine del convegno ‘Clima energia’ a Milano.

Quello dei rimborsi, ha indicato Testa, “è un tema ancora aperto. Bisognerà trovare una forma perché, indubbiamente, noi i costi ce li abbiamo. Più o meno saranno qualche decina di milioni di euro per tutto il comparto”.

E mentre manca ancora il decreto attuativo del Ministero dello Sviluppo economico che definirà meglio la questione, resta sempre aperto il tavolo con Agenzia delle Entrate, Autorità per l’energia elettrica e il gas e associazioni di rappresentanza delle aziende elettriche per definire i dettagli.

Il provvedimento del MiSE non sembra imminente, tanti i nodi da sciogliere, e si corre il serio rischio che non si riesca a rispettare la scadenza di luglio quando per la prima volta gli italiani dovrebbero avere anche il canone nella bolletta elettrica.

L’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, si è però dimostrato ottimista e nei giorni scorsi ha dichiarato: “Siamo ancora in tempo per farcela”.

Ma per poter essere pronti, come ha sottolineato Testa, sono necessari fondi per adeguare tutto il meccanismo alla nuova fatturazione.

“Dobbiamo fare un investimento per trasformare i nostri sistemi informativi – ha spiegato – ma, soprattutto, bisogna pensare alla gestione amministrativa, ossia ai casi di evasione da segnalare, alla contabilità”.

“In un’azienda come l’Enel – ha concluso – almeno cento persone dovranno occuparsene credo. Anche in Sorgenia dovremo mettere almeno dieci persone”.

Riguardo al decreto attuativo, Testa ha indicato: “Abbiamo fatto molti passi avanti, stiamo discutendo … credo che sia questione non dico di giorni, perché non voglio sbagliarmi, ma penso che dovrebbe essere pronto”.

“Stiamo discutendo – ha concluso – c’è un tavolo con il ministero per aggiustare i particolari”.